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Arriva il Burian?
No… non sta arrivando il Burian per almeno 2 motivi:
1 – l’aria in arrivo è un mix tra aria artica di origine polare in discesa dalla Scandinavia ed una corrente di origine continentale russa che risale dall’Ucraina ed il Caucaso per ridiscendere nuovamente dalla Russia verso i Balcani.
2 – Ma non meno importante… Burian con la lettera “i” è un’errore, il vento in questione si chiamerebbe Buran senza la lettera “i” tanto cara ai giornalisti.

Certo, sul secondo punto si aprirebbe un lungo dibattito, ma è un po’ come l’utilizzo del termine “bomba d’acqua” che è altrettanto caro ai giornalisti ma “urticante” per chi fa divulgazione meteorologica.

Ma torniamo al primo punto, come si vede dalla carta dei venti di oggi, il vento che soffia sul nostro territorio è un “banale” vento di Bora che da est convoglierà freddo e gelo sulla nostra provincia. Freddo e gelo che attualmente si trovano sul nord-Europa e sulle ex-repubbliche sovietiche (zone ben distanti dalla Siberia).
Nessun vento temibile di matrice siberiana, quindi, allargando lo zoom si vede che sulla Siberia domina un vortice di bassa pressione che smuove vistosamente le correnti d’aria ad est dei monti Urali, ma che allo stesso modo non arrivano assolutamente a coinvolgere le zone ad ovest di tale barriera orografica.
Meccanicamente mancano 2 ingredienti fondamentali per il Buran:
– Alta pressione gelida potente sulla Siberia
– Ponte di Weikoff in Europa, ovvero, un collegamento di alte pressioni tra l’Anticiclone delle Azzore e l’Anticiclone Russo/Siberiano (citato poco fa), che transiti sulla Scandinavia. Come avvenne nel 2012 (vedi cartina)
L’aria che arriva nella nostra Pianura oggi, quindi, è di origine polare, che transita sul mar Baltico e giunge fino a noi. Quella più secca ed intensa di origine sarmatica (russa), coinvolgerà i Balcani.
Dipanato il frainteso riguardante l’origine di questo getto di aria gelida, passiamo all’etimologia del nome che ci fa propendere per “Buran” senza la lettera i.
Il termine Buran (o Burian) viene dal russo ‘буран’ (tempesta) ed ha origine dal turco ‘burağan’, “vento molto forte” con versioni simili in altre lingue della zona, tutte accomunate dalla radice comune ‘bor’ che significa ‘volgere, trascinare’.
Secondo il dizionario Treccani, la parola ‘buriana’ deriverebbe dalla stessa parola balcanica ‘bahur’ (ruggire infuriarsi), probabilmente passando per la forma slovena ‘burja’, che a sua volta viene dal greco ‘βορέας’ e dal Latino ‘Boreas’: Questo lo legherebbe anche ad altri termini come burrasca, borea e boria che nel tempo hanno assunto il significato, oltre che di burrasca, anche di chiasso, baldoria e trambusto.

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Dott. Matteo Benevelli