da Matteo Benevelli | Feb 24, 2023 | Meteorologia
🤔 Ma la neve❓
Prosegue la nostra “ironica” lettura dei modelli previsionali per il fine settimana e inizio della prossima.
Diciamo ironica perché quando si ha a che fare con uno scenario del genere è normale leggere tutto e il contrario di tutto. Noi di MeteoReggio stiamo semplicemente cogliendo la palla al balzo per farvi capire come leggere correttamente le vostre App senza lanciare il telefonino contro un muro dalla stizza.
Fatta questa premessa facciamo un riassunto della puntata precedente:
– E’ ancora presto per una “previsione”, siamo nel campo delle ipotesi o delle “tendenze”.
– I modelli previsionali sono tanti ed elaborano ognuno a loro modo dei dati che vengono raccolti ed inseriti da agenzie diverse in diverse parti del Mondo.
– Neve o non neve dipenderà dall’esatta posizione del vortice di Bassa Pressione che si getterà nel Mediterraneo questo week-end.
Cosa si dice oggi?
Avrete sicuramente notato che la neve in Pianura è scomparsa dalle vostre App e che in quella zona potrebbe già essere un miracolo che arrivi la pioggia.
Tuttavia un contentino è ancora possibile a sud della via Emilia, specie in Appennino dove la neve dovrebbe arrivare.
Non più il metro che fino a ieri si paventava ma una decina/ventina di centimetri si.
Perché questa inversione di rotta?
Ieri vi abbiamo detto che la posizione del vortice di Bassa Pressione è fondamentale, così come la sua forza in termini di pressione atmosferica (hPa).
I modelli oggi si stanno allineando sempre di più verso uno scenario che vede il vortice basso pressorio più decentrato ad ovest e distante dalla Liguria. In questo caso la perturbazione perderebbe molta della sua forza sgonfiando la sua arroganza limitandosi ad interessare solo l’Appennino.
In tal caso, quindi, avremo comunque una perturbazione sulla nostra Provincia, ma più debole e circoscritta alle zone a sud della via Emilia oltre i 400 metri circa con brevi sortite poco sotto.
Gli amanti della neve devono abbandonare i loro bianchi sogni?
No, come avete visto i modelli cambiano velocemente e nulla è scritto. Più ci avviciniamo all’evento e meno variabili dobbiamo inserire a beneficio della precisione.
Siamo ancora nel campo delle tendenze, oltre i 2 giorni le previsioni sono molto imprecise, quindi non smettete di sperare.
Certo, chi non sopporta la neve ha maggiori speranze, ma non sarebbe la prima volta che tutto cambia per un nulla.
Ci sono modelli che vedono ancora la neve in Pianura?
Si, lo scenario di una Bassa Pressione al largo della Liguria non è stato abbandonato da tutti e per tale ragione si possono trovare delle App che ancora rappresentano la neve in prossimità della via Emilia o addirittura del Po.

Ma non vi sbilanciate mai?
Mai 🙂 non sarebbe serio … restiamo fedeli alla nostra cauta linea di divulgazione che mira a non farvi temere la meteorologia, ma a comprenderla e quindi ad appassionarvi ad essa.
Ci sentiamo però di dire che in Appennino qualcosa arriverà di sicuro. Magari non il nevone che alcuni speravano per contenere la siccità del periodo, ma la vera reale portata dell’evento la scopriremo solo ad evento concluso. Chi si sbilancia oggi sta sparando un po’ alla cieca. Se indovina ben per lui, ma non lo fa con reale cognizione di causa.
Sicuramente avremo un vento forte di Bora tra domenica e lunedì, sicuramente le temperature crolleranno di ben 10°C in Città nei valori massimi e qualcosa di più in Appennino.
Questo è quanto in nostro possesso oggi, venerdì 24 febbraio alle 19:15 … domani sarà un’altra storia, un altro racconto, un nuovo scenario … e noi proveremo a raccontarvelo.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Feb 23, 2023 | Meteorologia
❓ Ma nevica o no? ☃️
La domanda che tiene banco è sempre la stessa… ogni volta che in inverno una perturbazione prova a fare la voce grossa ci viene spontaneo chiederci se nevicherà oppure no.
Fino a ieri i modelli previsionali non vedevano niente di particolare. Una perturbazione si, ma blanda … oggi invece tante applicazioni mettono il “nevone” fino in Pianura.
E noi come sempre dobbiamo provare a fare un po’ di chiarezza a riguardo.
Perchè tutta questa indecisione?
