da Matteo Benevelli | Set 30, 2022 | Ambiente
🌍 Dal Mondo …💨
Solo noi siamo in grado di danneggiare così pesantemente un Pianeta che già ci sta presentando il conto di quello che stiamo facendo.
In queste immagini possiamo vedere distintamente dallo spazio una delle 4 falle aperte nei gasdotti Nordstream 1 e 2. Nello specifico possiamo vedere quella più vicina all’isola di Bornholm (DK). La nuvola di gas richiamata dal vortice di bassa pressione che da diversi giorni interessa la zona si è diretta verso la Scandinavia facendo schizzare in alto i grafici delle stazioni di rilevamento.

Vi ricordiamo che il metano è uno dei gas serra più potenti in assoluto circa 30 volte di più efficace dell’anidride carbonica nel riscaldare il nostro Pianeta e un evento terroristico come questo (perché non lo si può definire diversamente) è un durissimo colpo in un periodo storico dove il conto alla rovescia per intervenire sul Clima sta scadendo ed un solo passo verso la mitigazione non è stato compiuto da alcun paese.
Greenpeace ha quantificato questa emissione nel quantitativo di inquinamento prodotto da 20.000.000 di automobili in un anno in Europa.
Il quantitativo di gas climalterante fuoriuscito non è di per sé un quantitativo “esagerato”, ma non dobbiamo nemmeno cadere nel tranello dello sminuire eventi come questo perché a suo modo andrà ad accumularsi nella nostra Atmosfera facendoci compiere un passo indietro.
Il metanodotto non è in funzione, ma i tubi sono ugualmente in pressione e pertanto pieni di gas per migliaia di chilometri di estensione. Le fuoriuscite non sono riparabili quindi non ci resta che attendere l’abbassamento della pressione all’interno delle tubature.
Russia? Stati Uniti? Non importa … a rimetterci sarà l’intero Pianeta e non l’egocentrismo ed il machismo delle singole nazioni. Resta il disprezzo e la non curanza per quella che è la nostra Casa.
Immagini:
NASA – Modis
MarineTraffic
Video:
https://www.icos-cp.eu/
Elaborazione grafica:
MeteoReggio.it
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Set 27, 2022 | Astronomia
Messo in archivio il terribile Uragano Fiona che ha seminato distruzione e purtroppo qualche vittima tra Caraibi e Canada che già la zona vede un nuovo gigante ciclonico protagonista.
Questa volta la zona dei Caraibi ha a che fare con il potente Uragano Ian che in questi minuti sta investendo in pieno l’isola di Cuba e che successivamente si dirigerà verso nord puntando la Florida.
Attualmente la sua forza è pari a categoria 3 con raffiche di 205 Km/h che stanno soffiando nella zona di L’Avana. La potenza, però, non è destinata a calare nonostante abbia toccato terra ferma, ma è destinata a crescere ulteriormente e dalle 20:00 dovrebbe salire a categoria 4 con venti di 220 Km/h.
La costa occidentale della Florida verrà raggiunta domani mattina, ma probabilmente il suolo verrà toccato solo il giorno seguente (giovedì 29) nei pressi di Tampa. La violenza del vento ha indotto la NASA a far rientrare al chiuso il razzo SLS che secondo i piani doveva partire con destinazione Luna nei prossimi giorni. A questo punto salta la finestra di lancio del 2 di Ottobre a data da destinarsi.
Pertanto sono in corso le operazioni di abbandono della rampa di lancio in direzione del VAB (Vehicle Assembly Building), l’edificio ad un piano singolo più grade del Mondo e fabbricato nel quale venivano assemblati i famosissimi Saturno V e Space Shuttle.

Photo Credit: (NASA/Aubrey Gemignani)
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Set 22, 2022 | Geologia
La giornata di giovedì 22 ha visto una insolita attività sismica nel nostro Appennino con diverse scosse di discreta intensità tra Ascoli Piceno e Genova passando dall’Appennino Tosco-Emiliano. Per carcare di fare un po’ di chiarezza ricorreremo alle nostre domande/risposte sperando di soddisfare la vostra curiosità e ridurre i vostri timori.
Ma cosa sta accadendo in Italia, è tutto normale?
Allarme spoiler! Si… è tutto normale. Ora chi ha nozioni di base di geologia è libero di saltare il resto del nostro discorso, se invece non ne siete convinti proviamo ad andare più in profondità.
