Alle 16:23 italiane del 27 agosto è iniziato ufficialmente il “Countdown” per il lancio della missione “Artemis 1” che riporterà la Luna nei piani di conquista del genere umano. L’ultimo uomo a camminare nostro satellite naturale é stato Eugene Cernan dell’Apollo 17, alle 06:40 del 14 dicembre 1972.
Il 29 agosto 2022 alle 14:33 italiane, invece, prenderà il volo da Cape Canaveral il potentissimo razzo lunare Space Launch System (SLS) dalla stessa rampa di lancio da dove partirono le missioni Apollo, il famoso complesso 39 del Kennedy Space Center. Per tale missione è stato designato il Pad 39B già teatro di lanci Apollo e dello Space Shuttle.

Photo Credit: (NASA/Aubrey Gemignani)

Il razzo lunare SLS è il più potente mai costruito, con i suoi 110 metri di altezza e 2.500 tonnellate di peso è in grado di sviluppare una spinta di 4.000 tonnellate (il 15% in più del famoso Saturno V delle missioni Apollo). Sulla sommità di questo gigante abbiamo una capsula Orion che è una vera e propria navicella spaziale in grado di ospitare 6 astronauti per 21 giorni nei suoi due moduli (modulo equipaggio statunitense e modulo servizio europeo).

A bordo non vi saranno degli astronauti, ma dei manichini che indosseranno una regolare tuta ricca di sensori in grado di raccogliere un’enorme quantità di dati utili per le prossime missioni con a bordo esseri umani in carne ed ossa. Ad esempio sarà importante capire a quante radiazioni andranno incontro i nostri astronauti durante la loro permanenza in volo poiché non saranno protetti dal campo magnetico terrestre in modo adeguato.
L’agenzia spaziale europea ESA ha deciso di imbarcare un astronauta particolare in questa prima missione: Shaun the Sheep (Shaun, vita da pecora), il simpatico ovino protagonista di una divertente serie animata britannica in stop-motion della Aardman animations.
Trattandosi di un test non è possibile utilizzare un equipaggio umano, per ovvi motivi di sicurezza si procede utilizzando un carico che ne simuli il peso e le dimensioni, sfruttando questo per raccogliere più dati possibile.

Per l’equipaggio umano dovremo attendere Artemis II in programma per maggio 2024. Questi astronauti non scenderanno sulla Luna, ma vi orbiteranno attorno e sempre nello stesso anno verrà lanciato il Lunar Gateway, una vera e propria stazione spaziale lunare che servirà da tramite per arrivare poi sulla Luna con la missione Artemis III. Una possibile data per questo volo potrebbe essere ottobre 2025, anche se forse sarà più realistico attendere il 2028.
In questa terza missione i 4 astronauti si attaccheranno alla stazione orbitante Lunar Gateway. Due rimarranno in orbita nella stazione e nella capsula Orion, mentre gli altri due (un uomo e una donna) scenderanno a bordo di una Starship di Space X sul suolo lunare per 6 giorni (la navicella Starship verrà lanciata dalla Terra con un razzo Super-Heavy di Space X ed agganciata al Lunar Gateway preventivamente).

 

Quanto dureranno queste missioni?
Artemis I dovrebbe durare circa 25 giorni dal lancio all’ammaraggio nell’oceano Pacifico al largo della California.
Artemis II dovrebbe durare circa 10 giorni poiché avremo “solo” un sorvolo della Luna. Ma consideriamo che l’equipaggio si allontanerà di 60.000 km oltre la Luna, battendo così un nuovo record dell’umanità: 460.000 km dalla propria casa.
Artemis III durerà circa 30 giorni aggiungendo, quindi, i giorni di permanenza sulla Luna.

Avremo altre missioni o si interromperanno come per il programma Apollo?
Attualmente è prevista anche la missione Artemis IV per l’anno successivo, ma di missioni ne sono state proposte almeno fino alla Artemis XI.
Il ritmo sarà quello di una missione ogni anno fino al 2033 (ammesso che si parta con la missione Artemis III nel 2024 e non nel 2028.

Quanto costano queste missioni?
Il costo del razzo lunare SLS è veramente importante, circa 4 miliardi di euro. Ma si tratterà di un razzo “provvisorio”, poiché di pari passo stanno andando avanti altri sistemi di lancio come quello di Space X di Elon Musk denominato Super Heavy che potrebbe abbattere i costi a “soli” 2 milioni di euro (un bel risparmio).

Perché impegnarsi tanto?
Il ritorno sulla Luna sarà il primo passo verso Marte, vero obiettivo dell’umanità. Lo sforzo derivante dalle sfide che la ricerca scientifica sta facendo per sviluppare questi progetti porterà enormi benefici anche alla nostra vita quotidiana. Nuovi sistemi verranno inventanti, nuovi materiali verranno creati e la ricaduta sarà enorme. Anche il prezzo di 4 miliardi per produrre un razzo SLS dev’essere visto come un movimento di denaro che comunque entra in circolo e non come un mucchio di quattrini gettati al vento. Appalti, ditte, ricercatori, operai, famiglie, … avranno lavoro per sviluppare questi giganti tecnologici. Basti pensare che la capsula Orion della missione Artemis I verrà comandata da Terra mediante comandi vocali né più né meno come accade già per casa nostra con sistemi come “Alexa”. Tant’è che proprio in quella missione avremo Callisto una vera e propria interfaccia uomo-macchina studiata da Lockeed Martin, Amazon e Cisco.

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Dott. Matteo Benevelli