da Matteo Benevelli | Giu 24, 2023 | Senza categoria
La giornata di venerdì era nel mirino da tempo, rappresentava la giornata che avrebbe sancito la fine della prima ondata di caldo africano dell’estate 2023. Un’ondata che ha portato i termometri di Reggio Emilia a toccare i 34°C in Città e 35°C in Pianura, ma aggravati da una feroce afa rappresentata dall’evaporazione delle piogge delle settimane precedenti e la scarsa ventilazione.
Le dinamiche erano poco chiare e si sapeva soltanto che una corrente di aria fresca di matrice atlantica si sarebbe scontrata con le Alpi (un muro di montagne alto dai 3 ai 4 Km) e da esse sarebbe stata deviata per cercare una via d’ingresso verso la Pianura. Nella prima parte della giornata tutto si è svolto regolarmente con l’ingresso di aria fresca dalla porta della Bora a nord-est che si sarebbe spinta in Pianura fino a ridosso del fiume Secchia. Una seconda corrente avrebbe valicato il Crinale appenninico (più basso delle Alpi) ed avrebbe proseguito verso sud-est.
Con una precisione quasi geometrica nel primo pomeriggio si sono formati forti temporali sul nostro Appennino che sono scesi fino in Pianura lungo l’asse esatto del fiume Secchia.

Fino a questo momento tutto come da previsione, anche se con molta delusione da parte di chi sperava in un po’ di fresco sulla Pianura. I termometri, infatti, non hanno fatto registrare i cali sperati ed al contrario hanno mantenuto il trend dei giorni precedenti con valori sopra ai 32°C e un’umidità molto più elevata. Caldo e umidità, però, sono il carburante essenziale per far salire l’energia potenziale dell’aria sulle nostre teste.
In serata è arrivato il colpo di scena. Un po’ dell’aria che ha impattato contro le Alpi è riuscita pazientemente a risalirle, scaricarsi dell’umidità in carico sulle Alpi stesse e gettarsi attraverso le valli verso la Pianura Padana. A questo punto l’aria fresca e secca ha scalzato e sollevato violentemente l’aria calda e umida presente lungo il percorso. Il percorso era deciso da una bassa pressione a sud-est che richiamava con forza quest’aria fresca ed ha visto travolgere da prima i paesi lungo il Po, poi Reggio Emilia, Correggio, il comprensorio ceramico ed il nostro Appennino.

Una corsa che ha lasciato al suolo grandi quantità di pioggia, forti raffiche di vento pre-frontale e grandine. Grandine che ha interessato la Pedecollinare tra Albinea e Scandiano, per risalire la valle del Tresinaro verso Viano. Questo ha causato diversi danni ai filari di vite e i frutteti lungo il percorso.
Gli accumuli di pioggia non sono stati esagerati, ma si sono concentrati in un breve lasso di tempo con conseguenti piccoli eventi di allagamento sulle strade e in alcuni cortili.
Ecco gli accumuli maggiori:
12.60 mm a Bosco di Scandiano
11.80 mm a Canali
11.00 mm a Ca’ de Caroli
10.80 mm a San Valentino di Castellarano
9.40 mm a Sesso
9.20 mm a Ligonchio
9.00 mm a Reggio nell’Emilia
Questo secondo affondo di temporali, purtroppo, è stato un evento che non era previsto in alcun modello previsionale e che ha colto di sorpresa molti addetti ai lavori. Tuttavia il calo termico che ne è seguito ha sancito definitivamente la fine del dominio Africano che ormai resisteva da diversi giorni.
Cosa ci dobbiamo aspettare dalle prossime giornate?
Il fine settimana sarà decisamente molto più tranquillo è stabile. Le temperature massime saranno molto più sopportabili sebbene ancora calde, anche in virtù della compagnia di una gradevole ventilazione che tenterà di mitigare l’umidità presente al suolo per via dell’evaporazione delle piogge. La primissima parte della prossima settimana vedrà un nuovo aumento dei termometri che torneranno a fare la voce grossa per un paio di giorni, ma probabilmente arriveranno dei nuovi temporali a smorzare quest’arroganza in modo brusco. Successivamente a questa nuova parentesi instabile avremo un periodo di spiccata variabilità con tanto Sole, ma anche con tante nuvole di passaggio e qualche evento piovoso sparso (soprattutto a sud della via Emilia) che ci aiuterà a contenere le temperature entro i limiti di quella che è la media climatica del periodo. Una sorta di estate che potrebbe mettere d’accordo sia chi ama il caldo che chi ama il fresco. Giornate calde ma con serate più che gradevoli.