Come mai ci sono stati 4 eventi sismici forti in 4 zone diverse del nostro stivale?
Le scosse di oggi sono state molto intense (per quel che riguarda il nostro Paese, paragonato ad altre zone del Mondo si è trattato di eventi trascurabili), ma è normale che si verifichino qui in Italia. Il fatto che se ne siano mostrate 4 in 4 zone diverse ed in un solo giorno è una pura coincidenza. Eventi di magnitudo 4 accadono con una cadenza di uno ogni 2 settimane circa (dato assolutamente aleatorio e puramente indicativo, che serve per farvi capire che non sono rari) e nella sola giornata del 22 ne abbiamo registrati 2: 4.1 a Folignano di Ascoli Piceno (con un assestamento di 3.6) e un 4.1 a Bargagli sui monti vicino a Genova.
Gli altri sismi in questione erano di magnitudo poco inferiore con un 3.8 a Pievepelago sull’Appennino modenese (al quale è seguito un assestamento di magnitudo 3.2) e un 3.6 a Paternò nel catanese.
Come può essere normale una condizione del genere?
L’Italia è notoriamente una zona sismica da sempre e lo sarà sempre. Lo si nota chiaramente per la presenza di figure geologiche come la catena delle Alpi, la catena Appenninica e per via di tutti quei vulcani che nel presente e nel passato sono cosparsi sulla nostra terra ferma e sotto il mar Tirreno. Questo perché l’Italia è una vera e propria palestra a cielo aperto per il Geologi. La grande placca africana impatta frontalmente contro la placca Euro-Asiatica e da questo scontro di “zattere” si manifestano i terremoti. Questa spinta non è arrestabile ed è alla base di tutti gli eventi sismici che abbiamo in Italia e anzi… ad essere precisi questo sistema coinvolge anche i paesi oltre l’Adriatico come l’Albania e la Croazia dove sovente abbiamo eventi sismici di notevole forza.
Ma in questi giorni si è sentito di eventi molto potenti anche in altre zone del Mondo.
Verissimo, si sono verificati dei sismi particolarmente potenti, tra cui il terribile 7.5 registrato in Messico il 19 settembre con le due scosse di assestamento di 6.1 il 20 settembre e 6.8 il 22 settembre. Un 6.6 a Taiwan il giorno del 17 settembre e 6.1 nella Kamchatka (non solo famosa per Risiko, ma anche per la sua enorme quantità di vulcani). Va però detto che questi eventi si sono formati lungo quello che viene chiamato “l’anello di fuoco”, zona ricca di fosse oceaniche e vulcani dove l’attività sismica violenta è all’ordine del giorno.
Quindi possiamo stare tranquilli?
Assolutamente si, resta da dire che i terremoti non sono prevedibili… così come non era prevedibile che nella giornata di oggi si sarebbero verificati degli eventi così ravvicinati, ma così ha voluto il caso.
Ma voi vi occupate di meteorologia, cosa ne volete sapere?
Osservazione corretta, ma nel nostro staff abbiamo alle spalle e nel curriculum numerosissimi esami universitari di geologia l’ultimo dei quali, in ordine di tempo, proprio di Vulcanologia. La nostra maestra alle elementari ci diceva sempre che avevamo la testa tra le nuvole… e noi ne abbiamo fatto una questione di principio.
Ma cosa centra la vulcanologia? Non abbiamo vulcani qui!
Visto l’andazzo di questi ultimi due/tre anni non ci metteremmo la mano sul fuoco…
Non si scherza con i terremoti!
Vero… il fatto che non siano prevedibili li rende particolarmente subdoli. E’ nostro dovere e piacere cercare di farveli conoscere nel profondo e di parlarne con leggerezza per farvi capire che con la consapevolezza li si possono temere di meno. Perdonate quindi il nostro tono scherzoso, in Italia avremo sempre dei terremoti improvvisi, fortunatamente si tratta quasi sempre di eventi deboli che fanno danni quasi nulli, ma sicuramente un gran spavento. Quanto accaduto nel 2012 è ancora vivo nella memoria di molti di noi, ma con la consapevolezza che un evento come quello si verifica con la cadenza di 400 anni circa… pertanto ci auguriamo di non doverne più parlare per qualche centinaio di anni.
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Set 14, 2022 | Senza categoria
Riprendono le serate in cui sarà possibile vedere la Stazione Spaziale Internazionale transitare sulle nostre teste… ovviamente le condizioni meteo non sono delle migliori quindi man mano ve ne daremo notizia.
