
Ora possiamo parlare di Medicane Udine
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Dott. Matteo Benevelli
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🌀 Ciclone “Udine”🌀
Continua a crescere la forza del Ciclone Extra-Tropicale che minaccia di diventare un vero e proprio “Medicane” nelle prossime ore.
Il vento dai “tranquilli” 60 Km/h di questa mattina è salito a circa 80/90 Km/h ed arriverà presto a varcare i 100/120 Km/h.
Questo ciclone è lo stesso che da svariati giorni stanzia nel Mediterraneo e che la settimana scorsa scagliava umidità ed afa nella nostra Pianura. Dal golfo di Liguria si è portato sul mar Tirreno e successivamente nello stretto di Sicilia dove stazionario cresce di forza.
L’evoluzione di questo gigante lo porterà a spostarsi verso nord in direzione mar Ionio, arrivando a lambire le coste della Calabria domani mattina (giovedì 17). Attese onde di circa 2 o 3 metri tra Sicilia e Calabria, mentre il grosso dell’energia dovrebbe sfogarsi in Grecia tra Zante ed il golfo di Arcadia nel Peloponneso. In questa zona le onde potrebbero superare i 7 o 8 metri d’altezza con raffiche di oltre 150 Km/h rendendolo a tutti gli effetti un vero e proprio “Medicane“, ovvero un Uragano Mediterraneo.
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Dott. Matteo Benevelli
?? Angolo della Didattica ??
Ritornante da Est
Ciò che sta avvenendo oggi pomeriggio (Martedì 4 Agosto) è il passaggio di nubi più o meno minacciose che fanno il loro arrivo da nord-est.
Fino a ieri (Lunedì 5 Agosto), però, le perturbazioni arrivavano da sud-ovest che si trova dalla parte opposta.
Perché?
Immaginiamo un vortice di nuvole che si forma al largo della Liguria per via dell’ingresso di aria instabile dalla Francia (Marsiglia e Provenza) e dall’Atlantico. Questo vortice ruota in senso antiorario e sul Mar Ligure fa incetta di umidità che sale dal mare. Ruotando in senso antiorario scaglia nuvole verso la nostra provincia che dovranno inevitabilmente scavalcare il nostro Appennino e fare il loro ingresso nella Pianura Padana da sud-ovest dove appunto si trova il Mar Ligure.
Questo è accaduto fino a ieri (Lunedì 3 Agosto).
Il vortice nel mentre si è spostato verso est ed ha attraversato la terra ferma oltre il nostro Appennino e non ha dato segni di sé poiché non aveva umidità a sufficienza da raccogliere per via dell’assenza di uno specchio d’acqua.
Oggi (Martedì 4 Agosto), però, il vortice ha raggiunto il Mar Adriatico e trovando nuova umidità ha ripreso forza e la girandola si è rimessa in moto con nuovo vigore. Questa volta, però, il vortice si trova ad est e ruotando in senso antiorario scaglia i temporali e le nuvole verso di noi da nord-est appunto.
Questi fronti perturbati si chiamano in gergo “ritornanti da est” ed è ciò che sta accadendo.
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Dott. Matteo Benevelli
Siamo nel pieno della stagione degli uragani e dei tifoni. L’ultimo in ordine di apparizione è il tifone Hagibis che dopo aver raggiunto la spaventosa categoria 5, la più pericolosa con venti di oltre 251 Km/h, prosegue il suo cammino verso l’isola giapponese di Honshu, quella centrale che ospita la capitale Tokyo.
In questa immagine il tifone è sceso a categoria 4 il giorno 10 ottobre 2019
Il tifone è previsto che impatti con la costa giapponese nei pressi della capitale il giorno 12 con venti spaventosi che potrebbero soffiare tra i 178 ed i 208 Km/h, ovvero la potente categoria 3.
Per precauzione sono già state sospese, o comunque a rischio, alcune manifestazioni sportive in atto nel Sol Levante, come il Mondiale di Rugby ed il Gran Premio di F1.
Manifestazioni sportive a parte, il tifone spaventa molto i giapponesi perchè questa volta potrebbe essere coinvolta la capitale e la potenza del vento è compatibile con forti mareggiate che investiranno la costa orientale con il forte rischio di danni ai porti ed ai villaggi costieri Tokyo compresa. La popolazione Giapponese è da sempre preparata ad eventi del genere, pochi mesi fa è stata interessata da un altro potente tifone di nome Faxai che ha causato molti danni.
Sicuramente si prevedono piogge importanti su tutta la parte centrale del Giappone che potrebbero causare improvvisi allagamenti ed alluvioni vista la grandezza della super-cella ciclonica, gli abitanti della capitale sono già stati avvisati della sospensione dei mezzi di trasporto pubblici, soprattutto le metropolitane.
Nell’immagine della NASA qui sopra è ripreso il tifone quando era ancora di categoria 5 il giorno 09 ottobre 2019.
Come da programma la pioggia ha interessato vivacemente il nostro Appennio risparmiando la via Emilia e le zone a nord di essa, compreso il comprensorio ceramico.
Il maltempo, però, è alle porte ed il ciclone “Axel” stà prendendo forma nel cuore del Mediterraneo occidentale con un pittoresco vortice di nuvole che non fa presagire nulla di piacevole.
La giornata di Sabato, infatti, sarà caratterizzata da piogge intense che interesseranno tutta la nostra provincia con accumuli a fine giornata che potrebbero i 30/50 mm in molte zone della fascia Pedecollinare. Quantitativi del genere potrebbero essere sufficienti a far innervosire i torrenti del nostro territorio che attingono le proprie acque dalla zona Pedecollinare e medio collinare.
Fiumi più grandi come il Secchia e l’Enza, invece, attigono acqua dalle zone più alte del nostro Appennino ed hanno alvei più consoni a gestire grandi flussi di acque piovane.
In sostanza nella giornata di domani occhi puntati sui nostri Torrenti e di tanto in tanto anche ai Fiumi.
Attenzione anche ai possibili allagamenti sulle strade come visto il fine settimana scorso, tenete puliti i tombini vicino alle vostre case per prevenire allagamenti!
Domani seguiremo di ora in ora tutto ciò che accadrà sperando di non dover commentare nulla di sgradevole.
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