Nessun Burian con la i

Nessun Burian con la i

👨‍🏫 Angolo della Didattica 👩‍🏫

 

Arriva il Burian?
No… non sta arrivando il Burian per almeno 2 motivi:
1 – l’aria in arrivo è un mix tra aria artica di origine polare in discesa dalla Scandinavia ed una corrente di origine continentale russa che risale dall’Ucraina ed il Caucaso per ridiscendere nuovamente dalla Russia verso i Balcani.
2 – Ma non meno importante… Burian con la lettera “i” è un’errore, il vento in questione si chiamerebbe Buran senza la lettera “i” tanto cara ai giornalisti.

Certo, sul secondo punto si aprirebbe un lungo dibattito, ma è un po’ come l’utilizzo del termine “bomba d’acqua” che è altrettanto caro ai giornalisti ma “urticante” per chi fa divulgazione meteorologica.

Ma torniamo al primo punto, come si vede dalla carta dei venti di oggi, il vento che soffia sul nostro territorio è un “banale” vento di Bora che da est convoglierà freddo e gelo sulla nostra provincia. Freddo e gelo che attualmente si trovano sul nord-Europa e sulle ex-repubbliche sovietiche (zone ben distanti dalla Siberia).
Nessun vento temibile di matrice siberiana, quindi, allargando lo zoom si vede che sulla Siberia domina un vortice di bassa pressione che smuove vistosamente le correnti d’aria ad est dei monti Urali, ma che allo stesso modo non arrivano assolutamente a coinvolgere le zone ad ovest di tale barriera orografica.
Meccanicamente mancano 2 ingredienti fondamentali per il Buran:
– Alta pressione gelida potente sulla Siberia
– Ponte di Weikoff in Europa, ovvero, un collegamento di alte pressioni tra l’Anticiclone delle Azzore e l’Anticiclone Russo/Siberiano (citato poco fa), che transiti sulla Scandinavia. Come avvenne nel 2012 (vedi cartina)
L’aria che arriva nella nostra Pianura oggi, quindi, è di origine polare, che transita sul mar Baltico e giunge fino a noi. Quella più secca ed intensa di origine sarmatica (russa), coinvolgerà i Balcani.
Dipanato il frainteso riguardante l’origine di questo getto di aria gelida, passiamo all’etimologia del nome che ci fa propendere per “Buran” senza la lettera i.
Il termine Buran (o Burian) viene dal russo ‘буран’ (tempesta) ed ha origine dal turco ‘burağan’, “vento molto forte” con versioni simili in altre lingue della zona, tutte accomunate dalla radice comune ‘bor’ che significa ‘volgere, trascinare’.
Secondo il dizionario Treccani, la parola ‘buriana’ deriverebbe dalla stessa parola balcanica ‘bahur’ (ruggire infuriarsi), probabilmente passando per la forma slovena ‘burja’, che a sua volta viene dal greco ‘βορέας’ e dal Latino ‘Boreas’: Questo lo legherebbe anche ad altri termini come burrasca, borea e boria che nel tempo hanno assunto il significato, oltre che di burrasca, anche di chiasso, baldoria e trambusto.

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Dott. Matteo Benevelli

Allerta arancione per mercoledì 10 febbraio 2021

Allerta arancione per mercoledì 10 febbraio 2021

⚠️🟠 Allerta Meteo Arancione 🟠⚠️

E’ stata emessa ora dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile e da ARPAE un’allerta meteo “ARANCIONE” per tutto il territorio provinciale di Reggio Emilia per la giornata di domani mercoledì 10 febbraio.

PIANURA
🟠 Allerta Arancione per il possibile passaggio di onde di piena nei corsi d’acqua che scendono dal nostro Appennino. In particolar modo Enza e Secchia. I torrenti Tresinaro e Crostolo dovrebbero dar segno di minor nervosismo nell’arco della mattinata.

PEDECOLLINARE e COLLINA
🟠 Allerta Arancione per il possibile ingrossamento dei corsi d’acqua che scendono dal nostro Appennino. Da monitorare anche i corsi d’acqua minori che potrebbero ingrossarsi ed anche le frane già in movimento.
🟡 Allerta Gialla, nella stessa zona, per vento forte al mattino e parte del pomeriggio.

MONTAGNA
🟠 Allerta Arancione per vento forte che dalla notte al primo pomeriggio soffierà con raffiche di burrasca dal versante Toscano.
Allerta Arancione per possibile ingrossamento dei corsi d’acqua principali e secondari che potrebbero dar forma a onde di piena con trasporto di detrito, alimentati dalle piogge e dalla fusione della neve.
🟡 Allerta Gialla per possibile riattivazione di movimenti franosi che appesantiti e lubrificati dalla pioggia della notte. Quota neve molto alta, ma in calo a quota Passo del Cerreto già in mattinata.
Allerta Gialla anche per possibili temporali in quota.

⚠️ Si ricorda che per le zone di Montagna è presente anche un pericolo di Valanghe a livello 3 “MARCATO”. La nebbia, poi, ridurrà la visibilità a zero in zona.

