da Matteo Benevelli | Mag 31, 2019 | Astronomia, Meteorologia
☀️? Un cielo… marziano ?☀️
Il Sole è tornato protagonista delle nostre giornate, oggi il cielo si presenta quasi completamente sereno… quasi… in questi minuti stanno transitando sul nostro territorio alcuni “Cirri”, nuvole composte da un sottile strato di ghiaccio.
Dei veri e propri sbuffi di polvere di ghiaccio che si trovano (oggi) a circa 9.000 metri di quota dove oggi le temperature raggiungono ben -55°C.

Ve le vogliamo far notare perchè due giorni fa la NASA ha pubblicato e bellissime immagini catturate dal rover marziano “Curiosity” che riprendeva dei meravigliosi Cirri marziani del tutto simili ai nostri che oggi solcano il nostro cielo… con la differenza che quelli si trovano a circa 31 Km di altezza!
Sono così alte che restano illuminate dal Sole anche quando su Marte è già calata la notte e gli scienziati sono in grado di calcolare precisamente la loro altezza attendendo il momento in cui si “spengono”.

Curiosity è l’ultimo rover rimasto attivo sulla superficie di Marte dopo lo spegnimento di Opportunity (doveva operare per 90 giorni marziani, invece ha resistito per ben 5457 giorni marziani, detti SOL). Purtroppo il 13 Febbraio 2019 la missione è stata dichiarata “conclusa” per l’assenza di segnali dal rover. Il segnale è stato perso per via di una tempesta di sabbia che ha oscurato il Sole non permettendo ai suoi pannilli solari (la sua unica fonte di energia) di ricaricare le batterie.

Foto:
Marte e Curiosity – NASA
Panorama della Pianura e Cirri – MeteoReggio.it
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Mag 28, 2019 | Meteorologia
Martedì 28 Maggio 2019
La parte centrale della nostra provincia è interessata dal veloce passaggio di una “Squall Line” (o Linea di Groppo), ovvero, un muro di aria fredda in arrivo dall’Atlantico che ha valicato il nostro Appennino scalzando l’aria calda ed umida presente sulla nostra provincia.
Il tutto ha avuto origine alle 15:00 sulla media Collina e in 3 ore ha attraversato la nostra provincia verso nord-est e a breve ci abbandonerà accelerando verso il Veneto.
Il comportamento di questo fronte temporalesco è ben leggibile dalle immagini webcam che vi alleghiamo e dal radar meteo dell’ARPA modificato da noi di MeteoReggio.
Una volta passato questo fronte si aprirà una tregua, ma il maltempo non è ovviamente finito qui. In serata e soprattutto dalla mezzanotte le piogge riprenderanno ad interessare tutta la provincia.
Situazione Fiumi
Tutto tranquillo per il momento, ma la macchina della Protezione Civile è già in moto e si stà cercando di prevenire ogni disagio derivante dal possibile ingrossamento dei fiumi.
Vi postiamo anche qualche fulmine ripreso da un semplice smartphone, pertanto portate pazienza per la qualità
da Matteo Benevelli | Mag 23, 2019 | Meteorologia
Ammettiamo che ci stiamo prendendo un po’ gusto con questo genere di post, comunque anche oggi vorremmo mettervi al corrente di ciò che potreste trovare sul web da oggi per i prossimi giorni.
Giugno gelido – L’Estate dovrà aspettare – L’anno senza Estate – Estate Artica – Torna la neve a Giugno …. e chi più ne ha più ne metta.
Probabilmente questi titoli verranno utilizzati proprio da coloro che una settimana fa annunciavano 40°C per questa settimana, o da chi dichiarava che l’estate 2019 sarà torrida e feroce (magari ci prenderanno, ma per il momento dovranno rimangiarsi quello che hanno scritto solo per raccogliere like).
Ma andiamo per grado e smorziamo i toni polemici:
alcuni modelli previsionali vedono l’arrivo di altra aria fredda dal Nord, aria che probabilmente manterrà questa condizione di instabilità ancora a lungo e che contribuirà a non far salire le temperature oltre la media del periodo.

Cosa ci aspetta esattamente?
Se questa discesa di aria fredda effettivamente farà il suo arrivo avremo ancora condizioni di maltempo e piogge tra la fine di Maggio ed i primi giorni di Giugno.
Arriverà la neve a Giugno?
Assolutamente no… non sul nostro territorio provinciale, probabilmente sulle Alpi, se proprio proprio vogliamo essere estremamente ottimisti qualche fiocco sul Crinale (ottimisti per chi ama la neve ovviamente).
Le temperature?
Scenderanno leggermente sotto la media del periodo (ovvero della media delle temperature degli ultimi 30 anni), con valori che non si discosteranno esageratamente dalle temperature di questi ultimi giorni. Pertanto non serviranno maglioni di lana o chissà quale espediente invernale, avremo temperature da inizio primavera e non da fine primavera.
Si verificheranno criticità?
L’insidia maggiore non sarà il freddo, ma eventualmente gli sbalzi termici che possono incidere sulla salute delle persone più sensibili a tale aspetto bio-climatico. Seconda insidia potrebbe essere la pioggia, ma non ci aspettiamo delle precipitazioni importanti (questa nostra stima però è basata sui dati odierni e che nei prossimi giorni cambieranno sicuramente).
Cosa possiamo fare?
Portare pazienza ed attendere ancora qualche settimana per l’arrivo dell’Estate. Il caldo arriverà sicuramente e non deluderà gli amanti del Sole.
Come sarà quest’Estate?
Impossibile dirlo, chi lo fa è in malafede.
E il surriscaldamento globale?
Purtroppo è vivo e vegeto, il raffrescamento “locale” non annulla il riscaldamento “globale”. Se da noi fa fresco in altri luoghi sicuramente stà facendo caldo. Se dell’aria scende dal Nord significa che qualcuno di molto più prepotente lo ha scalzato dalle regioni artiche e quel qualcuno è un anticiclone caldo!
Nei prossimi giorni, ovviamente, vi terremo aggiornati.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Mag 17, 2019 | Meteorologia
Come da programma la pioggia ha interessato vivacemente il nostro Appennio risparmiando la via Emilia e le zone a nord di essa, compreso il comprensorio ceramico.
Il maltempo, però, è alle porte ed il ciclone “Axel” stà prendendo forma nel cuore del Mediterraneo occidentale con un pittoresco vortice di nuvole che non fa presagire nulla di piacevole.

