Caldo inverno 2021

Caldo inverno 2021

Come mai tutto questo caldo sul nostro Appennino?
Oggi abbiamo toccato ancora una volta i 17°C e l’anno potrebbe chiudersi con altri record per la nostra montagna con il concreto rischio di fusione precoce di tantissima neve.
Ma cosa sta succedendo?
Dipende da quanto vogliamo allargare lo zoom ed uscire dai confini della nostra provincia. Volendo possiamo andare a ricercare alcuni indizi fino all’oceano Pacifico settentrionale tra Alaska e Giappone!
Oppure più a sud fino ai Tropici.
Se andiamo verso il Pacifico possiamo parlarvi del caldo anomalo che interessa quel tratto di oceano che genera una poderosa alta pressione. Da lì iniziano le perturbazioni della “corrente a getto”.
Corrente a getto?
Si tratta di un fiume d’aria che ad altissima velocità si muove da ovest verso est al confine con la Tropopausa (diciamo 12.000 metri circa) e che modella le condizioni meteo a livello globale. Ve ne sono principalmente di 3 tipi: Polare, Sub-Tropicale (quella in esame) ed Equatoriale.
L’alta pressione nel Pacifico sta influenzando la corrente a getto deformandola rendendola più sinuosa e ondulatoria del solito.
Anche il gran caldo che interessa gli Stati Uniti orientali alimenta con gran forza la corrente che a gran velocità raggiunge l’Europa tra gli ingranaggi di bassa e alta pressione presenti modellandole.

Sull’Africa nord-occidentale, invece, abbiamo il famosissimo Anticiclone Africano che ci viene a far visita sempre più spesso in questi anni.
L’aria calda di questo fine anno sta arrivando dalle zone sub-sahariane del Sahel. Con una rotazione oraria tipica degli anticicloni l’aria calda risale dal Tropico lungo le coste del Senegal e del Marocco per giungere in Europa attraverso la Spagna e la Francia.
Una sorta di Parigi-Dakar al contrario.
La corrente a getto confina e rinforza l’Anticiclone Africano nel Mediterraneo e devia il vento dalla Francia verso destra fino a che questo non impatta con il muro delle Alpi.
Qui si viene a formare il famoso vento di “Foehn” che precipitando dalle Alpi verso la nostra provincia si riscalda bruscamente.
Se il vento si riscalda perché in Pianura abbiamo freddo?
Perché sulla Pianura è presente un “cuscino” di aria fredda, umida e pesante che non viene scalfito dal leggero vento caldo favonico in arrivo dalle Alpi. La Pianura è chiusa su 3 lati e la scarsa ventilazione favorisce la deposizione giorno dopo giorno di questo freddo coriaceo.
Questo vento caldo e secco “galleggia” sull’aria fredda generando le nebbie a cui assistiamo da qualche giorno. Attraversata la Pianura il vento caldo “tocca il suolo” sulla nostra Collina determinando i famosi 17°C che registriamo ai piedi delle Montagne.
Riassumiamo:
Il vento caldo dall’Africa tropicale arriva fino alla Francia. Qui si scontra con le Alpi valicandole tra Svizzera e Lombardia (punto più semplice e basso da valicare per lui). Salendo di quota il vento si raffredda (circa 0°C) e appena sorpassa le Alpi precipita riscaldandosi di 1°C ogni 100 metri di caduta (circa 20°/25°C). Questo vento caldo galleggia sulla fredda Pianura perdendo qualche manciata di gradi fino ad arrivare alle nostre Colline con circa 16°C di temperatura residua.
E poi?
Risalendo il nostro Crinale si raffredda ancora di qualche grado per precipitare nuovamente verso la Toscana con temperature ancora più calde di quando era sulla nostra provincia.
WWW.METEOREGGIO.IT
 Dott. Matteo Benevelli
Piovoso Natale 2021

Piovoso Natale 2021

⛄️ Piovoso Natale ☔️
Abbiamo volutamente aspettato un po’ per lanciarci in proclami che riguardino il periodo delle Festività natalizie.
Un po’ per non infierire, un po’ perché chi lo ha fatto nei giorni scorsi (addirittura settimane), si è lanciato in esclamazioni di possibili nevicate quando i modelli previsionali erano ancora troppo precoci.
Oggi i tempi sono maturi e purtroppo non abbiamo notizie piacevoli per gli amanti dell’inverno e della neve. Ma in generale possiamo dire che non sono notizie entusiasmanti per chi ama il Natale e la sua atmosfera gioiosa.
All’attuale fase fredda si sostituirà una fase ben più mite che porterà ad un aumento delle temperature in quota e ciò non permetterà alle precipitazioni di assumere carattere nevoso nemmeno in alta Montagna.
Il giorno 24 vedrà una Vigilia decisamente grigia e minacciosa di piovaschi. Piovaschi che non mancheranno a sud della via Emilia.
Man mano che ci si allontana dal Po e ci si sposta verso la Montagna aumenteranno le probabilità di dover utilizzare l’ombrello, tanto che in Montagna potrebbero arrivare svariati millimetri di pioggia per l’intero arco della giornata. In Collina ci aspettiamo delle piogge deboli che cresceranno d’intensità in serata.
Il giorno di Natale lascia poco spazio all’immaginazione. Cielo grigio per tutta la giornata con piogge battenti su tutto l’Appennino e piogge più tranquille e moderate man mano che ci si sposta verso la Pianura. Solo in serata avremo una fase di tregua (ma prendiamo con le pinze quest’ultima parte poiché parliamo di una giornata meteorologicamente distante).
A Santo Stefano cessa la tregua ed ancora un po’ di pioggia tornerà a farci visita. Piogge più moderate rispetto al Natale ma che ugualmente ci obbligheranno a stare al chiuso o a dover usare l’ombrello.
E dopo?
Ovviamente si parla di tendenze e non di previsioni vista la lontananza di questo periodo… ma “giochiamo un po’ al fanta-meteo” 🙂
Il primo giorno della settimana successiva potrebbe vedere ancora qualche postumo di maltempo, ma qualcosa di blando e di chiaro stampo da “colpo di coda” della perturbazione natalizia che ormai si è esaurita.
I giorni che si avvicineranno alla fine dell’anno, poi, saranno più tranquilli e vedranno un ritorno del Sole accompagnato sempre da temperature miti che potrebbero toccare di nuovo i 10°C su buona parte della provincia.
Salirà dall’Africa un’alta pressione che potrebbe in qualche modo influenzarci più del dovuto nonostante la sua localizzazione più iberica che italica… porterà nebbie? Un nuovo cuscinetto d’aria fredda in Pianura? Inversione termica?
Mah …. probabile … Ma sicuramente il pensiero più grande che dovremo affrontare sarà: “come fare a smaltire tutte quelle calorie accumulate durante il Natale?” dal momento che non potremo fare delle salutari camminate digestive all’aperto senza un ombrello? 😃
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli
Peggiora la qualità dell’aria con l’alta pressione

