da Matteo Benevelli | Lug 20, 2022 | Meteorologia
Da diversi giorni ne parliamo, da diversi giorni se ne sentono di tutti i colori, ma cerchiamo di capire meglio a cosa andremo incontro nei prossimi giorni.
Non si tratta della prima ondata di caldo dell’estate, ormai abbiamo imparato a conoscerne diverse ed ognuna ha una sua dinamica ed una sua durata. Tutte hanno messo a dura prova la pazienza di chi non sopporta il caldo e soprattutto tutte hanno messo a dura prova il nostro territorio inteso come ecosistema in generale.
Continua a latitare la pioggia e ancora lo farà per diverso tempo poiché siamo nel pieno del mese di Luglio che per antonomasia è il mese più avaro di precipitazioni efficaci quindi questo è l’unico sprazzo di normalità in un lunghissimo periodo che di normale ha ben poco. Che il bacino Mediterraneo fosse uno degli “hot-spot” che più di altre zone del Pianeta avrebbe risentito dei cambiamenti climatici è cosa assodata. Correnti a getto sempre più lente e sinuose che si spingono alle nostre latitudini, un gigantesco mare quasi chiuso che si scalda e viaggia da mesi oltre i +5°C di anomalia (promettendo piogge abbondanti in autunno?), un anticiclone africano che ormai è ospite fisso dalla tarda primavera ad autunno, … insomma … innegabile che il clima di 30 anni fa ormai non lo rivedremo più.
Il sodalizio instauratosi tra l’Anticiclone delle Azzorre e l’Anticiclone Africano è stata una vera e propria “associazione a delinquere” che ha convogliato aria calda africana dalla penisola Iberica (47°C in Portogallo), verso le isole britanniche (dove sono stati registrati i primi 40°C!) e oggi sul sud della Scandinavia (32°C a Stoccolma). Questo ha fatto si che anziché convogliare aria mite e secca da est nella nostra Pianura, questo, abbia diretto verso di noi un getto caldo e secco di matrice balcanica che ben poco refrigerio ha portato al territorio reggiano.
Cosa ci aspetta?
In questi giorni abbiamo letto post catastrofisti che inneggiavano ad apocalissi e periodi interminabili (forse infiniti… addirittura) di caldo asfissiante. Noi siamo poco avvezzi a questo genere di atteggiamento che genera sì “like”, ma anche un’ansia ingiustificata negli utenti finali. Diffidate delle applicazioni che si spingono troppo in là con lo sguardo perché non hanno alcuna utilità oltre la settimana (già ne hanno poca dopo 3 giorni in certi periodi dell’anno). Se negli attacchi africani delle volte scorse abbiamo avuto delle onde con un culmine di un giorno o due, questa volta, avremo un onda lunga e distribuita su più giornate.
Arriverà il caldo?
Si, il caldo è già arrivato e nei prossimi giorni si farà sentire in modo molto aggressivo, probabilmente sarà il caldo più intenso di questo anno e la speranza è che in Agosto non si ripresentino condizioni del genere.
Da Maggio si richiama lo spauracchio dei 40°C che noi ogni volta abbiamo rimandato al mittente poiché tale valore non è mai stato raggiunto ed era ampiamente previsto che non sarebbe successo.
Questa volta abbiamo delle condizioni molto favorevoli al raggiungimento di tale quota anche se questa ondata di calore sarà da dividere in 2 step.
Nel primo step, quello che arriverà fino al week-end avremo dei valori che potrebbero spingersi fino alla quota di 39°C in Pianura.
Domenica dovremmo avere una piccola pausa con lieve calo termico dovuto ad un po’ di instabilità che potrebbe generarsi sul nostro Appennino, ma chissà che qualche temporale isolato possa avere il guizzo di spingersi anche più a nord.
Il secondo step lo avremo con l’inizio della prossima settimana quando le colonnine di mercurio schizzeranno nuovamente oltre i 38°/39°C. In questo caso secondo alcuni modelli si sfiorerà la soglia dei primi 40°C dell’anno nel reggiano, ma si tratta di una tendenza ancora lontana e francamente siamo ottimisti sul fatto che tale soglia non venga raggiunta.