La giornata di Sabato, infatti, sarà caratterizzata da piogge intense che interesseranno tutta la nostra provincia con accumuli a fine giornata che potrebbero i 30/50 mm in molte zone della fascia Pedecollinare. Quantitativi del genere potrebbero essere sufficienti a far innervosire i torrenti del nostro territorio che attingono le proprie acque dalla zona Pedecollinare e medio collinare.
Fiumi più grandi come il Secchia e l’Enza, invece, attigono acqua dalle zone più alte del nostro Appennino ed hanno alvei più consoni a gestire grandi flussi di acque piovane.
In sostanza nella giornata di domani occhi puntati sui nostri Torrenti e di tanto in tanto anche ai Fiumi.
Attenzione anche ai possibili allagamenti sulle strade come visto il fine settimana scorso, tenete puliti i tombini vicino alle vostre case per prevenire allagamenti!
Domani seguiremo di ora in ora tutto ciò che accadrà sperando di non dover commentare nulla di sgradevole.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Mag 7, 2019 | Meteorologia
Il colpo di coda del freddo arrivato nel fine settimana scorso con grandi quantitativi di neve che si sono accumulati al suolo già a 200 metri di quota (a Ciano d’Enza come da immagine), è ormai alle spalle e lentamente le temperature provano a riportarsi su valori più consoni a Maggio ed al periodo di metà primavera.
L’accumulo di neve è stato importante, con circa 50 cm di spessore in Montagna creando qualche disagio, specie per la rottura di molti rami ed alberi dovuti al grande peso di questa neve tardiva che si è dimostrata molto “bagnata” com’era lecito aspettarsi. Era dal lontano 1957 che non si vedeva un evento del genere a maggio e questo evento lascierà sicuramente il segno negli annali di meteorologia locale.
Finito questo evento “storico”, ci sentiamo di dover fare i complimenti al nostro pubblico che ci ha seguito con grande serietà e professionalità per tutto il fine settimana, un pubblico che sui social è cresciuto esponenzialmente e ci ha fatto superare i 5.700 follower. Ci avete mandato molto materiale, fatto segnalazioni, fatto domande, ci avete stimolato ad impegnarci sempre di più… e soprattutto grazie perchè nessuno di voi 5.700 utenti ha fatto un solo commento sconnesso tra il grande freddo in atto ed il surriscaldamento globale.
Molti nostri colleghi in queste ore stanno correndo ai ripari con articoli mirati a rispondere ai loro utenti che ridicolizzano il Global Warming per via della neve tardiva e del freddo presente sul nostro territorio.
Se realmente il Global Warming esiste per quale motivo a maggio nevica?
Il problema di tale “frettoloso” ragionamento è dovuto al fatto che in pochi distinguono la differenza tra un evento locale ed un evento globale. Sarebbe un po’ come sostenere che chi si reca allo stadio lo fa per prendere un caffè nel bar della curva. Poi, ovviamente, c’è anche una componente di pubblico in malafede che volutamente vuol creare confusione in chi, invece, si vuole informare seriamente.
Effettivamente la sfuriata “artica” di domenica 5 maggio è stata un’ondata d’aria fredda improvvisa ed assolutamente in controtendenza con la stagione in corso. Tuttavia si è trattato di un evento “locale” seppure in scala molto grande e che ha interessato buona parte dell’Europa centrale e mediterranea. Tale discesa fredda, ampliando il nostro zoom, è stata innescata da un riscaldamento prorompente formatosi sulla Groenlandia, l’Artico e la Sibera, che ha letteralmente scalzato il freddo dalle regioni artiche facendolo scendere verso l’Italia. Freddo in Italia, si, ma anche molto caldo in regioni che per tradizione sono fredde… il bilancio termico a livello “globale”, purtroppo, è ancora di +0,7°C ed il bilancio si aggrava ulteriormente se la regione che vogliamo prendere in esame è il solo emisfero nord (dove ci troviamo noi) con +0,9°C. Le regioni artiche fanno registrare un terribile +2,8°C a confermare che il solo freddo italiano non è tale da compensare il riscaldamento che stà avvenendo su scala mondiale.

Purtroppo questi sono gli ultimi anni in cui possiamo fare qualcosa per intervenire e contenere i danni del riscaldamento globale, l’IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) che è il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici ha stabilito che non ci restano più di 30 anni, dopo di chè il danno innescherà effetti collaterali irreversibili.
Negare il Riscaldamento Globale, quindi, è qualcosa di irresponsabile e preoccupantemente pericoloso!
Per questo motivo ci siamo sentiti in dovere di ringraziarvi, perchè siamo fieri di poter dire che il nostro pubblico è maturo e responsabile, seguendo gli eventi meteorologici della nostra provincia con interesse e serietà.
5.700 volte grazie a tutti gli utenti dei nostri social più tutti coloro che ci seguono su Instagram e su questo sito.
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Lo Staff