Scorrere scorre … ma siamo nell’ordine della peggior portata del fiume Po dopo quella dell’anno scorso.
Per il secondo anno consecutivo il Grande fiume scende sotto la sua portata minima storica, fissata a 453 metri cubi al secondo, facendo registrare solamente 426 metri cubi contro i tristissimi 374 metri cubi dell’anno scorso.
Una serie desolante che ci racconta di un inverno avaro ne nevicate sulle Alpi, così come sul nostro Appennino e avaro di piogge sebbene sia comunemente riconosciuta come una stagione siccitosa.
Non ci resta che sperare nell’aiuto delle piogge primaverili, ma ricordiamoci che le piogge scivolano verso il mare in poco tempo dalla loro caduta, mentre una lenta e graduale fusione della neve avrebbe rappresentato un approvvigionamento d’acqua più dilazionato nel tempo.
Insomma… gli scenari idrici di quest’estate non sembrano per niente buoni se qualcosa non dovesse cambiare.
Vedremo le correnti d’aria a livello globale cosa ci porteranno, lanciarsi in previsioni ora è inutile e troppo fantasioso.
Per il momento rigraziamo Tommaso Montorsi per questa fotografia che ci è servita da spunto per questa riflessione.
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Dott. Matteo Benevelli