Notizia importante, invece, è il fatto che il prossimo 28 settembre la nostra astronauta Samantha Cristoforetti ne diventerà il Comandante!
E’ stato da poco comunicato che in quella data subentrerà al compagno russo dell’Expedition 67 Oleg Artemyev.
Sarà la prima donna europea a ricoprire questo ruolo e la quarta europea in generale a comandare la Stazione Spaziale. Secondo record consecutivo per AstroSamantha che giusto lo scorso 21 luglio era diventata la prima donna europea a compiere una missione extraveicolare all’esterno della ISS.
Fin dall’inizio della missione Minerva, Samantha è stata responsabile del Segmento Orbitale degli Stati Uniti (USOS), supervisionando le attività nei moduli e nei componenti statunitensi, europei, giapponesi e canadesi della Stazione.
Che dire… un orgoglio per la nostra Italia!
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Set 12, 2022 | Meteorologia
Un vortice di bassa pressione che ha attraversato l’Europa oltre le nostre Alpi ha portato condizioni tutto sommato gradevoli sul nostro territorio dopo un’Estate torrida da record negativi sotto l’aspetto delle temperature e della siccità. Tuttavia siamo alle porte di un brusco ribaltone meteorologico, tanto brusco quanto rischioso.
La prima doverosa premessa da fare è che il nostro mare Mediterraneo è ancora terribilmente caldo e sopra la media di circa 5°C nella sua fetta di Mar Ligure e davanti alle Baleari. Questo sarà un’importante bacino di vapore acqueo pronto ad alimentare con violenza le prime infiltrazioni fredde in arrivo da nord. Più queste saranno fredde e più lo scontro sarà significativo (tenetevi in mente questo passaggio perché lo riprenderemo in seguito).

Ma arriverà il freddo? In giro si sente da giorni che verrà caldo!
Osservazione corretta… da svariati giorni si parla di un ritorno del caldo che interesserà la nostra provincia già nella prima parte della settimana appena iniziata. Già dalla giornata di martedì 13 settembre avremo l’arrivo di un caldo vento di Favonio che soffierà dalla Toscana verso la nostra Pianura da sud-ovest. Un Libeccio in grado di far salire i termometri lungo la via Emilia e la fascia Pedecollinare oltre la soglia dei 30°C poiché si riscalderà cadendo dal nostro Appennino di circa 1°C ogni 100 metri di dislivello in caduta. Pertanto si andrà dai 15°C circa della Montagna ai 31°/32°C della Pianura, magari non già da martedì, ma sicuramente queste punte potrebbero essere raggiunte nella giornata di mercoledì 14 settembre. Anche il giorno successivo avremo ancora un po’ di ventilazione calda di Favonio/Libeccio/Garbino che manterranno i termometri abbondantemente sopra la media del periodo.
Pertanto si… è vero… farà caldo ed essendo un caldo ventilato la nostra aria si presenterà secca. La cosa particolare di questo evento è che sarà una sorta di sodalizio tra un ex-Uragano “Danielle” davanti alle coste del Portogallo ed il fastidiosissimo Anticiclone Africano che continua a convogliare aria calda sul Mediterraneo quasi ininterrottamente da maggio.
Quanto durerà il caldo?
Stando ai modelli attuali il caldo avrà già le giornate contate. Questa piccola onda di caldo ventilato ci accompagnerà da domani fino a venerdì 16 settembre, poi nello scacchiere meteorologico europeo tutto cambierà.
I due attori che si contenderanno il palcoscenico non saranno più l’ex Uragano “Danielle” e l’anticiclone Africano, ma saranno un vortice di Alta Pressione sulle isole Britanniche (rotazione con moto in senso orario) ed un vortice di Bassa Pressione nel mar Baltico tra Scandinavia e Repubbliche Baltiche (con moto rotatorio in senso antiorario). La conseguenza principale di questo gioco d’ingranaggi in rotazione sarà quella di favorire una violenta discesa di aria pesante e fredda dal Mare del Nord.
Questa aria abbandonato il Mare del Nord si dirigerà a gran velocità verso il Mediterraneo trovandosi così ad impattare frontalmente con il muro delle Alpi alto 4.000 metri. Questo “muro” obbligherà il vento a trovare delle vie di fuga costringendolo ad aggirare l’ostacolo da est e da ovest. Probabilmente un po’ di aria si intrufolerà tra i valichi più bassi presenti nella zona dei grandi Laghi tra Svizzera e Italia gettandosi per qualche oretta in Pianura padana portando eventi temporaleschi sparsi.
