💧 Bollettino Siccità 🏜
 
Da oltre un mese si parla del lungo periodo di Siccità che stà interessando il nord Italia e la nostra Provincia.
 
La pioggia latita da tanto e in questo 2022 si sono visti solo 3 giorni di pioggia sui 76 a calendario.
Gli accumuli medi sono quasi irrisori:
Pianura > 3+10+20 millimetri (33 mm da inizio anno)
Appennino > 15+20+30 millimetri (65 mm da inizio anno)
 
E’ di gran moda parlare di “record” e quasi sempre se ne parla in negativo. Ogni anno siamo abituati a sentirci dire che è stato l’anno più caldo, l’anno più secco, l’anno più siccitoso, … proviamo a fare un punto della situazione sulla nostra Provincia andando a ritroso nell’ultimo decennio.
 
Per fare questo ci basiamo sull’anno idrologico, ovvero, una serie di tempo che parte dall’1 di ottobre fino al 30 settembre dell’anno successivo.
 
PIOGGIA
Il record di anno peggiore sotto l’aspetto di piogge accumulate va al periodo 2011/12 che vedeva circa 11 mm di pioggia in meno in Appennino e circa 20 mm di pioggia in meno rispetto al periodo attuale 2021/22 che risulta però essere il secondo peggiore da 10 anni ad oggi.
 
FIUMI
In questo caso dobbiamo distinuguere il fiume Po dai nostri fiumi Appenninici poiché attingono le loro acque in bacini drasticamente diversi. Il fiume Po riceve le acque piovane di gran parte del nord Italia mentre i nostri fiumi solo dalla nostra provincia (e parte delle limitrofe).
Fatta questa doverosa specifica possiamo dirvi che il Po vive il suo periodo di maggior “secca” degli ultimi 10 anni. Il secondo anno peggiore per portata spetta al 2019 che vedeva poca più acqua di quanta ne vediamo oggi.
L’anno 2019, però, fu il peggiore per i nostri fiumi appenninici. Il fiume Secchia alla stazione di Lugo faceva registrare una portata inferiore rispetto a quella odierna, mentre il fiume Enza a Vetto faceva registrare un netto “0”.
 
BILANCIO IDROCLIMATICO
Il bilancio idroclimatico rappresenta la differenza tra le precipitazioni e l’evapotraspirazione di riferimento espresse in millimetri (mm). L’evapotraspirazione è il fenomeno per il quale l’acqua, in forma di vapore, passa dal suolo all’atmosfera, direttamente (evaporazione) e attraverso le piante (traspirazione).
 
Secondo questa analisi possiamo dire che il bilancio peggiore dell’ultimo decennio spetta al periodo 2011/12 che tanto in Pianura quanto in Appennino viaggiava al di sotto del 2021/22 attuale che si guadagna il titolo di seconda peggiore serie siccitosa del decennio. Una menzione per la Pianura va fatta anche al periodo 2016/17 che vide a sua volta un periodo secco di poco migliore di quello attuale, salvo poi essere seguito da un 2017/18 ricco di precipitazioni.
 
Tirando le somme possiamo dire che il periodo attuale non è il peggiore, ma sicuramente non è motivo di gioia. La carenza di pioggia la pagheremo sicuramente quest’estate se non faranno presto ritorno delle precipitazioni efficaci. I prossimi giorni che ci accompagneranno verso Aprile non saranno dei migliori poiché avremo un lungo periodo di bel tempo stabile (se di bel tempo si può parlare quando abbiamo il Sole in un periodo di siccità), anche spingendoci in là con lo sguardo nel campo delle ipotesi non si vede una nuvola almeno fino all’ultima settimana del mese… andare oltre non ha alcun senso.
 
Non ci resta che portare pazienza e ribaltare un vecchio proverbio dicendo che: “Non potrà essere sereno per sempre”
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli