Aggiornamento sulla perturbazione di martedì 1 dicembre

Aggiornamento sulla perturbazione di martedì 1 dicembre

🎙❄️ Aggiornamento Meteo ❄️🎙
 
La partita “nevosa” attesa tra l’1 ed il 2 dicembre si gioca su pochi metri d’altitudine. Pochi metri che rappresentano la “quota neve”, ovvero quella linea immaginaria che fa la differenza tra fiocco di neve e goccia di pioggia.
 
Per tutto il giorno i modelli previsionali hanno “ballato” su questa linea e probabilmente lo continueranno a fare fino a mercoledì prossimo quando i giochi saranno ormai conclusi.
 
Per il momento l’unica vera certezza è che la neve farà il suo ritorno sul nostro Appennino e che non disdegnerà di fare qualche “sortita” in Pianura fino alla via Emilia (un po’ come detto questa mattina nelle nostre previsioni).
Nella Bassa al momento è attesa solo pioggia mista a fiocchi di neve, ma basta veramente un nulla per far virare le precipitazioni.
 
Come detto il “balletto” si gioca in un range di 100/200 metri… ma anche solo 80 metri in verticale fanno una differenza di decine e decine di chilometri in Pianura, praticamente da Guastalla a Scandiano.
 
Ma andiamo per gradi: la perturbazione farà il suo arrivo nel tardo pomeriggio di domani, momento nel quale inizierà a piovere in maniera debole ed intermittente sul nostro territorio. Poco prima dell’ora di cena le precipitazioni si faranno miste in Appennino per poi farsi nevose all’ora di cena già all’altezza di Castelnovo né Monti, Baiso, Casina. In questa fase avremo disagi sulla rete stradale appenninica.
Sulla fascia Pedecollinare le precipitazioni si faranno miste dopo la mezzanotte e nevose alle prime luci dell’alba. Per l’intera mattinata potrebbe nevicare senza pioggia, per poi tornare a virare a mista poco prima dell’ora di pranzo.
Non è da escludersi che si possa generare qualche disagio sulla rete stradale.
A Reggio Emilia ci aspettiamo delle precipitazioni miste e non puramente nevose, così come sul resto della Pianura.
Le precipitazioni, poi, cesseranno nel primo pomeriggio per riprendere deboli nella notte come colpo di coda della prima perturbazione, ma molto debole.
 
⚠️ Questa analisi si basa sugli ultimi modelli e subirà sicuramente delle modifiche nei prossimi aggiornamenti ⚠️
C’è chi dice neve

C’è chi dice neve

🤔 Ma nevicherà
Da ieri si fa un gran parlare di un possibile ritorno della neve. Qualche pagina si è sbilanciata, qualche esperto ha detto la sua… e inevitabilmente qualche domanda ci è stata posta a tal proposito.
Cosa succederà… o dovrebbe succedere?
In effettti da ieri qualche modello previsionale inizia a vedere la possibilità che la discesa artica (di cui vi abbiamo accennato anche noi) possa essere accompagnata da una breve perturbazione e che l’Anticiclone capitoli nuvamente.
Quando?
Questo week-end, come avete letto dalle nostre previsioni, sarà piuttosto grigio e uggioso contro un inizio di settimana che invece rivedrà il Sole protagonista. Un paio di giorni di relativa tranquillità e calo termico che verrà nuovamente interrotto da un afflusso di aria instabile.
Tradotto?
Week-end grigio e uggioso, due giorni di cielo sereno e freddo, poi un po’ di instabilità.
Quindi nevicherà dopo?
Troppo presto per dirlo e soprattutto quella perturbazione sembra piuttosto debole e “poco affidabile”. Le previsioni dopo 3 giorni diventano “tendenze” e perdono esponenzialmente di affidabilità.
Per esperienza questi modelli subiscono drastici cambiamenti con il passare dei giorni e facilmente anche questo verrà ritoccato più e più volte.
Con i modelli attuali “potrebbe” cadere un po’ di neve a quota collinare, ma sicuramente non in Pianura (o almeno niente più di qualche fiocco misto a pioggia). Anche dando per buoni i modelli attuali si potrebbe parlare di 5/7 cm in Appennino.
Nessuna ansia, quindi, nessuna “apocalissi nevosa” in arrivo e soprattutto non date peso alle previsioni oltre i 3 giorni perché si tratta di “tendenze”.
Per darvi un’idea di ciò che vi vogliamo trasmettere, vi postiamo un’immagine che spesso si trova in rete nelle pagine che si occupano “seriamente” di meteorologia e che quindi vorremmo condividere con voi. Non è nostra, ma è circolata talmente tanto c
Inversione termica

Inversione termica

👩‍🏫 Angolo della Didattica👨‍🏫
 
Giochi di nebbia… giochi d’inversione termica 😉
 
La foto di oggi scattata dal nostro Michele Sensi mostra bene un’effetto che si manifesta spesso nelle nostre campagne al mattino, soprattutto quando siamo in condizioni di alta pressione e aria abbastanza ferma.
 
Si tratta dell’inversione termica, ovvero l’inversione del gradiente termico verticale…
 
Eh? Ok… volevamo darci un tono.
In soldoni normalmente se saliamo di quota e ci allontaniamo dal suolo la temperatura dell’aria diminuisce di circa 6,5 gradi ogni 1000 metri d’altezza, ovvero, 0.65°C/100m.
In queste mattine, però, l’aria a contatto con il suolo è più fredda perché durante la notte perde il suo calore (irraggiamento termico) e l’aria del primo mattino a qualche metro d’altezza da terra risulta essere più calda di quella sottostante.
L’aria calda sopra e quella fredda sotto impediscono il rimescolamento della colonna d’aria (l’aria calda per natura è più leggera e tende a salire, mentre quella fredda che è più pesante tende a scendere… va da sé, quindi, che l’aria calda non può scendere al suolo e viceversa)
Durante la stagione fredda si ha spesso l’effetto foschia/nebbia che svanisce solo quando il Sole ha riscaldato sufficientemente il suolo ristabilendo le condizioni normali di temperatura.
Questo strato di foschia si forma anche quando alitiamo aria calda dalla bocca quando fuori l’aria è fredda e pungente.
 
Se le foschie, però, sono troppo dense può succedere che i raggi solari non arrivino al suolo per riscaldarlo e a quel punto avremo nebbia fitta per l’intera giornata.
 
Problemi?
Si, certo… in primis sicuramente nella visibilità sulle strade, ma questo “ristagno” d’aria aiuta anche l’accumulo dello smog e degli inquinanti a livello del suolo dove viviamo e respiriamo noi.
 
Questo è il motivo per cui spesso in inverno può succedere che le temperature siano piacevoli in Collina e sotto lo zero in Pianura. Questo succede perché l’aria fredda si posiziona in fondo alla valle Padana e forma un “cuscino” difficile da scalfire finché una perturbazione o il vento non lo spazza via.
Arriva il freddo e torna la neve sul nostro Crinale

Arriva il freddo e torna la neve sul nostro Crinale

⚠️🟠 Allerta Meteo Arancione 🟠⚠️

A guardare la giornata di oggi risulta difficile crederlo, ma siamo sulla soglia di un cambiamento repentino del tempo.

Tanto che è stata emessa dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile e da ARPAE un’allerta meteo Arancione per la giornata di domani riguardante anche la nostra provincia in Montagna.

Nella notte, infatti, è attesa l’irruzione di aria fredda ed instabile nel Mediterraneo che porterà precipitazioni intense o moderate su parte della nostra provincia.
La zona più a rischio sarà l’Alto Appennino dove alle precipitazioni si sommerà il vento forte, specie sul Crinale.
Le precipitazioni, poi, in queste zone dovrebbero assumere carattere nevoso già oltre i 1.200 metri circa (forse anche 1.000 metri). Accumuli al suolo che in Montagna potrebbero superare i 10/15 cm.

Il vento forte soffierà da nord-est, dalla porta della Bora che si aprirà per via di un richiamo generato da un vortice di Bassa Pressione che si formerà nel mar Tirreno per via della violenta irruzione di aria artica dalla Francia nel Mediterraneo.

Un miglioramento arriverà solamente nella seconda metà della giornata.

Insomma… una giornata da seguire passo a passo poiché meteorologicamente movimentata e sicuramente molto “didattica”. L’occasione buona per osservare e comprendere le complesse meccaniche della meteorologia.

PS
Mettete al riparo le piante più delicate poiché nel fine settimana arriverà il gelo!

WWW.METEOREGGIO.IT
 Dott. Matteo Benevelli

Tutti i Pianeti, la Luna e la ISS nel cielo notturno

Tutti i Pianeti, la Luna e la ISS nel cielo notturno

🌒🪐 Notte Planetaria 🛰💫
 
Questa sera appuntamento da non perdere con il cielo serale!
 
Orologi puntati alle ore 18:52 per un appuntamento astronomico alla portata di tutti! A quell’ora se osserveremo il cielo basso sull’orizzonte a Sud-Ovest direzione tramonto/Appennino potremo osservare la nostra Luna crescente in congiunzione con i due giganti gassosi del nostro Sistema Solare: Giove e Saturno.
Ma non finsce qui… alle 18:52 nella stessa zona farà la sua comparsa la Stazione Spaziale Internazionale che transiterà poco sotto il trio di astri.
La ISS velocemente salirà verso l’alto crescendo di luminosità per spegnersi di colpo alle 18:54:32 entrando nell’ombra della Terra.

 
La serata, poi, è impreziosita dalla presenza di Marte alto nel cielo verso sud-est. Sarà molto luminoso e di un acceso colore arancione/rosso. Basterà un semplice binocolo per poterne osservare il colore poiché in questo momento il Pianeta rosso si trova molto vicino alla nostra Terra. Con un telescopio, poi, si potrà apprezzare molto bene la sua “rotondità”. Se poi il telescopio è particolarmente potente si potrà osservare qualche dettaglio della superficie come la calotta polare e qualche zona scura.
 
Giove e Saturno, poi, con un piccolo telescopio mostrano bene i loro segreti: Giove mostrerà molto bene le sue 4 lune galileiane (Io, Europa, Callisto e Ganimede), Saturno vi mostrerà il suo fantastico sistema di anelli concentrici.
 
La notte dei Pianeti però non finisce qui. Tutti i Pianeti del Sistema Solare sono visibili in cielo:
– Venere: sorge alle 5 del mattino ad est, come sempre luminosissimo ed inconfondibile
– Mercurio: molto debole sorge sempre ad est poco prima delle 6, quando le prime luci del mattino inizieranno a farlo impallidire
– Urano e Nettuno: purtroppo sono invisibili all’occhio umano poiché troppo distanti e deboli, ma si trovano alti in cielo ai lati di Marte. Solo con un buon telescopio si potrà apprezzare il loro colore verdastro e blu.
– Cerere: in questo caso si parla di Pianeta Nano, quella famiglia di corpi celesti nella quale è stato collocato anche Plutone. Cerere è il più grade della famiglia con i suoi 946 Km di diametro e si trova nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove. Anche qui necessitiamo di un telescopio di buona qualità e soprattutto di una buona conoscienza del cielo per distinguerlo dalle altre stelle.
– Plutone: dato che lo abbiamo nominato possiamo dirvi che è presente anche lui in cielo. Si trova vicinissimo a Giove, ma è troppo piccolo e lontano per essere distinto dalle stelle di sfondo. Anche in questo caso non è possibile osservarlo, nemmeno con telescopi potenti.
 
Nelle sere a seguire riprenderanno i passaggi della Stazione Spaziale Internazionale ad orari più che comodi, alla portata di tutti.