Ancora un triste record battuto.
Il 14 agosto quando erava alle prese con il terribile caldo che ha fatto salire i nostri termometri sui valori più alti registrati quest’anno, c’erano zone del Mondo che se la passavano anche peggio.
Non tanto termicamente, quanto per gli effetti che questo caldo ha sull’ambiente.
Ci spostiamo in Groenlandia, l’isola quasi interamente coperta di ghiaccio, è l’isola più grande del nostro Pianeta (l’Australia è considerata massa continentale) e in questa regione le temperature possono scendere anche a -60°C.
Tuttavia tra il 14 ed il 16 agosto per la prima volta nella storia (da quando vi si effettuano misurazioni, ovvero, dal 1950) è caduta la pioggia.
Attenzione… non è caduta pioggia sulle coste o a livello del mare (in quelle zone le temperature sono molto miti e in estate le temperature medie sono anche di 6°/7°C), ma la misurazione è avvenuta nella stazione di ricerca Greenland Summer Camp della US National Science Foundation “NSF” (https://www.nsf.gov), posta ad una quota di 3.216 metri sulla calotta glaciale!
Ovviamente in questo periodo si è verificata anche una forte fusione dei ghiacci, fusione che si è verificata solo altre 3 volte in precedenza: 1995, 2012, 2019 ed ora 2021
In questo caso, però, si può andare a ritroso nel tempo granzie alle carote di ghiaccio estratte dalla calotta e si può dire che eventi di fusione non si verificavano almeno dal 1800.
Se volete approfondire l’argomento: https://nsidc.org/…/08/rain-at-the-summit-of-greenland/
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Dott. Matteo Benevelli
Dott. Matteo Benevelli