La settimana appena iniziata sembra rispettare i pronostici di gran caldo intenso, quel genere di calore che ci ricorda molto da vicino il mese di luglio che ci siamo appena lasciati alle spalle.
Il disagio bioclimatico metterà a dura prova la resistenza dei soggetti più fragili nonostante il vento che soffia da est, un vento caldo e secco che limita l’aggravarsi della percezione del calore da parte dei nostri organismi.
Caldo torrido, quindi, questa è la prima differenza rispetto a luglio quando avevamo un caldo più afoso e duraturo. Già, perché se ad inizio ondata di calore a luglio non si vedeva una fine, ora vediamo un tracollo di questa bolla prima della fine del mese.
Purtroppo l’appuntamento con la fine di questa onda di caldo viene rinviata giorno dopo giorno. In origine era attesa per venerdì 25, poi si è passati a domenica 27 ed ora qualche modello vede i temporali in arrivo per martedì 29. Quello che è certo, però, è che ormai siamo al “rush finale” di questa spiacevole ondata di calore.
Le ripercussioni sono pesanti per l’intero bacino del Mediterraneo, specie per quello occidentale tra Italia e penisola Iberica dove la temperatura superficiale del mare è estremamente al di sopra della media del periodo. Il vento che soffia tra Bosforo e mare Egeo, invece, alimenta gli incendi della Grecia che anche quest’anno fa registrare focolai su focolai di grande estensione come avvenne nel 2021.
Tornando al reggiano possiamo dire che questa settimana vedrà l’apice di questo caldo con punte che spesso supereranno la soglia dei 37°C, valore raggiunto a Guastalla già domenica 21. In Pianura sarà lecito attendersi valori che potrebbero toccare i 38°C, così come in Città.
Purtroppo non arriverà un gran refrigerio dalle nottate che saranno tropicali (con valori minimi superiori ai 20°C) tra la via Emilia e l’alta Collina fino ai piedi delle Montagne. A Reggio Emilia difficilmente per tutta la settimana si scenderà sotto i 24°/25°C di temperatura minima all’alba a causa dell’isola di calore dovuta all’urbanizzazione.
Il rischio di calore sarà molto alto, con un disagio bioclimatico molto alto tra il fiume Po e la Pedecollinare. I picchi di calore, uniti all’umidità (bassa di giorno, ma molto alta di notte) e aggravati da alte concentrazioni di Ozono metteranno a rischio la salute di molte persone che soffrono di patologie cardio respiratorie.
I consigli sono sempre gli stessi:
– evitare le ore centrali della giornata
– vestiti leggeri e di colore chiaro
– bere molta acqua
– frequentare locali climatizzati
– consumare molta frutta fresca
– evitare le bevande alcoliche, gassate, zuccherate e caffè
– chiudere le imposte
– evitare getti d’aria diretti di condizionatori e ventilatori
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Il pericolo incendi al momento è a livello “medio” sulla nostra Regione, ma nei prossimi giorni non è da escludersi che possa passare al livello successivo “alto” in virtù del prolungato periodo in assenza di piogge e del vento.
Cosa ci attende a fine mese?
Finalmente arriverà un cedimento dell’alta pressione, dall’Atlantico arriverà dell’aria fresca che porterà temporali e la tanto attesa pioggia. I termometri caleranno di colpo di quasi 10°C sulle zone di Pianura e Città.
Una bolla di aria fresca atlantica che potrebbe ristagnare per diversi giorni ad inizio settembre garantendo temperature in linea con la stagione e qualche episodio piovoso. L’alta pressione potrebbe scappare verso il mare del Nord e mar Baltico favorendo un isolamento di questa saccatura.
Quando avverrà tutto ciò?
I modelli cambiano in continuazione, fare ipotesi certe è al momento impossibile. Si può però affermare che il tutto dovrebbe accadere entro la fine della settimana o primissimi giorni della prossima.
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Dott. Matteo Benevelli
C’è poco da dire…Come oramai è solito fare l’Africano, si sa quando arriva ma non si sa quando se ne va…