Solo pochi giorni fa vi abbiamo parlato del Monte Rosa e di come sia ben visibile dal nostro territorio quando l’aria della Pianura Padana è particolarmente pulita e asciutta.

Vi abbiamo mostrato anche i suoi ghiacciai nord-orientali che puntano verso la nostra direzione e di come siano belli e riconoscibili. Tuttavia sono le prime vittime del grande caldo e questo mese di settembre sgretola un’altro record negativo di questa terribile estate 2023, con ben 4 giorni e 17 ore senza rigelo, ovvero, senza cioè che la temperatura minima tornasse a zero gradi o al di sotto, ai 4.554 metri della stazione meteo del rifugio di Capanna Margherita.

E i primi a farne le spese sono i ghiacciai delle Alpi che nemmeno durante la notte trovano pace, una condizione che non ha eguali nel tempo.

Era dall’agosto del 1958 che la minima non scendeva sotto lo zero, in più, la minima di 0,8 °C registrata mercoledì 6 settembre è stata la più alta mai rilevata.

Nei giorni scorsi, invece, il termometro è rimasto sempre in campo positivo, a partire dalle 4 del 4 settembre fino alle 19:30 dell’8 settembre, per via dell’anticiclone delle Azzorre ristagnante nel cuore dell’Europa in un “blocco a omega” che ha richiamato aria calda dal nord-Africa.

Ma il fatto eccezionale è che questi record non riguardano i mesi di settembre nello storico, ma di sempre analizzando tutti i mesi dell’anno!
Non parliamo, poi, delle temperature massime che sabato 9 settembre hanno raggiunto i 10°C netti ed il record precedente risaliva al 27 giugno 2019 con 10,1°C.

I cambiamenti climatici, mai come quest’anno, stanno spaventando la comunità scientifica per la progressione fatta registrare e l’effetto domino che questo sistema sta significando per il nostro Pianeta. Un effetto domino di cui ancora non si conoscono tutte le tessere.

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 Dott. Matteo Benevelli