
Rallenta lo sciame sismico della Val d’Enza
E’ ancora attivo lo sciame sismico che dal 1° di Maggio ad oggi ha fatto registrare 56 scosse superiori a magnitudine 2.0, ma sembra aver rallentato di frequenza.
Dal nostro primo articolo si sono verificate “solamente” 14 eventi, contro i 42 eventi registrati nelle prime 24 ore. Ciò fa ben sperare, seppure i terremoti siano del tutto imprevedibili, ma ciò potrebbe essere il segnale che buona parte dell’energia i gioco sia stata liberata gradualmente.
Come vi abbiamo scritto nel nostro articolo precedente, la zona è conosciuta ai geologi poiché in profondità è attiva una faglia che è solita risvegliarsi periodicamente ed alle volte anche con scosse piuttosto forti. La faglia in questione è una “faglia inversa”, ovvero una porzione di sottosuolo che viene compressa. Letteralmente gli Appennini ci spingono verso le Alpi ed ogni anno quella zona si sposta di 1/3 cm verso nord proprio in virtù di tale spinta. Questa meccanica è alla base della formazione dell’Appennino stesso e delle Alpi, pertanto vi lasciamo immaginare quanti terremoti si siano verificati in tempi geologici per portare le nostre Montagne e le nostre Colline all’altezza attuale, specie se consideriamo che milioni di anni fa dove ci troviamo noi vi era un oceano profondo.
Sequenze sismiche di questo tipo sono comuni nell’Appennino settentrionale, così come in molte altre regioni d’Italia. Statisticamente, la maggior parte di esse termina dopo pochi giorni o qualche settimana, ma in alcuni casi possono durare più a lungo, soprattutto nei casi in cui si manifesti un terremoto più forte. La scossa maggiore è ancora quella registrata il 02 Maggio alle ore 17:55 a pochi chilometri da Felino, ma la notte del 03 Maggio e nel primo mattino dello stesso giorno si sono verificati due sismi di magnitudine 2.8 avvertiti dalla popolazione.
(Nell’immagine qui sopra si vede il comportamento di una faglia inversa. In questo caso è scoperta e ben visbile e si nota il taglio netto nella sequenza di striature rocciose. La compressione ha fatto salire il lato sinistro della collina “tetto”, su quello destro “letto”)
Nel reggiano si è verificata solo un’altra scossa nei pressi di Bibbiano di magnitudine 2.3 il 02 Maggio alle 19:51. In questo caso la scossa è stata molto superficiale, 6 Km contro i 15/18 Km di profondità media delle scosse legate alla faglia principale, quindi più consona ad una sorta di assestamento del suolo sovrastante.
Il monitoraggio è costante e per il momento non si registrano danni.
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Dott. Matteo Benevelli