Il tutto avverrà tra le giornate di Venerdì 16 e Sabato 17 settembre.

Dobbiamo aspettarci degli eventi estremi o maltempo importante?
Il primo attacco, nel caso in cui si infiltri dell’aria fredda ed instabile dai valichi alpini, sarà intenso ma isolato e non investirà il nostro territorio in modo omogeneo. In questo caso potrebbero formarsi dei Cumulonembi che investiranno fasce ristrette della Provincia.
Il secondo attacco, però, potrebbe essere molto più significativo. L’aria instabile che aggirerà le Alpi da ovest finirà inevitabilmente per innescare un vortice di Bassa Pressione davanti alle coste della Liguria, uno scenario molto simile a quanto vissuto il 18 agosto scorso, quando le tempeste seminarono danni e morte tra la Corsica e la Toscana.
Vi ricordate la premessa fatta ad inizio articolo? Ecco che ora si presenta lo scenario in cui un getto di aria fredda si trova ad attraversare il caldo specchio di mare con tutto il suo carico di vapore acqueo in sollevamento.
Ma anche nel reggiano richiamo dei danni?
Nello scenario che vi abbiamo appena proposto è lecito attendersi degli eventi estremi sul versante opposto del Crinale appenninico. Il nostro Gigante farà di nuovo il possibile per proteggerci, ma sarà lecito attenderci uno sviluppo temporalesco simile a quello che ci ha attraversati il 18 agosto scorso con eventi intensi ed improvvisi. Sarà lecito attendersi qualche giorno di allerte meteo (mi raccomando… siate comprensivi con le Agenzie e auguratevi che non si manifestino gli scenari che leggerete), poiché le possibilità di eventi intensi saranno alte ed i danni correlati al loro passaggio non improbabili. Siano essi grandine, allagamenti o forti raffiche di vento in caduta dobbiamo prepararci a gestirli nel nostro piccolo.
Quindi farà freddo? E quanto durerà?
Si, questa ondata di maltempo in arrivo tra le giornate di venerdì 16 e sabato 17 porteranno ad un crollo delle colonnine di mercurio. Secondo alcuni modelli (del tutto da confermare nei prossimi giorni), in Pianura i valori massimi potrebbero scendere dai 30°C ai 18°C a Reggio Emilia!
Pertanto i termometri scenderanno abbondantemente sotto la media del periodo. Tranquilli, parlare di freddo sarà eccessivo, ma di sicuro passeremo dalle magliette a maniche corte a quelle a manica lunga in 24 ore circa.
Nei giorni successivi avremo una spiccata variabilità che vedrà ampi momenti soleggiati alternarsi al possibile transito di qualche piovasco. I termometri tenderanno a salire nei giorni successivi, ma probabilmente lo faranno molto lentamente. Questo perché l’Alta Pressione dalle isole Britanniche lentamente si sposterà con il suo peso verso la Scandinavia isolando la “bolla fresca” basso pressoria sui Balcani che vi ristagnerà per diversi giorni.
Durante questo periodo gli ingranaggi dei due vortici continueranno ad alimentare una prolungata ventilazione da est verso la nostra Provincia.
Ancora molto presto per la neve sul nostro Appennino, ma sulle Alpi è lecito attenderci qualche accumulo.
Riassumendo:
davanti a noi abbiamo una prima parte di settimana caratterizzata da un vento caldo che farà salire i termometri. Gli ultimi giorni della settimana vedranno l’ingresso di una forte perturbazione che farà precipitare i termometri per la settimana a seguire, ma che al tempo stesso potrebbe portare forte maltempo sul nord-Italia, Reggio Emilia compresa anche se il grosso del maltempo dovrebbe manifestarsi dietro il nostro Crinale.
Questa lunga analisi si basa sui modelli pubblicati oggi, che sono soggetti a inevitabili modifiche man mano che ci avvicineremo al periodo trattato. Tuttavia questi modelli giorno dopo giorno trovano sempre più conferme e ciò ci ha indotti a darvene notizia con tale dettaglio. Il nostro consiglio è quello di seguirci anche nei prossimi giorni per rimanere aggiornati.
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli