da Matteo Benevelli | Dic 12, 2018 | Meteorologia
Questa mattina è la domanda che si pongono tutti… è la domanda che CI pongono tutti, cerchiamo di fare un po’ di chiarezze in qualcosa che di chiaro ha ben poco 🙁
Prevedere la neve è una delle cose più difficili da prevedere per un meteorologo, poichè in un modo o nell’altro creerà sempre scontento nei propri utenti.
Chi ama la neve ne vuole tantissima e se non attaccano almeno 5 cm al suolo non è neve!
Chi la detesta anche solo vedere i fiocchi cadere dal cielo è come assistere ad una bufera, indipendentemente dal fatto che al suolo si fermi o meno.
E se poi è mista?!? A questo punto chi avrà messo neve deluderà gli amanti della neve, chi avrà messo pioggia verrà incolpato del fatto che però qualche focco è caduto.
Ok, scherzi a parte… andiamo per gradi.
Si, sul nostro Appennino sicuramente.
Forse domani mattina verso le 9 (orario indicativo), qualche fiocco di neve si spingerà verso la via Emilia ed interesserà la fascia Pedecollinare.
No, le precipitazioni saranno deboli. Tuttavia in Appennino a fine giornata potrebbero accumularsi 5/10 cm, magari in qualche zona anche qualcosa di più.
In Pianura o sulla Pedecollinare poco o niente, più che altro qualche fiocco che poi verrà rimpiazzato dalla pioggia.
Nel caso in Appennino, ma vista la scarsità degli accumuli sicuramente non ci saranno disagi sulla rete stradale principale.
I modelli cambiano ogni 6 ore, pertanto è ancora presto per fare una previsione corretta. Al momento non ci aspettiamo la neve in Pianura, ma qualche altra nevicata interesserà di sicuro il nostro Appennino con altri accumuli.
Questa previsione è definitiva?
No, come vi abbiamo detto i modelli cambiano ogni 6 ore e sotto sera vi daremo altre notizie in merito.
Ma siamo piuttosto tranquilli del fatto che la perturbazione di domani non sarà acuta come in molti voglio far credere.
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Dott. Matteo Benevelli
da Matteo Benevelli | Dic 4, 2018 | Astronomia
Il suo vero nome è 46P/Wirtanen, ma sarà sicuramente più romantico e semplice ricordarla come la “Cometa di Natale”.
L’immagine stereotipata del Natale è sicuramente quella della neve, ma in questo periodo di cambiamento climatico globale riuscire a vederla è sempre più difficile, figuriamoci su ordinazione la notte tra il 24 ed il 25 Dicembre. Quest’anno, però, abbiamo un piano B del tutto in linea con la stagione e consono al Santo Natale, ovvero l’arrivo di una Cometa che solcherà il nostro cielo in posizione del tutto comoda e ad orari perfetti.
Andiamo per gradi
La cometa 46P/Wirtanen è stata scoperta il 17 gennaio 1948 dall’astronomo americano Carl Wirtanen, e si tratta di una cometa periodica che orbita attorno al Sole con un periodo di 5,4 anni. Il 12 dicembre la cometa sarà al “perielio” (il punto in cui si avvicina di più al Sole) e pochi giorni dopo, il 16 dicembre, sarà alla minima distanza dalla Terra, a circa 11 milioni di km. Questa distanza può sembrare grandissima, ma astronomicamente è pochissimo, basti pensare che si tratta del ventesimo passaggio più vicino di sempre di una cometa. Questo oggetto doveva essere il primo obiettivo della missione europea Rosetta, che per motivi tecnici fu rinviata e si decise di optare per la cometa 67P/Churymov-Gerasimenko, missione passata alla storia per essere stata la prima ed unica ad atterrare su una cometa (vedi immagine qui sotto).

