Caldo record in Spagna, mite in Italia

Caldo record in Spagna, mite in Italia

Questa ultima fase del mese di Aprile e primi giorni di Maggio vedono un dominio dell’alta Pressione sul Mediterraneo occidentale e ciò determina condizioni di cielo prevalentemente soleggiato. Per la nostra Provincia possiamo dire che l’alta pressione non sia in grande spolvero, motivo per cui qualche infiltrazione d’umidità in alta quota determina la formazione di velature più o meno efficaci nel far impallidire il Sole. L’effetto “serra” di questo velo, però, compensa l’ipotetico calo termico dovuto al minor irraggiamento mantenendo le colonnine di mercurio stabili o in aumento. La dispersione termica notturna, però, rende ancora fresco il risveglio dei reggiani nelle campagne e in montagna dove i termometri toccano i +2°/+4°C contro i 23°C del pomeriggio.

Situazione diversa in altri paesi europei, come la Spagna, che è alle prese con un feroce anticiclone africano che addirittura ha portato le temperature massime a toccare i 38,7°C a Cordoba battendo il record precedente di ben +5°C. Se pensiamo che siamo ancora ad aprile, questo, non ci fa ben sperare per l’estate.

Immagine – Scott Duncan

A non farci ben sperare sono diversi fattori a livello globale. Abbiamo concentrazioni di anidride carbonica che continuano a salire, la temperatura degli oceani che è in vertiginosa ascesa (nonostante il periodo di Niña che al contrario dovrebbe far calare i valori), fusione dei ghiacci inarrestabile e un lunghissimo periodo di siccità che attanaglia anche la nostra provincia.

Come detto, il nostro territorio, è ai margini di questo primo feroce attacco africano e fortunatamente non ne sentiamo gli effetti più di tanto. Nei prossimi giorni avremo l’ingresso di una perturbazione atlantica che arriverà dal sud della Francia generando un vortice di bassa pressione sul Tirreno che spingerà via il caldo africano anche dalla penisola iberica relegandolo nuovamente alle zone sahariane.

Festa del 1° Maggio
I modelli sono sempre più propensi a vedere il giorno di massima instabilità proprio in questa giornata con piogge abbondanti che finalmente porteranno un po’ di ristoro ai nostri campi che sono giorno dopo giorno sempre più bisognosi di acqua.
Le prime piogge, però, faranno il loro arrivo già nella giornata di Domenica 30 aprile ad iniziare dai settori appenninici e successivamente in estensione anche alla Pianura.
A corredo delle piogge avremo anche un drastico crollo delle temperature massime che si porteranno dai 23°C di oggi (28 aprile) ai 14°/15°C di lunedì.

La perturbazione, poi, dovrebbe iniziare ad esaurirsi già dalla seconda metà della giornata del 2 di maggio con una graduale cessazione delle precipitazioni ad iniziare dalla Pianura. Probabilmente in Appennino avremo delle piogge più durature che ci costringeranno a dover ricorrere all’ombrello per tutta la giornata.

Tendenza per i primi giorni di Maggio
Ovviamente spingendoci in là con lo sguardo dobbiamo uscire dal campo delle “previsioni” per entrare in quello delle “tendenze”.
La tendenza per il post-festività sarà quello di una riapertura del cielo quando l’ingombrante bassa pressione si sposterà verso sud-est. Da questo spostamento della “bolla di aria fresca” potrebbe scaturire una seconda saccatura di aria calda africana che si ripoterà sulla Spagna. Anche in questa occasione noi dovremmo rimanerne ai margini con giornate soleggiate di nuvolosità variabile, ma anche di temperature massime che si riporteranno nei pressi della soglia dei 24°/25°C.

Riassumendo
La mite fine del mese di aprile dovrà cedere il passo ad una veloce perturbazione di una manciata di giorni che rimescolerà l’aria sulla nostra provincia riportando un po’ di acqua sulle nostre bisognose terre. Certamente dispiace per la giornata di Festa che sicuramente verrà in gran parte compromessa, ma guai a dire di no ad un paio di giornate di pioggia.

Maltempo?
E’ una parola che non abbiamo usato e che sta diventando anno dopo anno sempre più scorretta da utilizzare. Una pioggia abbondante, ben distribuita nel tempo ed efficace diventerà sempre più facilmente un periodo di “buon tempo” (se non vogliamo utilizzare il termine bel tempo).

