Un vortice di bassa pressione che ha attraversato l’Europa oltre le nostre Alpi ha portato condizioni tutto sommato gradevoli sul nostro territorio dopo un’Estate torrida da record negativi sotto l’aspetto delle temperature e della siccità. Tuttavia siamo alle porte di un brusco ribaltone meteorologico, tanto brusco quanto rischioso.
La prima doverosa premessa da fare è che il nostro mare Mediterraneo è ancora terribilmente caldo e sopra la media di circa 5°C nella sua fetta di Mar Ligure e davanti alle Baleari. Questo sarà un’importante bacino di vapore acqueo pronto ad alimentare con violenza le prime infiltrazioni fredde in arrivo da nord. Più queste saranno fredde e più lo scontro sarà significativo (tenetevi in mente questo passaggio perché lo riprenderemo in seguito).
Ma arriverà il freddo? In giro si sente da giorni che verrà caldo!
Osservazione corretta… da svariati giorni si parla di un ritorno del caldo che interesserà la nostra provincia già nella prima parte della settimana appena iniziata. Già dalla giornata di martedì 13 settembre avremo l’arrivo di un caldo vento di Favonio che soffierà dalla Toscana verso la nostra Pianura da sud-ovest. Un Libeccio in grado di far salire i termometri lungo la via Emilia e la fascia Pedecollinare oltre la soglia dei 30°C poiché si riscalderà cadendo dal nostro Appennino di circa 1°C ogni 100 metri di dislivello in caduta. Pertanto si andrà dai 15°C circa della Montagna ai 31°/32°C della Pianura, magari non già da martedì, ma sicuramente queste punte potrebbero essere raggiunte nella giornata di mercoledì 14 settembre. Anche il giorno successivo avremo ancora un po’ di ventilazione calda di Favonio/Libeccio/Garbino che manterranno i termometri abbondantemente sopra la media del periodo.
Pertanto si… è vero… farà caldo ed essendo un caldo ventilato la nostra aria si presenterà secca. La cosa particolare di questo evento è che sarà una sorta di sodalizio tra un ex-Uragano “Danielle” davanti alle coste del Portogallo ed il fastidiosissimo Anticiclone Africano che continua a convogliare aria calda sul Mediterraneo quasi ininterrottamente da maggio.
Quanto durerà il caldo?
Stando ai modelli attuali il caldo avrà già le giornate contate. Questa piccola onda di caldo ventilato ci accompagnerà da domani fino a venerdì 16 settembre, poi nello scacchiere meteorologico europeo tutto cambierà.
I due attori che si contenderanno il palcoscenico non saranno più l’ex Uragano “Danielle” e l’anticiclone Africano, ma saranno un vortice di Alta Pressione sulle isole Britanniche (rotazione con moto in senso orario) ed un vortice di Bassa Pressione nel mar Baltico tra Scandinavia e Repubbliche Baltiche (con moto rotatorio in senso antiorario). La conseguenza principale di questo gioco d’ingranaggi in rotazione sarà quella di favorire una violenta discesa di aria pesante e fredda dal Mare del Nord.
Questa aria abbandonato il Mare del Nord si dirigerà a gran velocità verso il Mediterraneo trovandosi così ad impattare frontalmente con il muro delle Alpi alto 4.000 metri. Questo “muro” obbligherà il vento a trovare delle vie di fuga costringendolo ad aggirare l’ostacolo da est e da ovest. Probabilmente un po’ di aria si intrufolerà tra i valichi più bassi presenti nella zona dei grandi Laghi tra Svizzera e Italia gettandosi per qualche oretta in Pianura padana portando eventi temporaleschi sparsi.
Il tutto avverrà tra le giornate di Venerdì 16 e Sabato 17 settembre.
Dobbiamo aspettarci degli eventi estremi o maltempo importante?
