Buon 2021

Buon 2021

🎊⌛️ Felice Anno Nuovo ⌛️🎊

GENNAIO
Alle 19:26:54 del 1° gennaio un meteorite è apparso nel cielo della nostra provincia, meteorite che verrà ritrovato pochi giorni nei pressi di Cavezzo (MO) da una cagnolina di nome Pimpa.

FEBBRAIO
Il nostro sito si arricchisce di nuove webcam installate presso il Castello di Viano. Un nuovo strumento in una posizione di grande fascino che ci permette di controllare la fascia Pedecollinare in tempo reale.

MARZO
Alla fine del mese il cielo si colora di tinte rosate per l’arrivo di una strana corrente d’aria che spinge verso la nostra provincia la sabbia del deserto dell’IRAN. Polveri sottili alle stelle, ma per una volta non è colpa dell’uomo.

APRILE
Il Lockdown in atto ha ripercussioni positive sulla qualità dell’aria della nostra Pianura che vede un crollo dei principali gas inquinanti che ogni giorni ci circondano.

MAGGIO
Negli Stati Uniti viene lanciata dopo molti anni una capsula con due astronauti diretti verso la ISS. Questa missione sorvolò anche la nostra provincia emozionando tantissi
mi nostri utenti che seguirono dal vivo il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale inseguita dalla Crew Dragon.

GIUGNO
Prima fase del mese che vede temperature tutto sommato buone e nella media per via dello sviluppo di temporali pomeridiani che le condizionano direttamente.

LUGLIO
Arriva in cielo la Cometa Neowise, in assoluto la cometa più bella degli ultimi decenni. Probabilmente l’evento più bello del 2020, al quale anche delle fantastiche nubi nottilucenti fecero da cornice.

AGOSTO
Un mese che vede temperature attorno alla media per buona parte del suo corso, salva un’ultima settimana decisamente rovente. Molti temporali pomeridiani hanno rinfrescato le nostre giornate.

SETTEMBRE
Fa la sua comparsa nel Mediterraneo l’Uragano (Medicane) nato dalla tempesta “Udine”. Fortunatamente non interessò il nostro territorio se non nelle fasi iniziali portando un po’ di instabilità tipica della tarda estate.

OTTOBRE
Le notti reggiane sono dominate dal pianeta rosso Marte che in opposizione brilla luminoso nel cielo e ci permette di osservarne i dettagli se dotati di una buona strumentazione ottica.

NOVEMBRE
Prime irruzioni fredde sulla nostra provincia con primi fiocchi di neve sul nostro Appennino che si ricopre di bianco.

DICEMBRE
Un mese meteorologicamente movimentato che vede ben 3 eventi temporaleschi in pieno inverno. Neve copiosa in Montagna con accumuli di oltre 1 metro già nei primi giorni.

Ogni anno è una storia a sé, questo 2020 per la nostra provincia era iniziato male con momenti di siccità e un po’ stantio, per recuperare successivamente tenendo lontano lo spettro della siccità grazie ai break temporaleschi (che hanno concentrato eventi violenti in brevi lassi di tempo, ma con una frequenza tale da rivelarsi in qualche modo efficaci nel calmierare gli effetti dell’estate). Sul finire dell’anno, poi, ha fatto il suo arrivo la neve in Montagna e lo sta facendo con una certa costanza, cosa non avvenuta nei mesi di gennaio/febbraio/marzo.

Se a livello “locale” le cose non sono poi andate così male, a livello “globale” le criticità sono state tante: incendi in Siberia, nell’Amazonia, nella costa occidentale degli Stati Uniti, un’interminabile serie di Uragani, riscaldamento dei poli, siccità, …

Il 2020 è stato un anno difficile, ma che ci insegnerà tante cose, dovremo fare tesoro delle nuove esperienze fatte per affrontare le nuove difficoltà con le quali dovremo confrontarci in futuro.

Auguriamo a tutti voi un felice 2021!

WWW.METEOREGGIO.IT
Dott. Matteo Benevelli e Fabio Casolari

Chiudiamo il 2020 con una vignetta del 1984 di Snoopy, una vignetta amaramente vera e tristemente ironica letta 36 anni dopo.
Riguardare il 2020 cercando gli aspetti tristi e negativi è decisamente semplice, ma proviamo a ripercorrerlo ricercando gli eventi meteo/naturalistici/astronomici che ci hanno riguardato:

Neve tonda

Neve tonda

👩‍🏫 Angolo della Didattica 👨‍🏫

Dopo quanto accaduto il giorno di Natale vi vogliamo parlare nello specifico del tipo di precipitazione occorso che viene definito “neve tonda

Ma di cosa si tratta?
Si tratta di una precipitazione solida, costituita da palline di ghiaccio bianche e opache. Differiscono dalla neve per via della loro friabilità, tanto che spesso cadendo al suolo rimbalzano o si sbriciolano. Sono letteralmente cristalli di ghiaccio che vengono a contatto con gocce di acqua sopraffuse (ovvero che si trovano allo stato liquido nonostante le temperature a cui si trovano sono al di sotto della soglia di solidificazione). Queste gocce toccando il cristallo si solidificano attorno ad esso e da qui deriva la loro fragilità. La forma di queste precipitazioni è solitamente rotonda, ma può formarsi anche a cono.