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 Dott. Matteo Benevelli

Avvicinandoci a Ferragosto

Avvicinandoci a Ferragosto

Sui vari organi d’informazione regna… la disinformazione. Tanto per cambiare si fa la gara a chi urla il titolo più eclatante e non c’è da stupirsi nel leggere cose come: “L’Estate è finita”, “Il caldo tornerà a flagellarci”, o peggio ancora, “Arriva la Bufera…”.
D’altro canto Ferragosto è alle porte e tutti vogliamo sapere se possiamo grigliare all’aperto oppure no e questo genera contatti e interazioni che fanno gola.

Come sempre noi proviamo a darvi una lettura disinteressata e obiettiva di quello che si aspettano i principali motori di calcolo meteorologico applicandoli a quello che è il nostro territorio e a cosa è lecito attendersi.

La rinfrescata dei giorni scorsi ha accontentato molti reggiani, ma non tutti, alcune zone sono rimaste all’asciutto ma tuttavia il beneficio termico si è esteso anche in quelle zone ed i termometri si stanno dimostrando molto più clementi rispetti alla settimana precedente. Certo, il termine rinfrescata fa riferimento al fatto che si è passati dagli esagerati 37°C ai ben più consoni 31°C che fanno sì che i valori siano prossimi alla media stagionale. Si, perché la pioggia ha portato i termometri su valori “normali per il periodo ma non un effettivo fresco, quindi è errato dire che l’Estate si è presa una pausa o addirittura che sia finita. L’Estate si è data una regolata, ma prosegue in piena salute e addirittura potrebbe spingere nuovamente sull’acceleratore.

Tornerà il caldo estremo?
Appurato che il caldo normale è in corso in questi giorni, sull’Europa occidentale è in atto la quarta ondata di caldo estremo. Un caldo che in qualche modo sarà destinato ad interagire con il nostro territorio come già visto in un recente passato. L’Anticiclone delle Azzorre ha riportato il fresco, ma velocemente transiterà verso est attraverso il Mar Baltico ed il sud della Scandinavia per lasciare il posto ad un vortice di bassa pressione che instaurerà un sodalizio di correnti d’aria con l’onnipresente Anticiclone Africano sempre stazionario nel Mediterraneo.
E’ pertanto lecito attendersi l’arrivo di aria calda dalla Penisola Iberica con valori attorno ai 35°, massimo 36°C nell’ultimo giorno della settimana, ovvero, domenica 14 agosto. Ma questo valore resta un “picco” isolato incastrato tra giornate più clementi.

Come mai questa incostanza?
Perché vi abbiamo nominato la presenza di una bassa pressione sul Regno Unito, un vortice in grado di far arrivare tra una fessura e l’altra qualche “spiffero” instabile che potrebbe portare qualche temporale sparso in Montagna. Non avremo un dilagare completo dell’Anticiclone Africano che comunque si mantiene a quella giusta distanza per permettere il passaggio di un po’ di aria di matrice Atlantica dal sud della Francia.

Ferragosto come sarà?
Siamo ancora un po’ distanti da quella giornata e va detto a chiare lettere che “i modelli potrebbero cambiare“! Ferragosto sarà preceduto da una veloce ed improvvisa ondata di caldo, ma potrebbe rappresentare l’avanfronte di una di quelle infiltrazioni di aria instabile di cui vi abbiamo fatto accenno. I modelli attuali prevedono una tendenza ad una giornata capricciosa che potrebbe vedere degli isolati eventi temporaleschi sull’Appennino e magari propensi ad un rapido passaggio sulla Pianura.

Quindi sarà brutto?
Fermi tutti!
1° – Vi abbiamo detto che i modelli subiranno quasi sicuramente dei cambiamenti, quindi aspettiamo almeno un paio di giorni per tirare delle somme più realistiche. Vi abbiamo raccontato questa dinamica perché è quello che vi trovate oggi sulle varie APP da Smartphone o urlate dai vari giornalisti che probabilmente devono trovare qualcosa da scrivere sul loro giornale senza avere la ben che minima conoscenza di ciò che scrivono.
2° – Quando si parla di “temporale” non dobbiamo cadere nell’errore di pensare che l’intera provincia dal fiume Po al Crinale verrà colpita da una lunga linea temporalesca che bagnerà tutto il territorio! NO! I temporali estivi sono spesso delle singole celle di estensione limitata che attraversano il nostro territorio lungo percorsi ben precisi, che possono colpire zone strette da un chilometro a una decina, pertanto risparmiare paesi vicini tra loro. Portano molta pioggia in pochissimi minuti in zone ristrette lasciando a secco altre vaste zone, ma il beneficio termico si estende anche ai territori limitrofi.
Il Signor Mario Rossi di Fosdondo (nome fittizio) che deciderà di non annaffiare l’orto perché MeteoReggio ha detto che ci saranno i temporali, nel caso in cui questi si manifestino a Cadelbosco e non nel suo orticello, non deve prendersela con noi… i temporali sul nostro territorio sono effettivamente arrivati, ma nel bene (in caso di grandine), o nel male (dovrà annaffiare a sera), il Cumulonembo in questione ha deciso di evitare quella zona.
3° – Rileggere nuovamente il punto 2° con più lentezza e ad alta voce.