Il primo attacco, nel caso in cui si infiltri dell’aria fredda ed instabile dai valichi alpini, sarà intenso ma isolato e non investirà il nostro territorio in modo omogeneo. In questo caso potrebbero formarsi dei Cumulonembi che investiranno fasce ristrette della Provincia.
Il secondo attacco, però, potrebbe essere molto più significativo. L’aria instabile che aggirerà le Alpi da ovest finirà inevitabilmente per innescare un vortice di Bassa Pressione davanti alle coste della Liguria, uno scenario molto simile a quanto vissuto il 18 agosto scorso, quando le tempeste seminarono danni e morte tra la Corsica e la Toscana.
Vi ricordate la premessa fatta ad inizio articolo? Ecco che ora si presenta lo scenario in cui un getto di aria fredda si trova ad attraversare il caldo specchio di mare con tutto il suo carico di vapore acqueo in sollevamento.
Ma anche nel reggiano richiamo dei danni?
Nello scenario che vi abbiamo appena proposto è lecito attendersi degli eventi estremi sul versante opposto del Crinale appenninico. Il nostro Gigante farà di nuovo il possibile per proteggerci, ma sarà lecito attenderci uno sviluppo temporalesco simile a quello che ci ha attraversati il 18 agosto scorso con eventi intensi ed improvvisi. Sarà lecito attendersi qualche giorno di allerte meteo (mi raccomando… siate comprensivi con le Agenzie e auguratevi che non si manifestino gli scenari che leggerete), poiché le possibilità di eventi intensi saranno alte ed i danni correlati al loro passaggio non improbabili. Siano essi grandine, allagamenti o forti raffiche di vento in caduta dobbiamo prepararci a gestirli nel nostro piccolo.
Quindi farà freddo? E quanto durerà?
Si, questa ondata di maltempo in arrivo tra le giornate di venerdì 16 e sabato 17 porteranno ad un crollo delle colonnine di mercurio. Secondo alcuni modelli (del tutto da confermare nei prossimi giorni), in Pianura i valori massimi potrebbero scendere dai 30°C ai 18°C a Reggio Emilia!
Pertanto i termometri scenderanno abbondantemente sotto la media del periodo. Tranquilli, parlare di freddo sarà eccessivo, ma di sicuro passeremo dalle magliette a maniche corte a quelle a manica lunga in 24 ore circa.
Nei giorni successivi avremo una spiccata variabilità che vedrà ampi momenti soleggiati alternarsi al possibile transito di qualche piovasco. I termometri tenderanno a salire nei giorni successivi, ma probabilmente lo faranno molto lentamente. Questo perché l’Alta Pressione dalle isole Britanniche lentamente si sposterà con il suo peso verso la Scandinavia isolando la “bolla fresca” basso pressoria sui Balcani che vi ristagnerà per diversi giorni.
Durante questo periodo gli ingranaggi dei due vortici continueranno ad alimentare una prolungata ventilazione da est verso la nostra Provincia.
Ancora molto presto per la neve sul nostro Appennino, ma sulle Alpi è lecito attenderci qualche accumulo.
Riassumendo:
davanti a noi abbiamo una prima parte di settimana caratterizzata da un vento caldo che farà salire i termometri. Gli ultimi giorni della settimana vedranno l’ingresso di una forte perturbazione che farà precipitare i termometri per la settimana a seguire, ma che al tempo stesso potrebbe portare forte maltempo sul nord-Italia, Reggio Emilia compresa anche se il grosso del maltempo dovrebbe manifestarsi dietro il nostro Crinale.
Questa lunga analisi si basa sui modelli pubblicati oggi, che sono soggetti a inevitabili modifiche man mano che ci avvicineremo al periodo trattato. Tuttavia questi modelli giorno dopo giorno trovano sempre più conferme e ciò ci ha indotti a darvene notizia con tale dettaglio. Il nostro consiglio è quello di seguirci anche nei prossimi giorni per rimanere aggiornati.
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Dott. Matteo Benevelli