da Matteo Benevelli | Lug 30, 2022 | Meteorologia
Nemmeno il tempo di goderci i temporali che hanno interessato la nostra provincia senza eventi di grandine particolarmente rilevanti e già dobbiamo tornare con i piedi per terra e fare in conti con un’Estate ancora lontana dal finire.
L’anticiclone africano torna a dire la sua e farà salire i termometri su valori poco gradevoli già nei primissimi giorni di Agosto.
Ma non abbiamo solamente delle notizie negative, perché questa ondata di calore sarà progressiva e non improvvisa. Sarà grande, ma non lunga nel tempo. Vedrà temperature molto alte, ma abbastanza ventilate. Vedrà tanto Sole, ma non tutti i modelli sono concordi poiché stiamo parlando di giornate ancora lontane da noi e i modelli matematici sono molto suscettibili a ciò che sono le variabili in gioco quando ci si spinge così lontano.
Insomma… per farla breve farà caldo, arriverà un po’ per volta, ma se ne vede già una via d’uscita nella seconda settimana del mese.
Dal 1° di Agosto aria calda convogliata dalla penisola Ibierca porterà nuovamente i termometri su valori degni di Luglio e non lo farà solamente in Italia, ma anche sulla Francia ed il centro Europa. Nella nostra Pianura ai primi del mese i termometri toccheranno i 35°C.
Nella seconda parte della prossima settimana, poi, avremo una progressione delle colonnine di mercurio che si porteranno fino ai 37°/38°C (nella peggiore delle ipotesi 39°C alle porte del week-end).
Ma come detto potrebbe arrivare un miglioramento del tempo con una improvvisa rottura dovuta alle instabili correnti atlantiche che potrebbero riportare dei temporali sul reggiano e con essi un miglioramento termico.
Vogliamo esagerare? I modelli successivamente si orientano verso un mese di Agosto caldo (è pur sempre Agosto), ma senza eccessi e con di tanto in tanto qualche temporale estivo che ci attraverserà regolandone le temperature. Pioggia = Afa, ma è già un buon risultato avere temperature notturne gradevoli e non tropicali così da poter affrontare meglio i caldi pomeriggi.

Riassumendo prepariamoci di nuovo a dover sopportare un po’ di caldo, ma con la consapevolezza che avrà già i giorni contati e dopo l’Estate potrebbe mettersi sul binario giusto. Meteorologicamente il mese più caldo dell’anno ce lo siamo quasi messi alle spalle, speriamo in una strada in discesa con la consapevolezza che l’Estate finirà ufficialmente il 1° Settembre meteorologicamente parlando.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Lug 29, 2022 | Meteorologia
🧑🏫 Rovescio Temporalesco / Piovasco 👨🏫
… a chiamarlo “Bomba d’acqua”, ogni volta che viene scritto un Meteorologo ha una sincope 🙁
Scherzi a parte vogliamo cogliere l’occasione di quanto accaduto e catturato dalle nostre webcam nella giornata odierna.
Diversi rovesci temporaleschi hanno preso forma sul nostro territorio ed hanno finalmente portato una Pioggia degna della P maiuscola con accumuli di 15/20 mm tra la via Emilia e la prima Collina.
Quando un acquazzone supera l’intensità di 10 mm/h di pioggia prende il nome di Rovescio. L’aggettivo “temporalesco” lo si aggiunge quando a queste forti piogge si associa un’attività elettrica (quindi fulminazioni e tuoni conseguenti) e forte vento. La durata varia da qualche decina di minuti ad una manciata d’ore ed interessa zone più o meno limitate di territorio.
Non è sbagliato nemmeno utilizzare il termine “piovasco” anche se meno d’impatto ed esaltante rispetto al primo. Questo vocabolo lo si usa per eventi improvvisi, violenti, di limitata estensione, ma accompagnati da forti venti e gocce iniziali di pioggia molto grandi. Una situazione simile a quella dell’immagine che vi proponiamo dalla nostra webcam posta sul Monte Evangelo alle spalle di Scandiano e che punta in direzione Modena.