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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Giu 22, 2023 | Geologia, Meteorologia
🌊 Scherzi della Natura 🎯
Alle volte l’ironia di alcuni eventi sembra quasi crudele. L’accanimento di eventi Naturali lungo la valle del Secchia in questo mese di giugno ha quasi del sospetto.
In meno di 20 giorni abbiamo assistito a 4 eventi alluvionali, 1 frana di gigantesche proporzioni, numerosi smottamenti ed ora uno sciame sismico che conta ben 18 micro-terremoti.

Appurato che l’attività vulcanica è da escludersi del tutto, si può affermare che tutto quello che è nel catagolo del dissesto idro-geologico sia stato toccato.
Va però ammesso che questi eventi hanno creato disagi veramente minimi alla nostra popolazione (ad eccezione di chi è stato colpito direttamente dagli eventi alluvionali), quindi c’è da dire che è andata bene così.
E’ andata bene perché si è trattato di eventi in cui l’uomo può fare ben poco per fronteggiarli. Si deve analizzare bene ciò che è accaduto, riflettere e mettere in atto nuove strategie che vedono la necessità di rifare molti calcoli e nuove tarature delle soglie di sicurezza.
Sfruttando le immagini satellitari dello strumento Sentinel-2 della Comunità Europea e ESA abbiamo fatto un riassunto di quanto accaduto, mostrandovi anche la famosa frana di Cà Lita vista dall’alto.

In tutta la sua lunghezza si vede una lingua di argilla che dall’alto scende verso valle. Una colata argillosa imponente che vede all’opera diversi mezzi per la movimentazione terra attivi giorno e notte.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Giu 19, 2023 | Meteorologia
Si avvicina il solstizio d’estate e con esso avrà inizio l’estate astronomica che in molti attendevano dopo un lungo periodo di instabilità e di eventi poco piacevoli.
Giorno dopo giorno l’anticiclone Africano si è rafforzato ed ora siamo alle porte di un feroce “ruggito” che farà salire di molto sopra la media le temperature nel reggiano e in generale sull’Italia. Fortunatamente si tratterà di una fese di breve durata, del passaggio di un’onda che successivamente si allontanerà lasciando campo aperto ad altri soggetti dello scacchiere meteo europeo.
Come sarà l’inizio della settimana?
Stazionario, nuvolosità variabile più che altro rappresentata da Cirri e velature d’altissima quota che di tanto in tanto permetteranno la formazione di qualche scia di condensazione degli aerei che si troveranno a transitare a quelle altitudini. Nessuna pioggia in arrivo, ma un rinforzo dei termometri che giorno dopo giorno saliranno fino al picco atteso per giovedì 22 giugno.