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Dott. Matteo Benevelli

Arrivano la neve rosa e auto marroni

Arrivano la neve rosa e auto marroni

Il tempo di questi giorni sicuramente non sta entusiasmando i reggiani che si trovano spesso ad avere a che fare con nebbie e cielo grigio. Le temperature, poi, non sono in linea con quello che è un normale mese di Febbraio ed i valori miti attuali sono di almeno 6°/7°C superiori alla media del periodo.

La colpa è da ricercare nell’Anticiclone Africano che per la prima volta quest’anno fa sentire la sua presenza portando flussi di aria calda e umida verso il Mediterraneo. L’aria calda non è ancora paragonabile al calore che solitamente è in grado di generare durante l’Estate, ma ugualmente parliamo di temperature che arrivano da un continente che è comunque alle prese con irraggiamenti solari di tutto riguardo nonostante la stagione invernale. Il flusso di aria calda parte secca dal continente africano, ma quando arriva sul Mediterraneo fa il pieno di umidità. Quando questo arriva a contatto con le montagne l’umidità si traduce in piogge.

Il quadro meteorologico nel fine settimana vedrà l’affermarsi sempre più prepotente di una Bassa Pressione tra le isole britanniche e la penisola iberica. Questa pesante goccia di aria fredda in relazione con l’Anticiclone Africano spingerà un potente getto di aria verso l’Europa con venti che porteranno in carico molta sabbia del deserto del Sahara.

Cosa succederà sul reggiano?
Nel fine settimana, soprattutto nella giornata di Domenica sono attese forti piogge sul nostro Crinale, ma la perturbazione perderà di consistenza man mano che ci si sposta verso la Pianura. Questo perché il maltempo si scatenerà soprattutto sul versante ligure-toscano dell’Appennino lasciando parzialmente in ombra il versante reggiano. Tuttavia di tanto in tanto la pioggia varcherà il Crinale sconfinando verso di noi.

Neve rosa?
Molto probabilmente il cielo si tingerà di colori rosati per via della sabbia in carico dal nord Africa, e allo stesso modo la pioggia che cadrà dal cielo tingerà la neve presente in Montagna di ocra. Nulla di esagerato, ma che probabilmente si noterà. In Pianura, invece, le piogge non avranno della neve al suolo da tingere… ma molte automobili si e ce ne accorgeremo soprattutto con il Sole atteso nella giornata di Lunedì.

Disperati per l’automobile in condizioni estetiche pietose?
Portate pazienza un giorno o due e le piogge potrebbero fare il loro ritorno, questa volta senza il pesante carico di sabbia.

Inverno finito?
Troppo presto per dirlo, sicuramente questa fase di temperature miti e di molto sopra la norma durerà almeno fino a metà Febbraio. In alta Montagna, invece, avremo giornate che alterneranno nevicate a piogge. Un quadro poco entusiasmante, ma non ci resta che portare pazienza.

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Dott. Metteo Benevelli

L’inverno e la Marmotta

L’inverno e la Marmotta

🐿 L’inverno sta finendo? 🐿

 

Siamo dispiaciuti per gli amanti della neve, ma il nostro esimio collega Phil Punxsutawney ha stabilito che la primavera è ormai alle porte e che l’inverno è quasi concluso.

Ma chi è Phil Punxsutawney?

E’ una Marmotta della Pennsylvania che il 2 febbraio di tutti gli anni viene “interrogata” sul destino dell’inverno in corso.
Secondo la tradizione se la marmotta una volta uscita vede la sua ombra e rientra subito nella tana significa che l’inverno durerà ancora a lungo, se invece la marmotta non vede la sua ombra e non rientra subito nella tana la primavera è prossima.
La procedura tradizionale prevede che il sindaco della città ‘bussi’ alla tana di Phil esattamente alle 7 del mattino locali, da 133 anni ad oggi.
Questa giornata del 2 di Febbraio è chiamata “Giorno della Marmotta” e nonostante le origini celtiche è in qualche modo legata a quello della nostra Candelora che invece ha radici cristiane (la festa della Presentazione al Tempio di Gesù).

Il 2 di Febbraio in Italia si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”. Prima del cristianesimo, però, altri culti celtici come la festa di Imbolc, segnavano il passaggio tra l’inverno e la primavera, ovvero tra il momento di massimo buio e freddo e quello di risveglio della luce.

Inverno finito quindi?
Gli amanti della neve possono ancora sperare… non tanto per la scarsa affidabilità di Phil che si aggira attorno al 40% (che comunque è già maggiore di alcuni siti o modelli previsionali), ma perché si trova negli Stati Uniti e non in Europa. Non è difficile che una fase calda o mite negli USA corrisponda con una più fredda in Europa.
Curiosità
Per approfondire vi consigliamo il film commedia “Ricomincio da capo” con Bill Murray nei panni Phil Connors un meteorologo che si recherà a nella piccola città di Punxsutawney nel giorno della Marmotta.

Di questo film nel 2004 è stato distribuito un remake italiano intitolato “È già ieri” ed interpretato da Antonio Albanese.

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 Dott. Matteo Benevelli