La Bomba d’Acqua … non esiste! Il concetto stesso di bomba rappresenta un’esplosione in tutte le direzioni dell’acqua e non solo dall’alto al basso 😡
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Lug 20, 2022 | Meteorologia
Da diversi giorni ne parliamo, da diversi giorni se ne sentono di tutti i colori, ma cerchiamo di capire meglio a cosa andremo incontro nei prossimi giorni.
Non si tratta della prima ondata di caldo dell’estate, ormai abbiamo imparato a conoscerne diverse ed ognuna ha una sua dinamica ed una sua durata. Tutte hanno messo a dura prova la pazienza di chi non sopporta il caldo e soprattutto tutte hanno messo a dura prova il nostro territorio inteso come ecosistema in generale.
Continua a latitare la pioggia e ancora lo farà per diverso tempo poiché siamo nel pieno del mese di Luglio che per antonomasia è il mese più avaro di precipitazioni efficaci quindi questo è l’unico sprazzo di normalità in un lunghissimo periodo che di normale ha ben poco. Che il bacino Mediterraneo fosse uno degli “hot-spot” che più di altre zone del Pianeta avrebbe risentito dei cambiamenti climatici è cosa assodata. Correnti a getto sempre più lente e sinuose che si spingono alle nostre latitudini, un gigantesco mare quasi chiuso che si scalda e viaggia da mesi oltre i +5°C di anomalia (promettendo piogge abbondanti in autunno?), un anticiclone africano che ormai è ospite fisso dalla tarda primavera ad autunno, … insomma … innegabile che il clima di 30 anni fa ormai non lo rivedremo più.
Il sodalizio instauratosi tra l’Anticiclone delle Azzorre e l’Anticiclone Africano è stata una vera e propria “associazione a delinquere” che ha convogliato aria calda africana dalla penisola Iberica (47°C in Portogallo), verso le isole britanniche (dove sono stati registrati i primi 40°C!) e oggi sul sud della Scandinavia (32°C a Stoccolma). Questo ha fatto si che anziché convogliare aria mite e secca da est nella nostra Pianura, questo, abbia diretto verso di noi un getto caldo e secco di matrice balcanica che ben poco refrigerio ha portato al territorio reggiano.
Cosa ci aspetta?
In questi giorni abbiamo letto post catastrofisti che inneggiavano ad apocalissi e periodi interminabili (forse infiniti… addirittura) di caldo asfissiante. Noi siamo poco avvezzi a questo genere di atteggiamento che genera sì “like”, ma anche un’ansia ingiustificata negli utenti finali. Diffidate delle applicazioni che si spingono troppo in là con lo sguardo perché non hanno alcuna utilità oltre la settimana (già ne hanno poca dopo 3 giorni in certi periodi dell’anno). Se negli attacchi africani delle volte scorse abbiamo avuto delle onde con un culmine di un giorno o due, questa volta, avremo un onda lunga e distribuita su più giornate.
Arriverà il caldo?
Si, il caldo è già arrivato e nei prossimi giorni si farà sentire in modo molto aggressivo, probabilmente sarà il caldo più intenso di questo anno e la speranza è che in Agosto non si ripresentino condizioni del genere.
Da Maggio si richiama lo spauracchio dei 40°C che noi ogni volta abbiamo rimandato al mittente poiché tale valore non è mai stato raggiunto ed era ampiamente previsto che non sarebbe successo.
Questa volta abbiamo delle condizioni molto favorevoli al raggiungimento di tale quota anche se questa ondata di calore sarà da dividere in 2 step.
Nel primo step, quello che arriverà fino al week-end avremo dei valori che potrebbero spingersi fino alla quota di 39°C in Pianura.
Domenica dovremmo avere una piccola pausa con lieve calo termico dovuto ad un po’ di instabilità che potrebbe generarsi sul nostro Appennino, ma chissà che qualche temporale isolato possa avere il guizzo di spingersi anche più a nord.
