2° Focus incendi nel Mondo

Di tanto in tanto diamo un’occhiata a ciò che accade sul fronte globale degli incendi e delle conseguenti emissioni di monossido di carbonio nell’aria.

Fronte Russo
La situazione lentamente continua a migliorare, ormai i focolai sono sempre meno. Le piogge sono arrivate, lo si può notare anche dalla presenza di nuvole nell’immagine satellitare, e ciò non può che giovare allo spegnimento dei fuochi. Anche le emissioni di monossido di carbonio sono, quindi, calate drasticamente. Situazione “quasi” risolta o almeno ridimensionata di molto… anche se lo scioglimento del permafrost prosegue inesorabile (ma è un altro argomento).

Fronte Amazzonico
Anche in questo caso qualcosa si muove in positivo. La situazione è ben lontana dall’essere risolta, il fronte incendi è ancora immensamente vasto e di lavoro ce né tantissimo da fare. Le emissioni di monossido e biossido di carbonio sono ancora elevatissime ed avvolgono l’intero Sud-America. Le conseguenze di quanto sta accadenso avranno ripercussioni su scala globale e sulla salute di chi abita quelle zone.

Fronte Africano
Quello più sconosciuto, quello più vasto e quello sul quale è molto più difficile intervenire sotto l’aspetto organizzativo per via dei numerosi stati coinvolti. Migliora notevolmente la situazione in Angola sul versante occidentale, ma peggiora drammaticamente la situazione in Mozambico sul versante orientale. Anche in questo caso siamo ben lontani dal vedere prospettive di spegnimento. Emissioni di monossido e biossido di carbonio altissime, il fronte Africano è più minaccioso di quello amazzonico.

Tirando le somme il quadro è un po’ meno critico di quanto visto a Luglio ed Agosto, ma non di tanto. Dove la Natura è riuscita a mettere una pezza con la pioggia il quadro è migliorato, dove invece l’uomo deve rimboccarsi le maniche il processo di spegnimento è notevolmente più lento.
Confidiamo, quindi, che le piogge arrivino presto anche in quelle zone dell’Africa seppure la stagione delle piogge solitamente si presenta da novembre in poi.

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Dott. Matteo Benevelli

Non solo Dorian

Non solo Dorian

?? Non solo Dorian ??

Come sapete a noi piace uscire dai canali mediatici “standard” e spostare la nostra focale anche altrove… lo abbiamo fatto per gli incendi dell’Amazzonia e dell’Africa… lo facciamo anche adesso parlando dei cicloni che scorrazzano per il Mondo.

Del devastante uragano Dorian se ne sta parlando da svariati giorni e se ne parlerà ancora nei prossimi. Attualmente è stato declassato ulteriormente a categoria 2, ma non prima d’aver seminato morte e distruzione lungo il suo passaggio e ci auguriamo che la sua richiesta di tributi si fermi qui.

Ma non è il solo Uragano attivo in questo momento. Un secondo è presente ad ovest delle coste del Messico, ma fortunatamente si perderà nell’oceano Pacifico evitando terre emerse. Il nome di questo gigante è Juliette ed è un pari categoria di Dorian, ovvero categoria 2 con venti oltre i 150 Km/h.

Nel pacifico troviamo anche un potente tifone (l’equivalente asiatico degli uragani) di categoria 1, ma destinato a crescere ed a minacciare la penisola di Corea. Il suo nome è Lingling ed attualmente spira alla velocità di 120/150 Km/h in rafforzamento.

In fine sono presenti anche delle tempeste tropicali… quelle che sono un gradino sotto i Tifoni/Uragani, ma che potrebbero diventarlo. Sono Gabrielle (destinato a vagare verso nord nell’Atlantico e a rimanere tempesta), Fernand (che sta portando grandi piogge sul Messico in queste ore e che si estinguerà in breve) e Fourteen che si trova nel Pacifico e che in futuro “potrebbe” diventare un Tifone che minaccerà il Giappone.
Le tempeste tropicali hanno venti tra i 60 ed i 120 Km/h.

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Dott. Matteo Benevelli