Come ben sapete i modelli previsionali sono tanti, quelli un po’ più seri sono 4 o 5, ma ugualmente spesso sono in disaccordo a causa dei dati che vengono inseriti ed elaborati in modi differenti.
Capita, quindi, che un modello posizioni una bassa pressione in un punto del mare Mediterraneo, oppure in un altro nel mare Tirreno.
Può sembrare poca cosa, ma questo incide drasticamente sulle correnti d’aria che alimentano le perturbazioni.
Sapere dove si posizionerà esattamente la bassa pressione con così tanto anticipo è molto, troppo, difficile. Molti modelli, però, si stanno accordando con il posizionamento alto di questo vortice che probabilmente farà aprire la porta della Bora ad est.
Se questo dovesse succedere la nostra Provincia e la nostra Regione si troverebbero proprio sulla traiettoria di queste correnti.
Quindi verrà a nevicare o no?
Le premesse le abbiamo fatte… compresa quella che riguarda l’incertezza del posizionamento esatto della bassa pressione.
Ma se ci basiamo sui dati in nostro possesso oggi pomeriggio ci sentiamo di poter dire che verrà a nevicare anche in Città la mattina di Lunedì 27. Nevicata che nel caso sarà preceduta e seguita da precipitazioni piovose che potrebbero limitare o annullare gli accumuli al suolo in Pianura.
Discorso diverso per il nostro Appennino perché gli accumuli potrebbero essere importanti già a quote basso Collinari con accumuli di oltre 40 cm tra Baiso, Casina, Castelnovo ne’ Monti. In Montagna i valori potrebbero essere anche più alti.
Quindi è certo?
No!
Questa è una “proiezione” di quello che dicono gli ultimi modelli usciti oggi, ma le previsioni oltre i 2 giorni perdono di precisione esponenzialmente e la giornata di Lunedì è ancora troppo distante. Ma soprattutto oltre i 2 giorni non si può parlare di “previsione”, ma bensì di “tendenza”.
La cosa migliore da fare è attendere ancora qualche giorno ed osservare l’evoluzione dei modelli.
Qualcosa sicuramente sta cambiando nell’aria, sicuramente avremo una perturbazione … debole o intensa dipenderà dal posizionamento del vortice di bassa pressione.
Basterà un battito d’ali di una farfalla per farlo spostare quel tanto da far sollevare la quota neve e determinare pioggia anzichè neve.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Dic 10, 2022 | Meteorologia
❔La prossima settimana 🤔
Cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima settimana?
Perché tutti dicono tutto e il contrario di tutto?
Beh… orientarvi nei proclami di questi ultimi giorni non è sicuramente semplice e non lo è nemmeno per noi che proviamo a darvi una risposta il più vicino possibile a quanto avverrà.
Possiamo dirvi che lo scacchiere meteorologico europeo risentirà di quel grande vortice presente nel nord-Atlantico e che avanza inesorabile verso il nostro Continente muovendo fronti d’aria fredda e calda tra Mediterraneo e centro Europa.
Ma arriverà la neve in Pianura?
Fare delle previsioni così lontane nel tempo sarebbe poco serio, ma possiamo darvi un quadro d’insieme di quella che dovrebbe essere la “tendenza” per la settimana entrante.
Chi prova a farvi delle previsioni oggi per martedì/mercoledì lo fa tirando il dado e non basandosi su modelli concreti … anche perché i modelli sono fluttuanti e tutti discordi tra loro.
Da lunedì le temperature inizieranno a scendere bruscamente in Pianura e giorno dopo giorno si depositerà un cuscinetto d’aria fredda che potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel convertire la pioggia in neve all’ultimo momento.
Già … all’ultimo momento poiché sulle nostre teste avremo ancora un mix di aria calda-fredda che rovinerà le nevicate anche in Appennino.
In tutti modi i primi giorni della settimana non promettono precipitazioni copiose (al momento), ma solo eventi marginali di debole o modesta intensità. “Forse” qualcosa di più consistente potrebbe presentarsi nella seconda parte della settimana, ma anche in questo caso si parla di pioggia ed eventualmente neve in Montagna, ma non più in basso.
Insomma … tirando le somme:
– Non credete a priori a chi vi dirà cosa succederà da martedì in poi, perché almeno fino a lunedì i diversi modelli previsionali si scontreranno tra loro cambiando spesso d’idea.
– Non aspettatevi grandi precipitazioni, saranno eventi modesti di precipitazioni tendenzialmente piovigginose o miste.
– In Montagna finalmente arriverà il freddo con gelate diffuse, specie nei prossimi 3 giorni, dopo potrebbe tornare qualche scherzo caldo.