Che differenza c’è dal Graupel?
Graupel è il termine tedesco che identifica la neve tonda e che viene spesso utilizzato anche in italiano. In francia si chiama neige roulée e in inghilterra snow pellets.

Cos’è successo a Natale sulla nostra provincia?
Si è verificato un’ingresso di aria fredda che ha impattato contro una massa d’aria preesistente più calda. Ciò ha provocato la risalita di quest’aria più calda dai bassi strati atmosferici verso l’alto, innescando così i moti convettivi che hanno dato luogo a nubi molto sviluppate verticalmente, nubi temporalesche, che hanno dato luogo a precipitazioni, sotto forma di rovescio e molti fulmini.
La neve tonda, però, non è stata l’unica tipologia di precipitazione caduta durante il temporale natalizio. Di tanto in tanto è stata rinvenuta anche della gragnola, una precipitazione a metà tra neve tonda e grandine. Si tratta di un nucleo di neve tonda che viene circondato da ghiaccio che lo riveste dandogli un aspetto traslucido. Particolarità di questo tipo di precipitazione è che il diametro è molto ridotto (2/5 mm), ma quando impatta con il suolo non si sbriciola.

 

E ciò ha dato forma alla neve tonda?
L’aria in quota era molto fredda e di matrice artica. Il fiocco di neve asciutto partito dall’alto della nubie è sceso rapidamente verso il suolo, ma in questo tragitto ha incontrato aria più mite presente negli strati più bassi. Il vapore acqueo presente nella nube si è addensato attorno al fiocco di neve facendogli assumere una forma sferica. La velocità di caduta di questa “pallina di neve” copatta fa sì che questa non si sciolga e raggiunga il suolo, spesso accompagnata da veri e propri rovesci.
Gli accumuli di neve tonda e gragnola avuti in questo evento hanno superato svariati centimetri di spessore, specie tra Novellara, Correggio, Carpi e Modena.

E la grandine?
E’ un evento completamente diverso, tant’è che la grandine di partenza è una goccia di pioggia e non un fiocco di neve come per la neve tonda.
La grandine è un evento tipicamente estivo, mentre la neve tonda è invernale. La neve tonda, poi, non è pericolosa per le piante o per le auto come la grandine. Se però se ne accumula troppo al suolo può diventare un rischio per la circolazione stradale.
In questo caso non dobbiamo confondere la grandine con la gragnola che è molto simile se non per le dimensioni.

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 Dott. Matteo Benevelli

 

Tuoni e Fulmini di Natale

Tuoni e Fulmini di Natale

🌩❄️ Temporale di Natale ❄️🌩
Quando due giorni fa si pevantava l’ipotesi di una forte perturbazione in Pianura, le alte temperature ci avevano fatto intuire qualcosa di simile a quanto accaduto ad inizio mese, ma l’assenza del vento caldo di Scirocco ci ha fatto desistere da una previsione del genere.
Invece le temperature calde presenti a livello del suolo hanno interagito con quelle fredde in ingresso dalle Alpi e ne sono nate “scintille”.
Un bianco Natale sarebbe troppo scotato e allora questo 2020 ci regala Tuoni e Fulmini per Natale, un evento a dir poco raro!
Un evento dalle chiare caratteristiche “estive”, ma probabilmente si tratta anche di uno di quegli eventi a cui ci dovremo abituare sempre più spesso nel futuro.
Un brutto segnale di ciò che i cambiamenti climatici in atto ci possono offrire. In questo caso neve di graupel (o neve tonda) in Pianura, pioggia sull’Appennino.
Di per sé uno scontro di masse d’aria calde e fredde alle nostre latitudini non è niente di speciale… ma che ciò avvenga il 25 di dicembre è qualcosa di inedito. Occorre molta energia convettiva per arrivare a generare la grandine in questo periodo dell’anno, periodo in cui l’energia conferita dal Sole è al suo minimo.
Le scariche elettriche misurate sono state più di 1.500!!!
Dal radar, poi, si vede benissimo il fronte temporalesco che da ovest si sposta verso est come una vera e propria “squall-line” serale.
Bianco Natale con insidia finale

Bianco Natale con insidia finale

Questo 2020 sicuramente è stato un anno avaro di gioie, ma per gli amanti della neve potrebbe arrivare una sorpresa insperata. Da tanti anni non accadeva (più di 50), ma per una volta potrebbe nevicare il giorno di Natale.
Facciamo subito la premessa che la neve cadrà sicuramente in Appennino, sicuramente oltre i 400 metri di quota, ma non è remota l’ipotesi che qualche fiocco possa spingersi anche sulla Pedecollinare  perché no? Magari anche in ………. ma non vogliamo creare aspettative prima del tempo, andiamo per gradi.