Sarà visibile ad occhio nudo?
Vista la vicinanza viene da pensare che la luminosità sarà altissima, tuttavia le dimensioni del nucleo dovrebbe essere di 1,2 Km, quindi piuttosto piccolina. Non dobbiamo però disperare, le ultime previsioni promettono molto bene e probabilmente raggiungerà una magnitudine di 3.5, che seppur debole è sufficiente per essere osservata ad occhio nudo a patto che ci si rechi una zona buia e priva di luci artificiali. Se lo avete aiutatevi con un binocolo, sarà la soluzione migliore e lo si potrà usare anche in città.
Cosa dobbiamo cercare?
Come detto poco fa, una magnitudine di 3.5 è sufficiente per essere percepita dall’occhio umano, tuttavia non si tratterà di una stella puntiforme molto luminosa, ma piuttosto di una luce diffusa come in una nuvoletta (vedi immagine qui sotto), pertanto un po’ più difficile da notare (e ripetiamo nuovamente che è bene recarsi in una zona buia). Ciò può essere un problema, ma anche un aiuto, poichè se cercando nel cielo troviamo una stella diversa dalle altre e circondata da una nuvoletta significa che è certamente l’oggetto che stiamo cercando!

Dove dobbiamo cercarla?
Trattandosi di un corpo libero del nostro Sistema Solare, questo oggetto si muoverà nel cielo diversamente rispetto alle stelle del cielo e ogni sera sarà in una posizione diversa. Qui sotto vi abbiamo messo una cartina utile per orientarvi nel cielo e trovarla utilizzando le stelle più appariscenti. Fortunatamente in cielo avremo le costellazioni di Orione e del Toro ad aiutarci, tant’è che il giorno 16 dicembre (il giorno del perigeo, ovvero del transito più vicino alla Terra), transiterà molto vicino alle Pleiadi.

Quando la potremo vedere?
Da oggi, 04 dicembre 2018, la Cometa sarà visibile dalla nostra latitudine e con il passare dei giorni salirà alta nel cielo. Per il momento non farà molta luce, ma con il passare dei giorni la sua luminosità crescerà velocemente. Sicuramente le date da non perdere saranno quelle del 12 e del 16 dicembre, la prima perchè nel punto più vicino al Sole la coda sarà al suo massimo splendore, la seconda perchè sarà il passaggio più vicino al nostro pianeta e quindi più favorevole. Il periodo tra il 12 ed il 16, tra l’altro sarà un perido ottimo anche per via della presenza di uno sciame meteorico che darà spettacolo; si tratta delle “Geminidi”, uno sciame di stelle cadenti che seppure in forma minore rispetto alle estive “Perseidi”, condirà il cielo di improvvise scie bianche.
Tornando alla nostra cometa, sarà visibile per tutto il mese, non fosse per il fastidioso arrivo della Luna a fine mese che con il suo bagliore offuscherà la 46P/Wirtanen (il 22 dicembre avremo la Luna Piena), dopo dovremo aspettare la fine del mese per rivederla, ma a quel punto sarà sempre più debole.
Riassumendo:
da oggi, cielo permettendo, munitevi di un binocolo e uscite alla caccia della “Cometa di Natale”, non sarà un oggetto epico o che possa raggiungere la bellezza toccata da comete passate come la Hale-Bopp o la cometa di Halley o la Hyakutake, ma sarà sicuramente emozionante. Il periodo migliore sarà quello dal 12 al 17 dicembre, con tanto di stelle cadenti al seguito. Vederla ad occhio nudo sarà molto difficile, a meno che non vi troviate in montagna o in una zona molto buia. Utilizzate la costellazione di Orione (inconfondibile nel cielo, sono 7 stelle luminosissime a forma di clessidra), vi sarà di grande aiuto, la cometa transiterà ad ovest di tale costellazione.
Consigli pratici?
Preparate un termos di the caldo, vi sarà di grande conforto!
Buona visione e … cieli sereni a tutti!
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Dott. Matteo Benevelli