Il tramonto di martedì sera è stato impreziosito da diverse cose particolari che riguardavano il nostro cielo. Abbiamo parlato della Luna cinerea, ma dalla parte opposta avevamo un meraviglioso Cumulonimbus calvus che si sviluppava lungo la via Emilia tra Modena e Bologna e veniva illuminato dagli ultimi raggi solari di un rosso intenso.
Non solo, questa nuvola presentava un accessorio in più, un meraviglioso “Pileus”.

Un “cumulonimbus calvus con pileus” è una nube convettiva molto sviluppata e ben riconoscibile che fa parte della famiglia delle cumulonimbus. Queste nubi sono associate a tempeste e a fenomeni meteorologici intensi. Vediamo cosa significa ciascun termine scomponendone il nome:

– Cumulonimbus: È una nube convettiva ad altissima estensione, spesso con una forma a torre o a fungo. Queste nubi portano generalmente a temporali intensi e possono essere associate a precipitazioni intense, fulmini, grandine, e persino tornado.

– Calvus: Questo termine deriva dal latino e significa “calvo” o “senza cappuccio”. Nelle nubi, “calvus” è utilizzato per descrivere una fase di sviluppo intermedio del cumulonimbus, in cui la sommità della nube inizia a perdere la forma arrotondata e a mostrare una parte piatta o appiattita.

– Pileus: Il “pileus” è un termine latino che significa “cappello”. Nel contesto delle nubi, il pileus è una caratteristica interessante. Si tratta di un piccolo cappuccio o cappello di nubi piatte, a forma di disco, che si forma sulla cima di una nube in crescita molto rapida, come il cumulonimbus. Il pileus indica una rapida crescita verticale della nube e spesso precede la formazione di un cumulonimbus completamente sviluppato.

In sintesi, un “cumulonimbus calvus con pileus” è una nube cumulonimbus che sta passando dalla fase di sviluppo iniziale (calvus) a una fase più matura e che presenta un cappuccio di nubi piatte sulla sua cima. Queste nubi sono spesso associate a tempeste in via di sviluppo e possono indicare un’atmosfera instabile e la potenziale formazione di fenomeni meteorologici intensi.

Fortunatamente con l’arrivo del buio l’energia in gioco è calata e il nostro Calvus ha seguito l’evoluzione inversa: Cumulus congestus, Cumulus mediocris, Cumulus humilis, Cumulus fractuse ………. caro il mio Cumulonimbus che volevi portare danni e tempesta… (per proseguire in latino) “memento mori” e si è estinto.

Ringraziamo il nostro utente: Luciano Lucio Russo di Talada Meteo (www.taladameteo.altervista.org) per le belle immagini che ritraggono la nube in quesitone in fase di sviluppo alle spalle della Pietra di Bismantova. La nube si trovava 60 Km oltre la Pietra.

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Dott. Matteo Benevelli