Cosa ci dobbiamo aspettare dalla parte centrale della settimana?
Questa sarà la fase “calda” del periodo con il primo affondo di vero calore di matrice africana. Già nella giornata di mercoledì 21 avvertiremo una fiammata che coinciderà con il Solstizio d’Estate, secondo i modelli i termometri reggiani potrebbero toccare la soglia dei 34°/35°C tra il fiume Po e le prime Colline. Giovedì 22 la corsa non si arresterà, ma raggiungerà la cresta dei quella che abbiamo definito “onda”, a Reggio Emilia sarà lecito attendersi anche 35°/36°C (grado più, grado meno).
E dopo?
Da questo punto in poi si entra nel campo delle ipotesi, ma i modelli previsionali sembrano allineati nel vedere un allontanamento della bolla di calore per lasciare campo aperto ad un’irruzione di aria fresca dal nord-Europa. Il fresco della Scandinavia impatterà contro le Alpi e probabilmente arriverà a seminare scompiglio nella Pianura Padana già nell’ultima parte della giornata di venerdì 23. Questo ribaltone meteorologico determinerà un successivo crollo delle temperature e un ritorno ad una fase un po’ più instabile, ma non violenta come nel mese e mezzo scorso.
Potrebbe aprirsi un periodo di caldo sopra la media climatica, ma non eccessiva e abbastanza regolare nel suo calore se poi di tanto in tanto arriva anche qualche acquazzone senza eccessi metteremmo d’accordo tutti.
Ci sono dei rischi?
Per quel che riguarda i temporali che sanciranno la fine del dominio africano sarà lecito attendersi un unico evento energetico da forti raffiche di vento davanti al fronte e qualche grandinata, insomma, un tipico temporale estivo. Sfogata l’energia iniziale il tutto si calmerà.
Per quel che riguarda, invece, il calore dei prossimi giorni il discorso cambia. Il “disagio bioclimatico” è diverso da persona a persona, sicuramente caldo e umidità molto alta andrà di pari passo con malori o sensazione di soffocamento tipici dell’afa. I soggetti più sensibili dovranno comportarsi di conseguenza bevendo molta acqua, vestendo leggero ed evitando di uscire durante le ore di picco. Un sacrificio di pochi giorni con la prospettiva di una via d’uscita in direzione di un periodo più mite.
Riassumendo
Prepariamoci ad una prima metà di settimana di gran caldo, con un po’ di accortezza per chi soffre gli sbalzi di calore, le concentrazioni d’ozono saliranno e ciò peggiora il disagio bioclimatico. L’ultima parte della settimana sarà segnata dall’arrivo di una forte perturbazione di veloce risoluzione che riporterà i termometri su valori più consoni. Dalla Scandinavia scenderà un po’ di fresco, mentre al contrario a quelle latitudini potrebbe salire un po’ di caldo anomalo e sarà lecito sentire notizie di caldo intenso tra i fiordi norvegesi.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Giu 15, 2023 | Meteorologia
☀️ Una via d’uscita 🌡
In molti durante questi giorni ci state chiedendo quando ne usciremo da questa instabilità. Quando smetteranno i temporali, quando arriverà il caldo, quando avremo delle lunghe giornate di Sole.
Facciamo qualche premessa:
l’Estate astronomica non è ancora iniziata, l’Estate meteorologica è iniziata da 15 giorni, pertanto non stiamo attraversando una fase anomala sotto l’aspetto delle temperature e dei capricci stagionali. Perché piogge e “fresco” sono i capricci tipici delle stagioni di transizione.
Quindi tutto questo per voi è normale?
No, la forza e la frequenza di questi eventi è stata qualcosa di inedito e di straordinario. Alcune zone della nostra Provincia sono state martellate pesantemente dai temporali, ma molte altre non hanno visto praticamente nulla di tutto ciò che vi abbiamo mostrato dal primo di Maggio ad oggi.
Arriva il caldo?
Si, in Pianura da oggi torna il sereno senza minacce alcune. Per l’Appennino dovremo attendere ancora una manciata di giorni, poi l’Estate potrà ufficialmente prendere il via e lo farà senza alcun ritardo sulla tabella di marcia (in virtù di quanto detto all’inizio).
Torna l’Anticiclone Africano?
Si, gradualmente si rafforzerà e segnerà del tutto la prossima settimana. Da Lunedì inizierà una cavalcata verso l’alto dei termometri che in Pianura potrebbero arrivare a segnare 35°/36°C!
Siamo nel campo delle ipotesi, perché non ci stancheremo mai di dire che oltre i 3 giorni non possiamo più parlare di “Previsioni”, ma di “Tendenze”, ma i modelli matematici giorno dopo giorno si allineano in questa direzione.
Una bolla calda che potrebbe accompagnarci per diversi giorni e che soprattutto minaccia di essere molto afosa per via dell’evaporazione della pioggia caduta abbondante in questo ultimo mese e mezzo.
Basta temporali?
Per diverse giornate si, ma ci riserviamo di riparlarne la prossima settimana perché evaporazione e caldo intenso vanno spesso di pari passo con temporali estivi intensi, veloci e spesso dannosi.
Forse questo scenario non si manifesterà da subito, ma è una variabile da tenere in conto.
Quest’anno non ci sarà l’estate!
E’ una frase che non si può sentire, anche se spesso ci viene detta.
L’estate ci sarà, ancora deve iniziare e già la diamo per spacciata? Il caldo arriverà e si farà sentire senz’altro in modo importante. A livello globale ci stiamo preparando al ritorno di “El Niño” che solitamente porta un lungo periodo di caldo record (come se ne avessimo bisogno), un caldo che interesserà la maggior parte del Pianeta, ma che a livello locale può rimescolare le carte in tavola.
Quindi nessuno può sapere come sarà l’estate 2023 qui nella nostra Provincia, chi prova a dirvi cosa accadrà lo farà tirando a caso.

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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Giu 14, 2023 | Ambiente, Meteorologia
🧑🏫Sant’Antonino – 13 giugno 2023 🌊
La violenta pioggia che ieri ha investito le prime colline di Casalgrande alle spalle dell’abitato di Sant’Antonino ha creato non poco scompiglio.
La causa è da ricercare ancora una volta nella conformazione del nostro territorio, di quelle colline argillose che sono state la fortuna e la sfortuna del nostro distretto.
Una fortuna perché su di esse è sorto un intero sistema economico basato sulla ceramica, sfortuna perché si tratta di un suolo dalle caratteristiche impermeabili ed estremamente plastico se bagnato.
Martedì 13 giugno verrà ricordato per molto tempo perché il bacino idrografico del piccolo Rio Riazzolo ha fatto convogliare le acque piovane in un piccolo canale che si tomba in prossimità della zona industriale a monte di via Statale. Tanta acqua raccolta in 108 ettari di terreno, poco più di 1 chilometro quadrato di campi che hanno fatto concentrare 60 mm di pioggia in un piccolo corso d’acqua.
Una meccanica del tutto simile a quello che abbiamo visto per Gatta, Ponte Secchia e Debbia. Il quarto evento di esondazione “localizzata” che colpisce il nostro territorio in 11 giorni.
Dati Stazione Meteo – Gianluca Giovannini
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