Il secondo step lo avremo con l’inizio della prossima settimana quando le colonnine di mercurio schizzeranno nuovamente oltre i 38°/39°C. In questo caso secondo alcuni modelli si sfiorerà la soglia dei primi 40°C dell’anno nel reggiano, ma si tratta di una tendenza ancora lontana e francamente siamo ottimisti sul fatto che tale soglia non venga raggiunta.

Quanto durerà questo caldo?
I modelli previsionali sono piuttosto positivi. Vi abbiamo detto che farà caldo, che farà molto caldo, ma fortunatamente se ne vede una via d’uscita già prima della fine del mese. Come si vede da questa tabella “spaghetti ensemble” le temperature potrebbero scendere di qualche gradino e riportarsi su valori alti ma più consoni e sopportabili. Dal 28 luglio i termometri potrebbero riportarsi sotto i 35°C e scendere progressivamente nei giorni successivi. Le tendenze per i primi giorni di Agosto sono discrete, ma i modelli sono assolutamente inaffidabili e ci riserviamo almeno una settimana prima di parlarvi di Agosto con onesta intellettuale.
Prepariamoci, quindi, ad affrontare un periodo in cui dovremo gestire un caldo che metterà a rischio la salute dei soggetti più fragili e sensibili alle ondate di calore. Il disagio bio-climatico sarà alto anche se un po’ di brezza spesso ci aiuterà a gestire l’afa. Dal 21 luglio avremo allerta meteo per temperature estreme su gran parte della provincia ad esclusione dei tre comuni montani di Ventasso, Toano e Villa Minozzo. Queste probabilmente saranno rinnovate nei giorni a seguire ad eccezione di domenica 24, per riprendere successivamente, ma le allerte meteo non sono di nostra competenza e vedremo le Agenzie preposte cosa decideranno di volta in volta, noi ve ne daremo pronta informazione.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Lug 14, 2022 | Meteorologia
Inutile negarlo, la situazione in corso non è assolutamente migliorata più di tanto dal nostro ultimo bollettino emesso a Giugno.
Si sono verificate delle piogge sulle Alpi che hanno portato un pochino di acqua in più al Po, ma la situazione è ancora da “Bollino Rosso Fuoco”, con valori che sono stabilmente inferiori a quelli già terribili della stagione 2005/2006. Se la passa male anche il fiume Secchia che è prossimo all’essere fermo in alcune tratte, le piogge che nei giorni scorsi hanno interessato l’alta valle e la media valle hanno inciso poco sulla portata del fiume poiché violenti e di brevissima durata. Piogge del genere danneggiano il territorio e portano poco ristoro poiché il suolo arido necessita di più tempo per poterne assorbire una parte ed il suolo argilloso impermeabile non aiuta di certo.
Se la passa leggermente meglio il fiume Enza con un lieve sussulto dettato dalle piogge che nei giorni scorsi hanno interessato l’Appennino parmense e la zona reggiana tra Ventasso, Casarola e Alpe di Succiso.
Meglio non parlare dei torrenti che ancora vedono un po’ di acqua scorrere nei loro alti e medi corsi, per giungere secchi in prossimità delle loro foci.

Molti utenti ci chiedono di fare un raffronto con il terribile anno 2003, ma dimenticano che quello fu un anno terribile sotto l’aspetto delle temperature, che soprattutto nel mese di Luglio crearono non pochi problemi, specie in Francia dove morirono diverse persone. Sotto l’aspetto delle piogge non fu un anno avaro, specie ad inizio anno ed in primavera, ma anche nello stesso mese di Luglio si ebbero delle piogge con accumuli discreti. Se proprio dobbiamo trovare un anno horribilis basta fermarci al 2017, quando la disponibilità idrica fu del tutto simile a quella di oggi.
Il Bilancio Idroclimatico, che rappresenta in millilitri la differenza tra le precipitazioni e l’evapotraspirazione, è impietoso su tutta la Provincia di Reggio Emilia. Cromaticamente la situazione è leggermente migliore in Appennino in virtù di qualche pioggia in più e temperature meno importanti rispetto alla Pianura, ma siamo proprio a ridosso di quel “Rosso” che colora invece la Pianura.