E dopo Ferragosto?
Se già per il 15 vi abbiamo detto di andarci cauti, da quel giorno in poi le tendenze diventano sempre più “fumose”, ma possiamo dire che sembra profilarsi un periodo di caldo più intenso e sopra la media… ma non estremo, da 34°/35°C in Città e Pianura.

Ci auguriamo di avervi fatto un po’ di chiarezza sul motivo per cui regna tanta incertezza e ognuno dice la propria passando dal Sole alle Bufere improvvise. Per qualche risposta più concreta dovremo attendere almeno un paio di giorni. Noi i preparativi per un pranzo all’aperto li faremo… al massimo teniamo pronto un “piano B”. Per quel che riguarda il gran caldo… si, arriverà. Ma abbiamo passato di peggio più volte in questi mesi.

Nella speranza di avervi almeno strappato un sorriso vi diamo appuntamento ai prossimi giorni per gli sviluppi.

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Dott. Matteo Benevelli

Dopo la pioggia di nuovo il caldo

Dopo la pioggia di nuovo il caldo

Nemmeno il tempo di goderci i temporali che hanno interessato la nostra provincia senza eventi di grandine particolarmente rilevanti e già dobbiamo tornare con i piedi per terra e fare in conti con un’Estate ancora lontana dal finire.
L’anticiclone africano torna a dire la sua e farà salire i termometri su valori poco gradevoli già nei primissimi giorni di Agosto.

Ma non abbiamo solamente delle notizie negative, perché questa ondata di calore sarà progressiva e non improvvisa. Sarà grande, ma non lunga nel tempo. Vedrà temperature molto alte, ma abbastanza ventilate. Vedrà tanto Sole, ma non tutti i modelli sono concordi poiché stiamo parlando di giornate ancora lontane da noi e i modelli matematici sono molto suscettibili a ciò che sono le variabili in gioco quando ci si spinge così lontano.
Insomma… per farla breve farà caldo, arriverà un po’ per volta, ma se ne vede già una via d’uscita nella seconda settimana del mese.

Dal 1° di Agosto aria calda convogliata dalla penisola Ibierca porterà nuovamente i termometri su valori degni di Luglio e non lo farà solamente in Italia, ma anche sulla Francia ed il centro Europa. Nella nostra Pianura ai primi del mese i termometri toccheranno i 35°C.
Nella seconda parte della prossima settimana, poi, avremo una progressione delle colonnine di mercurio che si porteranno fino ai 37°/38°C (nella peggiore delle ipotesi 39°C alle porte del week-end).

Ma come detto potrebbe arrivare un miglioramento del tempo con una improvvisa rottura dovuta alle instabili correnti atlantiche che potrebbero riportare dei temporali sul reggiano e con essi un miglioramento termico.

Vogliamo esagerare? I modelli successivamente si orientano verso un mese di Agosto caldo (è pur sempre Agosto), ma senza eccessi e con di tanto in tanto qualche temporale estivo che ci attraverserà regolandone le temperature. Pioggia = Afa, ma è già un buon risultato avere temperature notturne gradevoli e non tropicali così da poter affrontare meglio i caldi pomeriggi.

Riassumendo prepariamoci di nuovo a dover sopportare un po’ di caldo, ma con la consapevolezza che avrà già i giorni contati e dopo l’Estate potrebbe mettersi sul binario giusto. Meteorologicamente il mese più caldo dell’anno ce lo siamo quasi messi alle spalle, speriamo in una strada in discesa con la consapevolezza che l’Estate finirà ufficialmente il 1° Settembre meteorologicamente parlando.