Peggiora la qualità dell’aria con l’alta pressione

Purtroppo l’inversione termica va di pari passo con il rapido deterioramento della qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno.
Negli ultimi tre giorni in particolar modo abbiamo assistito ad un impennata dei valori nel campo delle polveri sottili.
L’alta pressione e la conseguenza formazione di un freddo cuscinetto d’aria fredda al suolo generano una cappa che non viene scalzata dal leggero vento di questi giorni.
Tra l’altro al suolo abbiamo una ventilazione che soffiando da nord-est non fa che accumulare dentro la Pianura Padana l’inquinamento che viene spinto anche a quote collinari.
Polveri sottili
Ieri e oggi abbiamo sforato i limiti di legge su Pianura, Città e fascia Pedecollinare. Limite che nelle ultime due settimane era già stato superato nella Bassa il 6 dicembre scorso, ma che con l’arrivo delle perturbazioni era calato vistosamente. E’ ancora nitido il ricordo delle Alpi che fino ad una manciata di giorni fa erano ancora visibili. Va meglio in Montagna e in alta Collina, ma sotto i 500 metri lo strato di inversione termica sta risalendo le valli.
Ozono
Questo leggero inquinante secondario al contrario è ben presente in quota con concentrazioni abbastanza alte anche se al di sotto dei limiti di legge. Nei bassi trati d’aria le concentrazioni sono abbastanza basse, mentre le temperature miti della Collina ed il Sole favoriscono un accumulo in Montagna.
Biossido di Azoto
Concentrazioni alte nei centri abitati dove abbiamo molto traffico veicolare e nei distretti industrializzati. Va meglio in Appennino dove questo inquinante non desta preoccupazioni.
Trend per i prossimi giorni
In Pianura fino alle prime Colline le polveri sottili si ammasseranno sempre più densamente rendendo pessima l’aria che respireremo. L’alta pressione è destinata a durare almeno fino alla fine della settimana. Successivamente confidiamo in un po’ di vento che ci venga in soccorso perché per qualche precipitazione probabilmente dovremo attendere il periodo natalizio.
Le concentrazioni di Ozono si manterranno alte in Appennino per crescere leggermente anche nelle zone di Pianura sebbene le nebbie ne inibiranno la formazione.
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli
Santa Lucia e le Geminidi

Santa Lucia e le Geminidi

🌔 Santa Lucia e Stelle Cadenti ☄️

Santa Lucia … non è la notte più lunga che ci sia.

Sappiamo che è uno shock per alcuni di voi, ma qualcuno doveva pur dirvelo e ormai siete grandi abbastanza per somatizzarlo.
Scherzi a parte, la tradizione ci dice questo, ma astronomicamente non può che essere il giorno del solstizio d’inverno quello che vede la minor durata del giorno rispetto al buio.
La notte di Santa Lucia, però, ha ugualmente un gran fascino e lo si deve al massimo dello sciame meteorico delle “Geminidi”.
Quest’anno avremo un bel cielo sereno ad aiutarci nell’osservazione delle numerose stelle cadenti previste: circa 100/120 all’ora.
Ovviamente questo numero è relativo ad un cielo assolutamente buio, ma ci dà comunque l’idea dello spettacolo di cui si potrebbe godere e della loro frequenza. Uno sciame del genere non ha nulla da invidiare alle ben più famose Perseidi di San Lorenzo (probabilmente le temperature).
Le Geminidi, infatti, hanno una frequenza addirittura maggiore rispetto alle cugine che caratterizzano il cielo d’agosto.
Il loro nome deriva dal fatto che le loro scie si irradiano dalla costellazione dei Gemelli (sulla sinistra della costellazione di Orione), pertanto il nostro Pianeta incontra la nuvola di polveri lasciata dall’asteroide “Fetonte” che probabilmente è una ex-cometa ormai esaurita.
Pertanto se il freddo non vi spaventa questa è la sera/notte giusta per poter esprimere un sacco di desideri … ma copritevi bene se non volete in dono da Santa Lucia il naso gocciolante 😉
WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli
Immagine: Alvin Wu