Umidità e foschia

Umidità e foschia

🌬 Dense foschie 🫧
 
La forte umidità di questi giorni e le velature d’altissima quota che bloccano parte dei raggi solari non trovano spiegazione in chissà quale tesi complottistica.
 
La forte afa e le dense foschie sono frutto di quell’anticiclone africano che stanzia da qualche giorno sul mar Tirreno e scaglia verso il nostro Appennino e verso la nostra provincia continui flussi di vapore acqueo che viene catturato sul Mediterraneo.
 
Già il 31 maggio vi avevamo paventato la possibilità che si formassero delle nuvole d’alta quota che avrebbero limitato la corsa dei termometri ma non gli effetti del calore al suolo. Vi avevamo già fatto accenno che dal Mediterraneo sarebbe arrivata molta umidità.
 
Stando ai dati raccolti in questo periodo il mar Mediterraneo è alle prese con un surriscaldamento dell’acqua superficiale anomalo (rispetto alla media tipica di inizio mese di giugno), con un avanzo di +4°C. Questo dato è frutto del gran caldo accumulato nel rovente mese di maggio e che ora si riflette anche nel mese in corso.
 
Il caldo favorisce l’evaporazione ed il vapore acqueo è spinto dal vento generato dall’anticiclone africano che è caldo poiché in arrivo dal continente africano e dalla zona Sahariana.
Il vento caldo, quindi, trasporta l’umidità del mare verso il nord Italia facendo manifestandosi a circa 9.000 metri di quota con un alone tenue che fa impallidire il Sole e l’azzurro del cielo.
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Dott. Matteo Benevelli
Nuvole e scie di condensa

Nuvole e scie di condensa

Il cielo sulla nostra provincia pare diviso in due: ad occidente cielo limpido e libero da nuvole, a oriente nuvole e scie di condensa degli aerei ad alta quota.

Tranquilli, non è in corso alcun complotto, è semplicemente un gioco di correnti d’aria secca e di aria umida. Il confine passa esattamente sulla nostra provincia ad una quota di circa 10 Km di altezza, quota molto trafficata ed utilizzata dagli aerei.
Quando un’aereo incontra correnti d’aria umida produce queste lunghe scie bianche (vere e proprie nuvole), che scompaiono nel momento in cui l’aereo attraversa correnti d’aria più secche.
I motori degli aerei attraverso la combustione del carburante producono pulviscolo. Questi granelli di polvere costituiscono il nucleo di condensazione attorno al quale si “attaccano” le goccioline d’acqua presenti nell’aria.
ARIA CALDA e POLVERI (dovute allo scarico dei motori dell’aereo) + ARIA UMIDA e FREDDA = CONDENSA (nuvola)
In fine un po’ di umidità è presente anche a bassa quota sul nostro Appennino a circa 1.500 metri e genera quelle nuvole pittoresche presenti sulla prima Collina e che a breve si diraderanno per via di una lieve rotazione del vento dominante oggi.

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Dott. Matteo Benevelli