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Dott. Matteo Benevelli

Ultimo attacco africano per questo mese di Luglio

Ultimo attacco africano per questo mese di Luglio

Da diversi giorni ne parliamo, da diversi giorni se ne sentono di tutti i colori, ma cerchiamo di capire meglio a cosa andremo incontro nei prossimi giorni.
Non si tratta della prima ondata di caldo dell’estate, ormai abbiamo imparato a conoscerne diverse ed ognuna ha una sua dinamica ed una sua durata. Tutte hanno messo a dura prova la pazienza di chi non sopporta il caldo e soprattutto tutte hanno messo a dura prova il nostro territorio inteso come ecosistema in generale.

Continua a latitare la pioggia e ancora lo farà per diverso tempo poiché siamo nel pieno del mese di Luglio che per antonomasia è il mese più avaro di precipitazioni efficaci quindi questo è l’unico sprazzo di normalità in un lunghissimo periodo che di normale ha ben poco. Che il bacino Mediterraneo fosse uno degli “hot-spot” che più di altre zone del Pianeta avrebbe risentito dei cambiamenti climatici è cosa assodata. Correnti a getto sempre più lente e sinuose che si spingono alle nostre latitudini, un gigantesco mare quasi chiuso che si scalda e viaggia da mesi oltre i +5°C di anomalia (promettendo piogge abbondanti in autunno?), un anticiclone africano che ormai è ospite fisso dalla tarda primavera ad autunno, … insomma … innegabile che il clima di 30 anni fa ormai non lo rivedremo più.

Il sodalizio instauratosi tra l’Anticiclone delle Azzorre e l’Anticiclone Africano è stata una vera e propria “associazione a delinquere” che ha convogliato aria calda africana dalla penisola Iberica (47°C in Portogallo), verso le isole britanniche (dove sono stati registrati i primi 40°C!) e oggi sul sud della Scandinavia (32°C a Stoccolma). Questo ha fatto si che anziché convogliare aria mite e secca da est nella nostra Pianura, questo, abbia diretto verso di noi un getto caldo e secco di matrice balcanica che ben poco refrigerio ha portato al territorio reggiano.

Cosa ci aspetta?
In questi giorni abbiamo letto post catastrofisti che inneggiavano ad apocalissi e periodi interminabili (forse infiniti… addirittura) di caldo asfissiante. Noi siamo poco avvezzi a questo genere di atteggiamento che genera sì “like”, ma anche un’ansia ingiustificata negli utenti finali. Diffidate delle applicazioni che si spingono troppo in là con lo sguardo perché non hanno alcuna utilità oltre la settimana (già ne hanno poca dopo 3 giorni in certi periodi dell’anno). Se negli attacchi africani delle volte scorse abbiamo avuto delle onde con un culmine di un giorno o due, questa volta, avremo un onda lunga e distribuita su più giornate.

Arriverà il caldo?
Si, il caldo è già arrivato e nei prossimi giorni si farà sentire in modo molto aggressivo, probabilmente sarà il caldo più intenso di questo anno e la speranza è che in Agosto non si ripresentino condizioni del genere.
Da Maggio si richiama lo spauracchio dei 40°C che noi ogni volta abbiamo rimandato al mittente poiché tale valore non è mai stato raggiunto ed era ampiamente previsto che non sarebbe successo.
Questa volta abbiamo delle condizioni molto favorevoli al raggiungimento di tale quota anche se questa ondata di calore sarà da dividere in 2 step.
Nel primo step, quello che arriverà fino al week-end avremo dei valori che potrebbero spingersi fino alla quota di 39°C in Pianura.
Domenica dovremmo avere una piccola pausa con lieve calo termico dovuto ad un po’ di instabilità che potrebbe generarsi sul nostro Appennino, ma chissà che qualche temporale isolato possa avere il guizzo di spingersi anche più a nord.
Il secondo step lo avremo con l’inizio della prossima settimana quando le colonnine di mercurio schizzeranno nuovamente oltre i 38°/39°C. In questo caso secondo alcuni modelli si sfiorerà la soglia dei primi 40°C dell’anno nel reggiano, ma si tratta di una tendenza ancora lontana e francamente siamo ottimisti sul fatto che tale soglia non venga raggiunta.