Qualcosa potrebbe cambiare?
Non nel breve termine, i modelli attuali vedono salire in cattedra l’Anticiclone Africano che porterà tempo stabile su tutto il reggiano e temperature massime decisamente eccessive per il periodo. L’Estate 2022 rischia di candidarsi a peggior Estate di sempre. Questa ondata, però, avrà un moto molto oscillatorio e la speranza è che tra un picco e l’altro possa aprirsi qualche spiraglio di pioggia almeno per le zone appenniniche. Per quel che riguarda la portata del fiume Po, invece, si spera in qualche temporale Alpino anche se difficilmente saranno efficaci.
Non ci resta che stringere i denti ed aspettare tempi migliori poiché siamo in pieno Luglio ed è del tutto normale che non vi siano piogge degne di questo nome, come vedete da grafici solitamente si deve attendere la fine di Agosto per invertire la tendenza e rivedere le curve salire.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Lug 12, 2022 | Meteorologia
Ed eccoci alle porte del famoso caldo africano che sempre i soliti strilloni hanno acclamato con giorni e giorni di anticipo, così tanto da non farci nemmeno assaporare a pieno quell’anticiclone delle Azzorre che ha riportanto un po’ di estate “normale” alle nostre latitudini.
Farà caldo?
Si, farà molto caldo, a ad onor del vero non avremo per poco ai temuti 40°C, che vediamo citare come uno spauracchio ogni volta che l’anticiclone Africano si presenta alle porte del nostro Appennino (o addirittura gli impensabili 50°C che abbiamo sentito citare da chi farneticava mostri africani di dantesca origine … sempre gli stessi).
Cosa succederà?
L’Anticiclone delle Azzorre si sposta ma non abbandona del tutto lo scacchiere europeo. Indietreggia nell’oceano Atlantico, ma ancora convoglia aria fresca nel cuore dell’Europa facendola impattare contro il muro Alpino in una meccanica simile a quella che abbiamo avuto in questi giorni, giorni nei quali l’aria aggirava l’arco alpino dalla porta della Bora e giungendo a noi.

Quindi cosa cambia?
Cambia che questa volta lento lento il caldo Africano senza la presenza di un vero e proprio Anticiclone si espande nel Mediterraneo grazie alla latitanza delle Azzorre, ma anche (e soprattutto) a causa dell’ennesima forte bassa pressione che si forma davanti alle coste del Portogallo. Questo gigante, infatti, richiama ancora una volta il caldo del deserto del Sahara verso il Mediterraneo, la penisola Iberica ed il sud della Francia.
La “bolla di calore” africana o Mediterranea si allargherà quel tanto da arrivare a tracimare con il suo calore anche dentro la chiusa Pianura Padana.
Che temperature avremo?
La nostra Pianura chiusa vedrà un repentino aumento delle temperature nella giornata di Venerdì 15 luglio per via di un prepotente Libeccio che farà arrivare i termometri alla soglia dei 38°/39°C a nord della via Emilia. Tempo però che si chiuda la porta del Libeccio e le temperature riprenderanno a scendere su valori molto caldi ma non estremi 36°C il giorno successivo e 34°/35°C poi …
C’è una via d’uscita?
Nel breve termine no, ma già il fatto che questo caldo sia determinato più che altro dalle correnti d’aria ci fa capire che si tratterà di un caldo torrido, quindi non caratterizzato da afa e umidità alti. Attenzione però ai colpi di calore ed al disagio bio-climatico causati dal perdurare delle alte temperature sommate all’inquinamento dell’aria da Ozono e irraggiamento UV.
I fanta modelli previsionali vedono un ritorno di una seconda bolla calda nella terza decade del mese, ma i modelli necessiatano di conferme, si parla di tendenze che spesso vengono modificate sensibilmente e parlarne ora non servirebbe a nulla scientificamente.
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Dott. Matteo Benevelli