– Poco Sole …
Sappiamo di non avervi dato grandi risposte, se non quella di non fidarvi fino in fondo di ciò che diranno le applicazioni da Smartphone perché a seconda di quella che aprite avrete dei responsi diversi.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Nov 11, 2022 | Ambiente, Meteorologia
🌵 Bollettino Siccità 💧
Ormai da un mesetto siamo in quella porzione di stagione in cui il nostro territorio dovrebbe riprendere a far scorta di acqua nelle proprie falde con la complicità delle piogge tipiche del post-estate.
Invece abbiamo vissuto un mese di Ottobre terribile sotto questo aspetto, con temperature esageratamente sopra la media e la quasi totale assenza di piogge degne di questo nome.
Molti apprezzano il fatto che questo ci ha permesso di risparmiare qualche euro in riscaldamento, ma su quanto accaduto c’è poco da star tranquilli. Il caldo esagerato avrà sicuramente ripercussioni negative sulla Natura che ci circonda, sui normali cicli biologici della vita di piante, animali, batteri, … ecc … l’Europa quest’anno è stata colpita molto più duramente di altre zone del Mondo, chiaro sintomo di un sempre più duraturo cappello di alta pressione che non lascia spazio alle perturbazioni atlantiche.
Il mare Mediterraneo è sempre più caldo e pronto a sprigionare la sua energia alla prima irruzione, un po’ come accaduto nelle Marche a metà settembre scorso o come visto il giorno dopo Ferragosto con la violenta perturbazione che ha causato vittime tra la Corsica e la Toscana.
La situazione idrica è da bollino rosso anche sul nostro Appennino che durante l’estate se la passava male ma non malissimo. Purtroppo il tutto è reso ancora più triste dalle notizie che si leggono sui giornali, notizie che enfatizzano il fatto che la prima neve sia caduta sulle Alpi, come se quello che è “normale” ormai è da considerarsi “eccezionale”.

Nei prossimi giorni avremo ancora la protezione di questa super-alta pressione che potrebbe favorire però la formazione di nebbie e nubi basse.
Forse la prossima settimana potrebbe arrivare un po’ di pioggia, soprattutto sul nostro Appennino, ma i modelli previsionali sono sempre molto ballerini quindi sarà meglio attendere qualche giorno prima di lanciarci in proclami.
Le curve di accumulo di pioggia sono in controtendenza rispetto alla normalità e calano invece di salire come sarebbe lecito attendersi nei periodi di Ottobre/Novembre. Nella grafica ARPAE vi abbiamo messo il raffronto tra ciò che è normale, abbondante o scarso, con l’aggiunta della curva di quanto accaduto nel famoso 2003 quando l’Europa e l’Italia furono alle prese con una violenta ondata di calore che purtroppo è stata superata dal 2022.

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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Ago 18, 2022 | Meteorologia
Proviamo a fare un po’ di chiarezza su quanto sta accadendo sul nostro territorio e lo facciamo con l’animazione satellitare Eumetsat di questa mattina.
già dai mesi di Maggio/Giugno il mar Mediterraneo ed in particolar modo il mar Ligure sta immagazzinando calore, con temperature costantemente sopra la media di almeno 5°C. Questo valore ci indica una maggior evaporazione delle acque marine.
Pochi metri sopra il livello del mare:
un vento caldo di scirocco dal mar Tirreno risale lungo lo stivale italiano e arriva nei pressi del golfo di Genova.
Nello stesso momento dalla Pianura Padana e dalla Francia confluisce nello stesso posto un vento contrapposto di Maestrale.
Questo scontro genera una potente instabilità con correnti di risalita molto importanti. A questo si associa l’evaporazione del mare di cui vi abbiamo fatto accenno favorendo una risalita di queste turbolenze.
Oltre i 4.000 metri di altezza:
qui la temperatura dell’aria scende sotto lo zero. Aria molto fredda, quindi, che viene raggiunta dal basso da aria molto calda e ricca di vapore. Non solo… si tratta di un vento secco di Libeccio. Il fatto che si tratti di aria fredda e secca favorisce un aumento della velocità con il quale l’umidità calda sale verso l’alto essendo più leggera. L’aumento di velocità favorisce la crescita di tempeste e soprattutto la formazione di grandine davanti alle coste liguri.
Motivo per cui troviamo anche molta sabbia nella pioggia di oggi.
Queste spinte verso l’alto aiutano anche lo scavalcamento dell’Appennino che avviene tra piacentino e parmense poiché leggermente più basso del nostro Gigante sdraiato… motivo per cui le perturbazioni stanno interessando soprattutto il versante dell’Enza risparmiando il Secchia più in ombra.
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