Quanto durerà questo caldo?
I modelli previsionali sono piuttosto positivi. Vi abbiamo detto che farà caldo, che farà molto caldo, ma fortunatamente se ne vede una via d’uscita già prima della fine del mese. Come si vede da questa tabella “spaghetti ensemble” le temperature potrebbero scendere di qualche gradino e riportarsi su valori alti ma più consoni e sopportabili. Dal 28 luglio i termometri potrebbero riportarsi sotto i 35°C e scendere progressivamente nei giorni successivi. Le tendenze per i primi giorni di Agosto sono discrete, ma i modelli sono assolutamente inaffidabili e ci riserviamo almeno una settimana prima di parlarvi di Agosto con onesta intellettuale.
Prepariamoci, quindi, ad affrontare un periodo in cui dovremo gestire un caldo che metterà a rischio la salute dei soggetti più fragili e sensibili alle ondate di calore. Il disagio bio-climatico sarà alto anche se un po’ di brezza spesso ci aiuterà a gestire l’afa. Dal 21 luglio avremo allerta meteo per temperature estreme su gran parte della provincia ad esclusione dei tre comuni montani di Ventasso, Toano e Villa Minozzo. Queste probabilmente saranno rinnovate nei giorni a seguire ad eccezione di domenica 24, per riprendere successivamente, ma le allerte meteo non sono di nostra competenza e vedremo le Agenzie preposte cosa decideranno di volta in volta, noi ve ne daremo pronta informazione.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Ago 14, 2021 | Allerta Meteo, Meteorologia

Allerta Meteo o Rischio Calore?
In questi giorni di ondata di caldo eccezionale è capitata una sovrapposizione che probabilmente necessita di un po’ di chiarezza.
Ai nostri consueti bollettini di “Rischio Calore o Disagio Bio-Climatico” si sono affiancate le “Allerte Meteo per Temperature Estreme”, ma non sono la stessa cosa!
Una *Allerta Meteo – Temperature Estreme* interessa “tutta la popolazione” e viene valutata esclusivamente con temperature massime previste da 37°C fino ad oltre 40°C e condizioni di persistenza del fenomeno. Ci sono quattro differenti codici colore per la valutazione della criticità: codice verde (nessuna allerta) quando le temperature massime raggiungono i 37°C e quindi sono nella norma o di poco superiori; codice giallo quando la temperatura massima arriva a 38°C oppure quando per più di due giorni le temperature sono sui 37°C; codice arancione, con temperature massime che arrivano a 39°C oppure a 38°C per almeno due giorni. Infine il massimo grado di allerta si ha quando il codice diventa rosso con temperature massime a 40°C oppure con massime di 39°C per un periodo di almeno due giorni.
Il *Rischio di Calore* o disagio bio-climatico fa riferimento a una specifica categoria di soggetti, che è quella delle persone fragili: anziani e persone affette da patologie cardiorespiratorie e si basa su studi epidemiologici.
Nello specifico, in Emilia-Romagna, è stato generato un modello specializzato per il territorio regionale considerando i centri urbani, le aree di pianura, le aree collinari e la montagna.
Per questo motivo, seguendo valutazioni con criteri differenti si possono ottenere codici colore diversi per il disagio bioclimatico. In totale sono 3 i codici colore che riguardano questo tipo di disagio: giallo, arancione e rosso. Ma andiamo ad analizzarli nello specifico.
Il codice giallo equivale a livello ‘debole disagio’: in queste condizioni la popolazione avverte disagio, ma non si riscontrano in media aumenti di mortalità. Il codice arancione equivale invece a ‘disagio’: le fasce più deboli della popolazione (in particolare gli anziani), possono manifestare effetti sanitari di varia natura tra cui cefalee, disidratazione e talvolta anche la morte. La mortalità totale, per cause naturali e cardiovascolari aumenta in media di circa il 15%; la mortalità per cause respiratorie fino al 50%. Infine il colore rosso viene associato al ‘forte disagio’ che si estende alle categorie di persone colpite da patologie legate al caldo. La mortalità totale, per cause naturali e cardiovascolari aumenta in media di circa il 30%. La mortalità per cause respiratorie di circa l´80%.
E’ pertanto importante conoscere la differenza tra un bollettino e l’altro e soprattutto leggere i consigli che vi alleghiamo sempre nelle grafiche.
Per approfondimenti vi rimandiamo ai siti delle agenzie:
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Apr 30, 2021 | Allerta Meteo
E’ stata diramata da pochi minuti dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile e da ARPAE un’allerta meteo che interessa anche la nostra provincia.
Allerta per una perturbazione di cui vi abbiamo parlato nella nostra previsione e che in Montagna raggiunge livello “Arancione”, ma andiamo nel dettaglio delle zone:
Allerta “gialla” per la possibile formazione pomaridiana di temporali che ad intensità variabile potrebbero colpire a più riprese fino a metà serata.
🟡 PEDECOLLINARE e COLLINA
Anche su questa ampia sezione di territorio abbiamo un’allerta meteo “gialla” per la medesima genesi di celle temporalesche, ma a ciò si aggiunge anche la possibile insidia di raffiche di vento che in alcune zone potrebbero raggiungere i 62/74 Km/h.
L’allerta meteo per questa zona sale a livello “Arancione” per via del forte vento di Burrasca che soffierà a 75/88 Km/h, non è da escludersi qualche raffica a velocità maggiore.
Una seconda allerta interessa la zona sempre per via dei temporali, ma in questo caso l’allerta scende a “gialla”.
La giornata di domani vedrà una mattinata tutto sommato tranquilla, ma non si potrà dire altrettanto del pomeriggio. Dal primo dopopranzo l’attività elettrica potrebbe prendere forma sui settori appenninici, per poi vedere il teatro spostarsi verso la Pianura quando aria umida farà il suo arrivo dall’Adriatico verso la nostra provincia. Solo a sera inoltrata il tutto tornerà a calmarsi.
In Montagna potrebbero cadere più di 50 mm di pioggia, ma anche in Pianura sono attesi valori simili a confine con il parmense.
da Matteo Benevelli | Apr 11, 2021 | Allerta Meteo
Come prevedibile è stata emessa dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile e da ARPAE una nuova “Allerta Meteo Gialla” per la giornata di Lunedì 12 aprile.
La perturbazione in atto ci interesserà ancora per un paio di giorni sconfinando anche nella giornata di martedì 13, con piogge che interesseranno soprattutto la Montagna, ma che come riflesso porteranno disagio su tutta la provincia.
L’allerta, infatti, è stata estesa all’intero territorio provinciale, ma andiamo per gradi:
Emessa allerta gialla per il possibile passaggio di onde di Piena nei corsi d’acqua principali in discesa dall’Appennino. Parliamo, quindi, di Enza e Secchia che potrebbero dar segno di nervosismo. Questa mattina abbiamo un superamento di soglia 1 dell’Enza. Fortunatamente gli alvei sono ai minimi storici e pertanto in grado di contenere molta acqua piovana in discesa da monte.
Alle piene si aggiunge la minaccia di possibili frane e smottamenti dovute all’appesantimento del suolo argilloso delle prime Colline. I corsi d’acqua minori non dovrebbero dare grandi disagi (Crostolo, Tresinaro), ma nella notte la pioggia che cadrà sulla fascia Collinare li farà crescere inevitabilmente e necessiteranno di monitoraggio.
Nella notte tra Domenica e Lunedì cadrà molta pioggia in questa zona e inevitabilmente potrebbero formarsi delle criticità dovute alla crescita dei corsi d’acqua minori e maggiori. Anche l’appesantimento del suolo argilloso potrebbe rimettere in movimento delle frane attive o quiescenti.
Alle due ciriticità già citate si aggiungono vento forte e possibili temporali lungo il Crinale. Le forti raffiche di vento potrebbero portare alla caduta di rami secchi o alberi. Attesa anche qualche nevicata oltre i 1.000 metri di quota circa.
da Matteo Benevelli | Feb 9, 2021 | Allerta Meteo
E’ stata emessa ora dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile e da ARPAE un’allerta meteo “ARANCIONE” per tutto il territorio provinciale di Reggio Emilia per la giornata di domani mercoledì 10 febbraio.
PIANURA