Quanto durerà questo caldo?
I modelli previsionali sono piuttosto positivi. Vi abbiamo detto che farà caldo, che farà molto caldo, ma fortunatamente se ne vede una via d’uscita già prima della fine del mese. Come si vede da questa tabella “spaghetti ensemble” le temperature potrebbero scendere di qualche gradino e riportarsi su valori alti ma più consoni e sopportabili. Dal 28 luglio i termometri potrebbero riportarsi sotto i 35°C e scendere progressivamente nei giorni successivi. Le tendenze per i primi giorni di Agosto sono discrete, ma i modelli sono assolutamente inaffidabili e ci riserviamo almeno una settimana prima di parlarvi di Agosto con onesta intellettuale.

Prepariamoci, quindi, ad affrontare un periodo in cui dovremo gestire un caldo che metterà a rischio la salute dei soggetti più fragili e sensibili alle ondate di calore. Il disagio bio-climatico sarà alto anche se un po’ di brezza spesso ci aiuterà a gestire l’afa. Dal 21 luglio avremo allerta meteo per temperature estreme su gran parte della provincia ad esclusione dei tre comuni montani di Ventasso, Toano e Villa Minozzo. Queste probabilmente saranno rinnovate nei giorni a seguire ad eccezione di domenica 24, per riprendere successivamente, ma le allerte meteo non sono di nostra competenza e vedremo le Agenzie preposte cosa decideranno di volta in volta, noi ve ne daremo pronta informazione.

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Dott. Matteo Benevelli

Situazione siccità a metà luglio

Situazione siccità a metà luglio

Inutile negarlo, la situazione in corso non è assolutamente migliorata più di tanto dal nostro ultimo bollettino emesso a Giugno.
Si sono verificate delle piogge sulle Alpi che hanno portato un pochino di acqua in più al Po, ma la situazione è ancora da “Bollino Rosso Fuoco”, con valori che sono stabilmente inferiori a quelli già terribili della stagione 2005/2006. Se la passa male anche il fiume Secchia che è prossimo all’essere fermo in alcune tratte, le piogge che nei giorni scorsi hanno interessato l’alta valle e la media valle hanno inciso poco sulla portata del fiume poiché violenti e di brevissima durata. Piogge del genere danneggiano il territorio e portano poco ristoro poiché il suolo arido necessita di più tempo per poterne assorbire una parte ed il suolo argilloso impermeabile non aiuta di certo.
Se la passa leggermente meglio il fiume Enza con un lieve sussulto dettato dalle piogge che nei giorni scorsi hanno interessato l’Appennino parmense e la zona reggiana tra Ventasso, Casarola e Alpe di Succiso.
Meglio non parlare dei torrenti che ancora vedono un po’ di acqua scorrere nei loro alti e medi corsi, per giungere secchi in prossimità delle loro foci.

Molti utenti ci chiedono di fare un raffronto con il terribile anno 2003, ma dimenticano che quello fu un anno terribile sotto l’aspetto delle temperature, che soprattutto nel mese di Luglio crearono non pochi problemi, specie in Francia dove morirono diverse persone. Sotto l’aspetto delle piogge non fu un anno avaro, specie ad inizio anno ed in primavera, ma anche nello stesso mese di Luglio si ebbero delle piogge con accumuli discreti. Se proprio dobbiamo trovare un anno horribilis basta fermarci al 2017, quando la disponibilità idrica fu del tutto simile a quella di oggi.

Il Bilancio Idroclimatico, che rappresenta in millilitri la differenza tra le precipitazioni e l’evapotraspirazione, è impietoso su tutta la Provincia di Reggio Emilia. Cromaticamente la situazione è leggermente migliore in Appennino in virtù di qualche pioggia in più e temperature meno importanti rispetto alla Pianura, ma siamo proprio a ridosso di quel “Rosso” che colora invece la Pianura.

Qualcosa potrebbe cambiare?
Non nel breve termine, i modelli attuali vedono salire in cattedra l’Anticiclone Africano che porterà tempo stabile su tutto il reggiano e temperature massime decisamente eccessive per il periodo. L’Estate 2022 rischia di candidarsi a peggior Estate di sempre. Questa ondata, però, avrà un moto molto oscillatorio e la speranza è che tra un picco e l’altro possa aprirsi qualche spiraglio di pioggia almeno per le zone appenniniche. Per quel che riguarda la portata del fiume Po, invece, si spera in qualche temporale Alpino anche se difficilmente saranno efficaci.
Non ci resta che stringere i denti ed aspettare tempi migliori poiché siamo in pieno Luglio ed è del tutto normale che non vi siano piogge degne di questo nome, come vedete da grafici solitamente si deve attendere la fine di Agosto per invertire la tendenza e rivedere le curve salire.

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Dott. Matteo Benevelli