All’orizzonte, finalmente, si vede un cedimento dell’Alta Pressione che ormai da settimane condizionava negativamente la nostra provincia (e non solo). Aria stagnante, inquinanti in accumulo e cielo coperto ci hanno accompagnato per diversi, troppi giorni. Ma dalla Vigilia di Natale qualcosa dovrebbe cambiare, con un ribaltone meteorologico che inizierà a dar segno di sé con venti forti e impetuosi che dovrebbero sferzare il nostro Crinale fin dalle prime ore (è stata emessa un’allerta rossa per tale ragione).
Questo vento, per il momento, non comporterà cambiamenti significativi per la nostra provincia fino alla mattina del 25 Dicembre.

25 Dicembre
Nelle prime ore non avremo alcun cambiamento rispetto al solito. Grigiore, un po’ di foschia, banchi di nebbia sulla Pianura. Dalle prime luci dell’alba, però, arriveranno le prime precipitazioni con un leggero vento a seguito da ovest. In questa prima fase la quota neve dovrebbe assestarsi attorno ai 1.000 metri per scendere velocemente a quote collinari già all’ora di pranzo. Neve copiosa per tutto il pomeriggio e per tutta la sera fino ai circa 400 metri di quota, fascia dove potrebbero accumularsi circa 20/30 cm di manto nevoso a fine giornata.

Nevicherà in Pianura?
Al momento sembra di no, la quota neve dovrebbe assestarsi attorno ai 400 metri di quota, ma non è remota l’ipotesi che per qualche  ora la neve possa cadere anche sulla Pedecollinare fino alla via Emilia. I modelli previsionali stanno cambiando di ora in ora e nessuno è concorde con l’altro. Per il momento, dati alla mano, vi possiamo dire che la neve è attesa solo in Collina. Pioggia abbondante, invece, per la Pianura dove sono attesi circa 30 mm di precipitazioni.

Cosa ci aspetta dopo?
Campo delle Ipotesi
Nelle primissime ore di Santo Stefano sabato 26 avremo un esaurimento delle precipitazioni. Il cielo rimarrà coperto fino alle prime luci dell’alba, poi, come un colpo di spugna il cielo si aprirà e si presenterà sereno per tutta la giornata. Questa assenza delle nuvole favorirà un crollo delle temperature che nei valori massimi non saliranno oltre i 6°C in Città, per scendere a 0°C dopo il tramonto. Gelo intenso, invece, in Appennino dove i termometri crolleranno attorno ai -10°/-11°C a Castelnovo né Monti.

Attenzione al 27/28 dicembre
Siamo ampiamente nel campo delle “ipotesi“, quindi serviranno ancora un paio di giorni almeno di analisi e aggiornamenti.
I modelli previsionali attuali vedono la tendenza ad un nuovo e repentino peggioramento del tempo. Dopo una prima parte di giornata serena arriverà una nuova perturbazione, ma nonostante le temperature presenti al suolo, in quota i valori non permetteranno la formazione della neve. Sono quindi attese molte piogge che interesseranno tanto la Pianura quanto l’Appennino e non è remota la possibilità che in tali condizioni possa ripresentarsi il disagio occorso il 5/6 dicembre scorso con un repentino scioglimento della neve che ha ingrossato i corsi d’acqua e riattivato smottamenti franosi in Appennino.

Questo scenario è ancora tutto da verificare, ma la Protezione Civile è già attiva in tal senso.

Insomma… questo agitato 2020 vuole tenerci allertati fino all’ultimo.

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Dott. Matteo Benevelli

Allerta meteo rossa per la vigilia di Natale

Allerta meteo rossa per la vigilia di Natale

⚠️🔴 Allerta Meteo 🔴⚠️
 
E’ stata emessa dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile e da ARPAE un’allerta meteo “ROSSA” per vento forte sulla nostra fascia Montana.
 
L’allerta scende a livello “GIALLO” sulla Collina e la fascia Pedecollinare.
 
Come accennato nella nostra previsione meteo di questa mattina, sul versante Toscano del nostro Appennino avremo una perturbazione piovosa piuttosto vivace. Il vento umido che genera questa perturbazione valicherà l’Appennino per scendere verso valle. Fortunatamente il vento non arriverà a minacciare zone troppo basse poiché sarà caldo quel tanto da permettergli di “galleggiare” sull’aria più fredda presente in Pianura e Collina.
 
Tuttavia per le zone di Montagna sono attese raffiche piuttosto forti. Dalla tarda serata di oggi 23 dicembre è previsto un aumento della ventilazione da sud-ovest che assumerà particolare intensità (valori compresi tra 62 e 74 km/h) sul Crinale.
Nel corso della notte e della giornata di domani 24 dicembre, è prevista un’ulteriore intensificazione della ventilazione che sarà intensa da sud-ovest (con valori compresi tra 75 e 88 km/h con raffiche temporaneamente di intensità maggiore) e tenderà ad interessare i rilievi.
 
In fine sono previste delle precipitazioni che dal versante Toscano di tanto in tanto sconfineranno anche nel reggiano.