Allerta Arancione per il possibile passaggio di onde di piena nei corsi d’acqua che scendono dal nostro Appennino. In particolar modo Enza e Secchia. I torrenti Tresinaro e Crostolo dovrebbero dar segno di minor nervosismo nell’arco della mattinata.
PEDECOLLINARE e COLLINA

Allerta Arancione per il possibile ingrossamento dei corsi d’acqua che scendono dal nostro Appennino. Da monitorare anche i corsi d’acqua minori che potrebbero ingrossarsi ed anche le frane già in movimento.

Allerta Gialla, nella stessa zona, per vento forte al mattino e parte del pomeriggio.
MONTAGNA

Allerta Arancione per vento forte che dalla notte al primo pomeriggio soffierà con raffiche di burrasca dal versante Toscano.
Allerta Arancione per possibile ingrossamento dei corsi d’acqua principali e secondari che potrebbero dar forma a onde di piena con trasporto di detrito, alimentati dalle piogge e dalla fusione della neve.

Allerta Gialla per possibile riattivazione di movimenti franosi che appesantiti e lubrificati dalla pioggia della notte. Quota neve molto alta, ma in calo a quota Passo del Cerreto già in mattinata.
Allerta Gialla anche per possibili temporali in quota.

Si ricorda che per le zone di Montagna è presente anche un pericolo di
Valanghe a livello 3 “MARCATO”. La nebbia, poi, ridurrà la visibilità a zero in zona.
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Dott. Matteo Benevelli