🏜 Siccità 🌡
Inutile tergiversare, nei giorni scorsi anche l’Osservatorio per il Po si è espresso con termini come ‘Una crisi mai vista in 70 anni’.
Il bacino padano come la nostra provincia è alle prese con una situazione decisamente poco simpatica e di pesante deficit idrico. Il fatto, poi, che siamo ancora alla prima metà di giugno non fa presagire scenari ottimistici per l’estate 2022 che è ai blocchi di partenza.
E’ sotto gli occhi di tutti il fatto che le grandi latitanti di quest’anno sono le piogge. Piogge scarse, concentrate in pochissime giornate e del tutto inefficaci. Il fiume Po, poi, è in sofferenza anche per il fatto che anche sulle Alpi le precipitazioni sono state avare e la neve scarsa.
Pesano tantissimo i primi 3 mesi dell’anno che praticamente non hanno visto giorni di pioggia degni di questo nome, una carenza che non è stato possibile compensare con i piovaschi arrivati a inizio e fine aprile e ai primi di maggio.
Anche il caldissimo mese di Maggio ha aggravato la nostra provincia impoverendo ulteriormente il nostro suolo di acqua superficiale.
Bilancio idroclimatico impietoso per la Pianura che vive il suo secondo momento peggiore dall’inizio del nuovo millennio, solo il 2017 fu peggiore di un nulla (tanto che in quell’anno il 13 giugno piovve e il bilancio migliorò quel tanto che basta dal far diventare da domani il 2022 l’anno peggiore). Anche il 2007 fu un’estate orribile, con valori peggiori ad inizio giugno, ma che migliorarono quel tanto che basta a superare il 2022.
Riassumendo, quindi, anno terribile che però nella serie torica dal 1962 a oggi vede altre annate simili:
– 2017
– 2022
– 1990
– 2007
– 1998
– 1966
E’ però cambiato il fabbisogno negli anni e l’estate che abbiamo davanti è ancora lungo e la richiesta di acqua da parte dell’agricoltura, l’industria, la produzione elettrica e usi civili sarà da monitorare costantemente.
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Dott. Matteo Benevelli