Prende uffcialmente forma il Medicane “Zorbas”

Prende uffcialmente forma il Medicane “Zorbas”

Ha finalmente un nome ufficiale il ciclone che da ieri stà interessando il Mediterraneo. E’ cresciuto tanto che l’Università di Berlino ha deciso di classificarlo ufficialmente come “Medicane”, ovvero un termine anglosassone per i Cicloni di tipo tropicale (TLC – Tropical Like Cyclones).

 

L’Italia ionica verrà interessata solo marginalmente da questo gigante, come si nota dalle immagini a farne le spese sarà soprattutto la Grecia e l’isola di Creta prossimamente.

Come si è innescato?
Gli ingredienti sono due:
1 – Alte temperature del Mar Mediterraneo
2 – Getto di aria fredda in arrivato da nord.

Il getto di aria fredda e secca di questi giorni lo abbiamo testato tutti… ora si stà bene nella nostra provincia, al mattino le temperature scendono sotto i 10°C quasi ovunque e durante il pomeriggio non si supera di molto i 25°C, condizioni decisamente migliori rispetto alla settimana scorsa.
Tuttavia, più a sud, questo getto di aria fredda si trova a relazionarsi con l’aria calda ed umida del Mediterraneo, temperature molto al di sopra della media.
Il risultato inevitabile è l’innescarsi di moti convettivi di grande potenza, l’energia potenziale in gioco è esponenzialmente maggiore a quanto può succedere sulla terra ferma e si sviluppano così dei veri e propri cicloni simil-tropicali.

In tanti anni non ci è mai capitato di vedere il simbolo di “uragano” sul Mediterraneo, ma forse d’ora in poi dovremo fare i conti anche con questo tipo di eventi, una volta impensabili.

Di per sè lo sviluppo di un Medicane non è una novità e non si tratta nemmeno di un evento così raro, ma che un agenzia ufficiale (e non i soliti siti commerciali), arrivasse a classificarlo come tale e con il simbolo tipico degli uragani è una novità, regalo del riscaldamento globale… regalo di cui si potrebbe fare a meno ovviamente.

Precisazione!
Medicane non è una parolaccia, è l’acronimo di MEDIterranean hurriCANE (sempre meglio specificare ).

METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli

Stagione degli Uragani a pieno regime

Stagione degli Uragani a pieno regime

La giornata di venerdì 14 settembre ha visto l’impatto sulle coste di due giganteschi cicloni che hanno colpito la costa est degli Stati Uniti e la parte nord delle Filippine.

Il primo è sicuramente quello che ha fatto più notizia mediaticamente e si chiama Florence. Ha impattato sulle coste Statiunitensi con una forza di categoria 1 (con venti compresi tra i 119-153 Km/h), declassato dopo aver toccato categoria 4 al largo delle Bermuda.

Ma il secondo è sicuramente quello più potente e distruttivo, un Super-Tifone di categoria 5 (con venti superiori ai 251 Km/h) e che sta interessando in queste ore il nord delle Filippine. Un’area occupata da 4,3 milioni di persone e si teme che possa innescare frane e generare alluvioni.

La stagione dei grandi cicloni è in pieno svolgimento, in giro per il mondo non abbiamo solo questi due giganti, ma nel solo Atlantico ve ne sono altri 3: Isaac, Helene e Joyce. Helene sta salendo verso nord in direzione Azzorre e successivamente verso l’Irlanda (qui non arriverà sottoforma di Uragano, ma sarà declassato a Tempesta Tropocale con venti, comunque, di tutto riguardo compresi tra 63-118 Km/h). Questo potrebbe smuovere un po’ le correnti d’aria anche in Italia… vedremo.
Nel pacifico oltre a “Mangkhut” (il mostro di categoria 5 delle Filippine), è attivo anche “Olivia” che dal Messico si sta’ spostando verso ovest in una zona vuota dell’Oceano.

Differenza tra un Tifone ed un Uragano?
Il fenomeno è lo stesso, cambia solo la distribuzione geografica. Un Tifone è un ciclone che si manifesta nell’Oceano Pacifico ad ovest del meridiano passato il quale cambia la data. L’Uragano è un ciclone che si manifesta nell’Oceano Atlantico e nell’Oceano Pacifico vicino alle coste del Messico e Stati Uniti, ovvero ad est del meridiano di cui sopra.

E in Italia?
Da noi per conformazione geografica non si formano gli Uragani, tuttavia in questo periodo di riscaldamento globale anche la nostra piccola piscina (il mar Mediterraneo), immagazzina quantità di energia sempre più gradi di anno in anno. Succede (per il momento di rado, ma sempre più frequentemente con il passare degli anni), che anche qui da noi riescano a generarsi dei Cicloni con venti potentissimi. In tal caso è stato coniato il termine inglese “Medicane”, ovvero, Mediterranean Hurricane.

Auguriamoci di vederne il meno possibile!

Dott. Matteo Benevelli