🌀🌎 Dal Mondo 🌎🌀
 
Prosegue la conta dei danni e purtroppo anche delle vittime nel mar dei Caraibi dopo il passaggio dell’Uragano Eta che ha investito in Nicaragua ed il Guatemala.
 
Vittime per il vento forte, vittime per le mareggiate, ma anche per le violente piogge e le frane che queste hanno innescato in un territorio che teme tantissimo il dissesto idrogeologico.
 
Quando Eta ha toccato la terra ferma ha velocemente perso forza e gradualmente ha virato su se stesso. Ora si trova al largo delle coste del Belize e del Guatemala, ma con il suo ritorno in acqua tornerà ad acquistare forza. Probabilmente nei prossimi giorni arriverà fino alla Florida dov’è atteso con venti di 95 Km/h, non sufficienti per farlo riclassificare Uragano (necessita di una velocità di almeno 120 Km/h), ma sufficienti per costituire una minaccia.
 
La frequenza degli Uragani (complice il Global Warming), quest’anno è stata molto alta, basti pensare che convenzionalmente i nomi vengono dati in ordine alfabetico (Quest’anno i nomi prestabiliti erano: Ana, Bill, Claudette, Danny, Elsa, Fred, Grace, Henri, Ida, Julian, Kate, Larry, Mindy, Nicholas, Odette, Peter, Rose, Sam, Teresa, Victor, Wanda), ma quest’anno si è andati oltre e siamo già ad Alfabeto greco avanzato… Alfa, Beta, Gamma, Delta, Epsilon, Zeta, Eta, ….
 
Il riscaldamento globale, le pandemie sanitarie sono i due campanelli d’allarme che gli scienziati suonano a vuoto da decenni. Il secondo lo possiamo affrontare rimanendo chiusi in casa per un determinato lasso di tempo, ma il primo è in grado di fare irruzione in casa se non interveniamo per mitigarlo. Ma si tratta di una discussione infinitamente lunga e non ci sentiamo di aggiungere ansia al periodo già difficile.

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Dott. Matteo Benevelli