

L’eccezionalità e la violenza di quanto accaduto domenica pomeriggio alla confluenza del Dolo e del Secchia è testimoniato da quanto registrato dalle stazioni di rilevamento dell’altezza dei fiumi.
Il livello idrometrico del fiume Secchia in pochissimi minuti è cresciuto improvvisamente di 1,20 metri alla stazione di Lugo!
L’onda di piena dovuta al nubifragio avvenuto ad una manciata di chilometri di distanza è qualcosa di paragonabile ad un’intera giornata di pioggia moderata sull’intero Appennino reggiano.
Tirando qualche conclusione si evince che quanto accaduto tra Ponte Secchia e Debbia è stato un nubifragio che ha veramente dell’eccezionale. Un volume tale di acqua non era assolutamente gestibile dai normali corsi d’acqua che scendono dai fianchi della collina. Siamo davanti ad uno scroscio di pioggia che ha fatto salire la sezione di un fiume largo come il Secchia di 120 cm in altezza.
Spostandoci di soli 5 chilometri più a monte in zona Ponte Cavola i sensori idrometrici non hanno subito alcun movimento nonostante le piogge.
Un altro impressionante balzo lo troviamo sul torrente Dolo con ben 194 centimetri di crescita improvvisa! Questo dato ci racconta molto di quello che potrebbe essere successo realmente a Ponte Secchia.
In primis perchè la valle del Dolo è più stretta di quella del fiume Secchia e secondariamente ci racconta della traiettoria sud-nord del temporale che ha impattato frontalmente con la collina di Costa Alta che sovrasta Ponte Secchia, Gavia e Debbia.
Tutta questa analisi avvalora sempre più la nostra tesi che un evento del genere non era assolutamente gestibile da alcun intervento preventivo. La Natura ha fatto sentire la sua voce con una forza tale che non vi è intervento realistico da parte dell’uomo che possa prevenirlo.
Certo, si potrebbero fare opere di manutenzione di proporzioni importanti, ma il tutto assume un tono irrealistico nel momento in cui questo genere di opere lo si estende all’intero Appennino reggiano. Questo perché quanto accaduto potrebbe ripetersi un po’ ovunque senza preavviso a seconda delle circostanze meteo-geomorfologiche del momento.
Insomma, quanto accaduto nel week-end è un insieme di sfortunate concomitanze che si sono date appuntamento per ben due volte in 24 ore alla confluenza di Dolo e Secchia.
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Dott. Matteo Benevelli